Emilio Isgrò – I come Isgrò
Il documentario parte dalla Milano anni ’60-’70, dal panorama sociale e culturale di quel tempo, la Milano da bere, l’evoluzione tecnologica, l’immigrazione interna, il consumismo e la sua crisi imminente, l’arte, le mostre, gli artisti.
Comunicato stampa
Sabato 10 ottobre 2015 si celebra in tutta Italia la Giornata del Contemporaneo, giunta alla sua undicesima edizione, e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, per il quinto anno, aderisce all'iniziativa. Per questa occasione sarà proiettato il documentario "I come Isgrò", a cura di Paola Nicita.
I come Isgrò
documentario di Nunzio Gringeri e Riccardo Cannella
musiche Franco Battiato e Henzo
prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia- sede Sicilia
a cura di Paola Nicita
Il documentario parte dalla Milano anni ’60-’70, dal panorama sociale e culturale di quel tempo, la Milano da bere, l’evoluzione tecnologica, l’immigrazione interna, il consumismo e la sua crisi imminente, l’arte, le mostre, gli artisti.
In questo contesto milanese vertiginosamente “in fieri” vi è anche Emilio Isgrò. La “cancellatura” gli si rivela durante la correzione di un articolo di giornale. La negazione della parola diventa conservazione e amplificazione di senso. Emilio Isgrò comincia il suo percorso nell’arte contemporanea attraversando quelli che sono i gruppi e movimenti di quegli anni (Gruppo 63, Gruppo 70), ma senza mai allinearsi veramente alle mode di quel periodo. Le sue opere si discostano fortemente dalla linea concettuale delle neo-avanguardie, si serve delle parole e delle immagini, ma la pagina-quadro lavorata in levare da Isgrò riflette una meditata scelta d’intervento sul linguaggio che dà spinta propulsiva e rinnovatrice all’arte. Isgrò maneggia con sapienza i segni che concorrono alla realizzazione della sua opera, creando una tecnica che diventa sguardo sul mondo.