Empatie / Giorgio de Silva

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE ROCCATRE
Via Della Rocca 3b , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì-sabato 10.30-12.45 15.30-19.30

Vernissage
05/12/2024

ore 18

Artisti
Giorgio de Silva
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva

Due mostre: una collettiva dal titolo Empatie e, nel piccolo spazio di fronte, la personale di Giorgio de Silva, Le metamorfosi della ballerina Giselle.

Comunicato stampa

TITOLO MOSTRA Empatie
DURATA 5 dicembre 2024 – 11 gennaio 2025
INAUGURAZIONE giovedì 5 dicembre 2024, ore 18
SEDE Galleria Roccatre Via della Rocca, 3B – 10123 Torino
CONTATTI Tel. +39 011 836765 [email protected] www.galleriaroccatre.com
ORARI martedì-sabato 10.30-12.45 15.30-19.30

fritz baumgartner | agostino bonalumi | antonio carena | eugenio carmi | jordi carreras | felice casorati | laura castagno | sandro chia | beppe devalle | piero fonio | lucio fontana | franco gentilini | daniele galliano | luigi mainolfi | fausto melotti | valerio miroglio | mattia moreni | ennio morlotti | enrico paulucci | achille perilli | mino rosso | piero ruggeri | atanasio soldati | giuseppe spagnulo | luigi veronesi

La galleria Roccatre inaugura una straordinaria mostra collettiva dal titolo Empatie presentando una ventina di opere scelte che, seppur diverse, riescono perfettamente a dialogare tra di loro in una sorta di empatia reciproca suscitando emozioni uniche nel fruitore. Ampliando infatti il significato del termine empatia (sento con te), formulato nel 1917 da Edith Stein, la rassegna sperimenta la possibilità di affiancare artisti diversi ponendo particolare attenzione ai materiali e alla loro diversa fisicità. Una preziosa ed eterea carta di Lucio Fontana del 1949 a confronto con la materica composizione inedita di Ennio Morlotti; una rara marina di Franco Gentilini su tela sabbiata del 1964 si confronta con un coevo Enrico Paulucci informale; due accattivanti Luigi Veronesi a fianco di un Agostino Bonalumi del 1972 che spicca per la sua progettuale tridimensionalità; la potenza di Mattia Moreni a fianco di un’opera storica di Fritz Baumgartner; un’accurata selezione di disegni di Felice Casorati, Fausto Melotti, Piero Ruggeri e Atanasio Soldati.

TITOLO MOSTRA Giorgio de Silva | Le metamorfosi della ballerina Giselle
DURATA 5 dicembre – 11 gennaio 2025
INAUGURAZIONE giovedì 5 dicembre 2024, ore 18
SEDE Galleria Roccatre Via della Rocca, 3B – 10123 Torino
CONTATTI Tel. +39 011 836765 [email protected] www.galleriaroccatre.com
ORARI martedì-sabato 10.30-12.45 15.30-19.30

Le “Metamorfosi della ballerina Giselle”, ultime creazioni in ordine di tempo di Giorgio de Silva, rientrano nel progetto complessivo denominato “Tanzen” che l’autore produce dai primi anni ’70. All’inizio sotto forma di progetti a matita, poi di costruzioni piccole e grandi fatte di cartone e carta, metallo, frammenti d'ogni genere, i più disparati che, una volta assemblati, si trasformano in volumi d’alone magico, misterico. Scritture, architetture, cornici entro le quali il disordine fatto di figurine ritagliate, palline, vetri, reliquie arrugginite, si trasforma nel tempio di eroi, di saltimbanchi, d’imperatori e principesse, di santi, di atleti e di strani esseri; miti inventati da un abile giocatore con il gusto per l'azzardo e costantemente in fuga dal mondo moderno.

Costruzioni che guardano obliquamente alle avanguardie dei primi del '900 e alla Pop Art; ai Merz di Schwitters, alla Valigia di Duchamp, agli Oggetti d'affezione di Man Rey, a Cornell, Max Ernst, Bellmer, Calder, Lichtenstein e al museo Miki Mouse di Oldenburg; ma anche a molta letteratura, in particolare all'ironia macchinosa di Raymond Roussel, e poi a Verne, Jarry, Breton, mescolando la "Terra desolata", la Bhagavata Gita, la cupezza dissacrante di Sade, le strisce di Tex Willer.

Un mondo eccentrico, creativo e fantasioso che usa il detrito, lo scarto, la citazione colta per creare nuovi organismi unici, originali, provocatori e plastici: vivi. Oggetti per tutti, per un pubblico trasversale non conformista che ama crittografare. Costruzioni per divertire e stupire, opere che ognuno può leggere e interpretare in libertà assoluta. Perché nulla significano tutto significano.

Giorgio de Silva un’artista in bilico sul precipizio del bricolage per una ricerca limite, speculare ma di sfuggente somiglianza. Tanzen piccole Wunderkammer tempietti esoterici simbolico-alchemici: “Memorie da nessun luogo”.

 

 

BIOGRAFIA
Giorgio de Silva

Giorgio de Silva, nato a Milano il 27 Luglio del 1947, studi artistici e laurea in architettura al Politecnico di Torino. Con l’architetto Oliva Mazzarelli è stato titolare e responsabile artistico dello Studio De Silva Associati, fondato dal padre Emilio nel 1961. Ha lavorato nel campo della comunicazione pubblicitaria, della grafica, del design, delle arti visive e dell'architettura. È stato consulente per l'immagine e la pubblicità di importanti soggetti privati e enti pubblici: ha creato l’immagine istituzionale di aziende, musei e teatri.
Come artista designer ha esposto le sue opere "Tanzen" in diverse gallerie private di Torino: Documenta, Salzano, Peola. Nel 1991 la Regione Val d'Aosta gli ha dedicato una mostra personale "Memorie da nessun luogo" alla Torre dei Signori di Porta Sant’Orso ad Aosta a cura di Antonio Ficarra (catalogo edito da Musumeci). Sempre in Val d’Aosta i suoi lavori si trovano al Castello Gamba di Arte Moderna e Contemporanea (catalogo edito da Silvana Editoriale).
Fin da giovanissimo impegnato nella vita sociale di Torino, è stato promotore e animatore di attività culturali e sportive: nel 1981 ha fondato con amici l'Associazione Cinematografica Movie Club, un cineclub senza scopo di lucro per la conoscenza e la promozione della storia del cinema. Dal 2019 collabora alla sezione cinema della rivista online di architettura «IN/Arch Piemonte». Per i tipi di Lindau nel 2022 è uscito “L’architettura nel cinema” che ha ottenuto il Premio Bruno Zevi per la diffusione della cultura architettonica (In/Architettura 2023 - Regione Piemonte e Valle d’Aosta) ed è stato segnalato per il premio Compasso d’oro dell’Associazione per il disegno industriale. Sempre per i tipi di Lindau è in libreria il suo ultimo saggio “Il Design nel Cinema”.