Emilio Isgrò
Per tutto il 2014 Isgrò sarà l’artista della radio, le sue cancellature contrassegneranno tutta la grafica della rete.
Comunicato stampa
Consolidando una felice tradizione inaugurata nel 2010 con Carla Accardi e proseguita con Michelangelo Pistoletto, Giuseppe Penone e William Kentridge anche per il 2014 Radio3 avrà il suo artista dell’anno.
Sarà infatti Emilio Isgrò, autore poliedrico, siciliano di nascita e milanese di adozione, tra i più significativi artisti italiani della scena contemporanea a contrassegnare con il suo tratto inconfondibile la grafica della rete.
Attivo dagli anni Sessanta ha conservato intatta la stessa voglia di incidere sulla società, di riflettere, attraverso le possibilità dell’arte, con chiarezza e ironia sul presente. Attivatore indefesso di energie e relazioni, spaziando dal disegno alla scultura, è riuscito a costruire un proprio percorso originale e subito riconoscibile attorno alla “cancellatura”. Gesto paradossalmente propositivo che lascia emergere il necessario tralasciando invece il ridondante e il retorico.
Una sua Italia scandita da molte “cancellature” rappresenterà per coloro che lavorano a Radio3 e per gli ascoltatori di tutto il Paese un impegno e un monito affinché nessuno metta “cancelli” alla cultura.
Emilio Isgrò
Artista concettuale e pittore - ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista - Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937) è sicuramente uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti e prestigiosi a livello internazionale a cavallo tra XX e XXI secolo. Isgrò ha infatti dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) e il primo premio alla Biennale di San Paolo (1997), oltre che ad altre importanti rassegne come le mostre The Artist and the Book in XX Century Italy al MoMA di New York nel 1992, I libri d’artista italiani del Novecento alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994 e le antologiche al Museo Pecci di Prato nel 2008 e alla Galleria Nazionale di Arte Moderna nel 2013.
Iniziatore delle “cancellature” di testi, applicate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca, in una sorta di rilettura a rovescio e di reinterpretazione del linguaggio che da verbale si tramuta, attraverso calibrate manipolazioni, in linguaggio visuale. “La cancellatura” dice l’artista “non è una banale negazione ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un segno negativo in gesto positivo".
Artista dell’anno 2014 per Rai Radio3, Emilio Isgrò dal 1956 a oggi vive e lavora a Milano, salvo una breve parentesi a Venezia (1960-1967) come responsabile delle pagine culturali del Gazzettino.