Emilio Vedova – Vedova in tondo
La mostra presenta al pubblico un aspetto peculiare della ricerca artistica del Maestro veneziano: il passaggio alla pittura e alla scultura circolare, sviluppatosi negli anni dal 1984 al 1987.
Comunicato stampa
VEDOVA IN TONDO è il titolo della mostra che la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova presieduta da Alfredo Bianchini organizza a Venezia nel Magazzino del Sale dal 17 maggio al 2 novembre. Dopo gli eccezionali appuntamenti che hanno visto fianco a fianco le opere del Maestro veneziano con i lavori di Louise Bourgeois, le installazioni di Anselm Kiefer, l’architettura dei teatri di Aldo Rossi e le sculture di Roy Lichtenstein, sarà nuovamente attivata la straordinaria macchina espositiva progettata da Renzo Piano.
Occasione di confronto anche l’inaugurazione: per la prima volta nella storia della Fondazione un accostamento diretto con la musica, evocazione di un’attenzione particolare di Emilio Vedova per questa forma di espressione artistica che lo ha visto coprotagonista nel 1984 dell’indimenticabile Prometeo di Luigi Nono, assieme, ancora una volta, a Renzo Piano, progettista della complessa e straordinaria struttura lignea. Con Nono, Vedova aveva già avuto modo di collaborare vent’anni prima a Intolleranza ’60, per la quale realizzò costumi, scene e luci. Il 16 maggio, in un momento unico e irripetibile, sarà il pianista Stefano Bollani, infatti, ad aprire l’esposizione con alcune improvvisazioni musicali ispirate in loco ai lavori del Maestro. Il video della serata sarà poi riproposto al Magazzino del Sale per l’intera durata della mostra.
VEDOVA IN TONDO presenta al pubblico un aspetto peculiare della ricerca artistica del Maestro veneziano: il passaggio alla pittura e alla scultura circolare, sviluppatosi negli anni dal 1984 al 1987. Cinque grandi Tondi del 1985-87 appesi alle pareti del Magazzino e un Disco del ciclo Non Dove ‘86 a pavimento, dialogano con una selezione di Oltre e grandi teleri degli anni Ottanta – molti inediti - movimentati dalle navette robotizzate nello spazio della grande navata cinquecentesca.
Con questo progetto espositivo la Fondazione dimostra l’attenzione per gli aspetti sperimentali del lavoro di Emilio Vedova nell’ambito della pittura, della musica, della scultura, del display architettonico e del cinema. Considerata la ricchezza permutativa offerta dal meccanismo di Piano, con VEDOVA IN TONDO la lettura delle varianti espressive e comunicative dell’artista si arricchirà di un nuovo contributo conoscitivo.