Emily Ludwig Shaffer – Five Ways to See

Informazioni Evento

Luogo
PERES PROJECTS
Piazza Belgioioso 2 20121, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì-Venerdì, 11-18

Vernissage
07/06/2024

ore 18

Artisti
Emily Ludwig Shaffer
Generi
arte contemporanea, personale

Peres Projects è lieta di presentare Five Ways to See, la seconda mostra personale di Emily Ludwig Shaffer (1988, San Francisco, USA) con la galleria e la prima a Milano.

Comunicato stampa

Peres Projects

Piazza Belgioioso 2, 20121 Milano

Opening 7 Giugno 2024, 18-21

Lunedì-Venerdì, 11-18

 

Five Ways to See

Emily Ludwig Shaffer

 

Peres Projects è lieta di presentare Five Ways to See, la seconda mostra personale di Emily Ludwig Shaffer (1988, San Francisco, USA) con la galleria e la prima a Milano.

 

Attraverso una nuova serie di otto dipinti, Emily Ludwig Shaffer sfrutta la sua peculiare estetica hard-edge e il suo particolare senso architettonico della composizione per presentare il potenziale sensoriale della pittura. La chiarezza delle linee, la solidità dei colori, i vellutati strati di pittura e le pennellate impercettibili danno forma a una singolare interpretazione di un tropo della storia dell’arte: la rappresentazione pittorica ed allegorica dei cinque sensi.

Partendo dalla lunga ricerca di Shaffer sul rapporto tra corpi e spazio, Touch, Sound, Smell, Taste (tutti del 2024) e Sight (2023), i cinque dipinti di grande formato, costituiscono il nucleo della mostra. Queste opere trascinano lo spettatore in spazi domestici e semichiusi che appaiono contemporaneamente illusionistici e surreali.

 

Sperimentando diverse scale in Taste o superfici materiche in Touch e Sight, i dipinti coinvolgono il corpo dell'osservatore, invitandolo ad avvicinarsi per osservare i minimi dettagli delle composizioni o, al contrario, ad allontanarsi per apprezzare le opere nella loro interezza. Il più delle volte, i dipinti sono popolati dalle tipiche figure di pietra, iconiche della sua produzione; tuttavia, anche quando non sono abitate, le opere non sono mai disabitate: un paio di scarpe lasciate sotto un tavolo, o un pasto servito in una sala da pranzo in miniatura fungono da sostituto dei corpi assenti e da riferimento per lo spettatore che entra nell’immaginario dell’artista.

 

Mentre le superfici lisce, le forme affilate e le strutture assonometriche avvicinano il suo lavoro a un'estetica modernista e, in una certa misura, digitale, Shaffer esplora spesso tradizioni artistiche e artigianali pre-moderne. Five Ways to See trae ispirazione da La Dame à la licorne (La Dama e l’Unicorno, 1500 circa): un arazzo polittico del tardo Medioevo che raffigura i cinque sensi in stile millefleur, tipico dell’arte tappezziera europea del XV Secolo. L'interesse dell'artista per le opere medievali non è una novità: Le Livre de la cité des dames (La città delle dame, 1405 circa) di Christine de Pizan, ad esempio, ha ispirato la sua mostra personale del 2022 presso Peres Projects a Berlino. Questi riferimenti informano dipinti che mettono in discussione l’ approccio razionalista al mondo ed alla sua rappresentazione, ad esempio attraverso prospettive distorte, che trovano spazio in opere pregne di mistero e ambiguità.

 

Così come La Dame à la licorne include un sesto enigmatico pannello intitolato Mon seul désir (Il mio unico desiderio), che si suppone raffiguri un sesto senso, la nuova serie di Shaffer propone la sua interpretazione di questo senso aggiuntivo attraverso le opere Millefleurs, The Neighbor's Way e Developing Taste (tutte del 2023). Questi tre quadri di taglia minore sono estensioni dei dipinti più grandi e catturano immagini emerse spontaneamente nella mente dell'artista, mostrando il suo senso di intuizione. In definitiva, Five Ways to See celebra una percezione multisensoriale, incarnata, e soggettiva dell'ambiente, attingendo ai ricordi personali di Shaffer. Uno di questi ricordi particolarmente caro all'artista è il concerto di pioggia battente e uccelli canori sentito durante una tempesta in Inghilterra raffigurato in Sound.

 

Intuitiva e organica, la resa dei sensi è infusa di giocosità, evidente in opere come Taste e The Neighbor's Way, dove le strutture architettoniche rievocano quelle di una casa di bambole. Questo legame con l'infanzia è significativo, perché l'artista descrive come abbia riscoperto il mondo attraverso gli occhi e le esperienze fisiche di un bambino da quando è diventata madre nel 2021. È infatti attraverso il corpo e i sensi che si fa la prima conoscenza del mondo e la mostra invita a riconnettersi con la percezione sensoriale come forma incarnata di conoscenza.

 

Anche se in modo più indiretto, questo nuovo corpus contribuisce anche alla riflessione che Shaffer persegue sul modo in cui le donne occupano gli spazi, sia concreti che simbolici. La storia dell'arte e il giudizio estetico, sottilmente citati in Developing Taste, sono intrecciati con le gerarchie dei sensi: fortemente intrise di valori di genere, come sostenuto da teoriche femministe come Griselda Pollock e Julia Kristeva, queste gerarchie hanno giocato un ruolo nella graduale invisibilizzazione delle donne artiste fin dal primo Rinascimento. Per mezzo dell'utilizzo dei sensi, Shaffer, il cui lavoro fa spesso riferimento ad arti e mestieri tradizionalmente associati alle donne, approfondisce la sua ricerca sul modo in cui le donne si esprimono esteticamente e artisticamente, lasciando spazio alla condivisione di nuovi modi di vedere.

 

Five Ways to See è la seconda mostra personale di Emily Ludwig Shaffer con Peres Projects e la prima la galleria milanese. Tra le sue mostre personali ricordiamo Galerie PACT, Parigi (2023 e 2020); Peres Projects, Berlino (2022); Dio Horia, Mykonos (2021); L'INCONNUE, New York (2021); Institute 193, Lexington (2019). Il suo lavoro è stato presentato anche in numerose mostre collettive, tra cui The New, New, Peres Projects, Seoul (2023); House Parté II: The Final Salé, Carlye Packer, Los Angeles (2022); Tu es Métamorphose, Galerie PACT, Parigi (2022); The Interior, Venus Over Manhattan, New York (2021); Contemporary Domesticity, Taymour Grahne Projects, Londra (2021); Good Pictures, Jeffrey Deitch, New York (2020). Attualmente partecipa alla mostra collettiva FULL DISCLOSURE, Selections from the Thomas-Suwall Collection, curata da Anne-Laure Lemaitre, presso il Plains Art Museum di Fargo.

 

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