Enciclopedia delle arti contemporanee
Achille Bonito Oliva – attraverso l’Enciclopedia delle arti contemporanee (ed. Electa), giunta al secondo volume – ridefinisce l’enciclopedia “lavorandovi dall’interno e remandoci contro”, inserendo il tempo al lavoro come elemento capace di superarne il confine.
Comunicato stampa
Electa pubblica il secondo volume dell’Enciclopedia delle arti contemporanee: I Portatori del Tempo. Il tempo interiore, curata da Achille Bonito Oliva e con il coordinamento di Andrea Cortellessa.
Un innovativo progetto di enciclopedia del presente che, partendo dalla concezione del tempo nelle nuove visioni filosofiche e scientifiche, ne analizza le molteplici forme nei diversi linguaggi artistici del XX secolo e del primo decennio del XXI: arti visive, letteratura, musica, teatro, cinema, architettura, nuovi media, fotografia. Dopo il primo volume dedicato al “tempo comico” qui si analizza il “tempo interiore”.
Dalla nascita della psicoanalisi, si afferma nei vari linguaggi dell’arte una rappresentazione soggettiva della temporalità e una tensione all’interrogare e all’interrogarsi. Un’idea del tempo che è fuggito alla misura degli orologi, che si è allontanato da quello che sembra essere l’inesorabile ritmo del prima e del dopo, si tratti di tempi brevi o di epoche: un tempo che assorbe e attrae a sé, in una sorta di sospensione mitica.
Il perturbante in Freud, qualcosa di estraneo e misterioso che riaffiora in ciò che ci è familiare, è l’angoscioso ritorno del rimosso; ciò che turba è il fatto che quello che è già stato in qualche modo superato possa comunque ritornare. Così il tempo lineare, dello storicismo e della logica, si spezza e diventa quindi il tempo dello spaesamento. Non esistono un prima o un dopo, ma uno spazio e un tempo da attraversare nell’interiorità dell’uomo, in cui il sonno -veicolo del sogno nel regno dell’inconscio- e la veglia procedono di pari passo. Il mezzo per catturare questo fluire è l’opera d’arte: un luogo e un tempo in cui le immagini vanno incontro a chi le guarda come metafore di verità, in un eterno presente.
L’espressionismo di Kirchner, l’astrattismo di Kandinskij e di Klee, il surrealismo di Breton, Dalì, Ernst, il monologo interiore di Joyce, la fotografia di Man Ray o di Ilse Bing, i film di Orson Welles o di Alain Resnais, gli edifici di Libeskind e di Aldo Rossi, il teatro di Grotowski, sono solo alcuni esempi.
Il volume, introdotto da un saggio di Franco Rella, è diviso come il primo in sezioni disciplinari affidate a noti intellettuali specialisti in materia: musica (Helga De La Motte-Haber), architettura (Cettina Lenza), arti visive (Angelo Trimarco), cinema (Gabriele Pedullà), nuovi media (Stefano Chiodi), teatro (Ferdinando Taviani), fotografia (Francesco Poli), letteratura (Andrea Cortellessa), e si conclude con la postfazione, un saggio di sintesi e raccordo di Achille Bonito Oliva, ideatore del progetto. Ogni saggio è accompagnato da quattro ‘medaglioni’, brevi interventi scelti dagli autori dei saggi come testi rappresentativi del tema trattato.
I saggi sono illustrati con opere di: De Chirico, Klee, Kandinskij, Dalì, Ernst, Mirò, Giacometti, Magritte, Pollock, Warhol, Boetti, Bruno Taut e molti altri.
Un lemmario, in coda al volume a cura di Riccardo Venturi e Marie Rebecchi, illustra le principali voci concettuali messe in campo dai vari saggi.
Sommario
INTRODUZIONE
Figure del tempo Franco Rella
MUSICA
La rappresentazione del tempo nella musica moderna Helga de la Motte-Haber
Tra le categorie Morton Feldman
Intervallo e tempo Bernd Alois Zimmermann
Passaggio, tempo, traiettoria Jean-Luc Hervé
Il suono tra evento e caos Agostino Di Scipio
ARCHITETTURA
Misure del tempo e figure dell’abitare Cettina Lenza
Bruno Taut e la rivoluzione Kurt Junghanns
Albini o l’architettura della memoria Filiberto Menna
Aldo Rossi. L’alma pellegrina Diane Ghirardo
Daniel Libeskind. Costruire in spazi vuoti Anthony Vidler
ARTI VISIVE
Il “tempo ritrovato”, l’alterità, la megalopoli Angelo Trimarco
André Masson, ‘peintre matador’ Stefania Zuliani
Quando Marina Abramovicv morirà James Westcott
Italy on my mind. Sulle radici italiane dell’arte di Francesco Clemente Heinz Stahlhut
Il Naso: lezioni dall’assurdo William Kentridge
CINEMA
Interiore, esteriore, indifferenziato: il tempo del cinema Gabriele Pedullà
Un’arte dell’incontro Gilles Deleuze
Il montaggio e la morte Pier Paolo Pasolini
Il limite del cinema classico Serge Daney
Ricomincio dalla marmotta Stanley Cavell
NEW MEDIA
Scolpire il tempo. cronologia, durata, memoria nelle arti contemporanee Stefano Chiodi
Bruce Nauman. Il rivelatore di verità mistiche Linn Cooke
L’archivio come fallimento di una visione futuristica Hal Foster
Michael Snow Annette Michelson
Dan Graham, presente progressivo Brian Hatton
TEATRO
Scene d’una storia sussultante Ferdinando Taviani
La terza scena Gordon Craig
Tre poesie Umberto Saba
Il medium di Petrolini Cesare Garboli
La morte finta Eugenio Barba
FOTOGRAFIA
Ritratti di fantasmi Francesco Poli
Il noema della fotografia Roland Barthes
Fotografia e immagini del sogno Giulio Bollati
La fotografia come significante Franco Vaccari
Frasi Duane Michals
LETTERATURA
Cuori segreti Andrea Cortellessa
Proust o dell’apprendere Gilles Deleuze
Joyce spirituale Virginia Woolf
Il calzerotto di Virginia Woolf Erich Auerbach
La temporalità di Faulkner Jean-Paul Sartre
POSTFAZIONE
Le forme temporali dell’arte Achille Bonito Oliva
APPARATI
Lemmario a cura di Riccardo Venturi e Marie Rebecchi
Bibliografia generale a cura di Andrea Cortellessa
Indice dei nomi
Biografia
Achille Bonito Oliva è professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Curatore della XLV Biennale di Venezia e di numerose mostre nazionali e internazionali fra cui: Amore mio (1970), Vitalità del negativo (1970), Contemporanea-Arte (1973), Aperto ‘80 (1980), Avanguardia Transavanguardia (1982), Ubi Fluxus ibi motus (1990), Minimalia (1997), Le tribù dell’arte (2001), Mario Schifano (2008), Mettere all’Arte il Mondo: Alighiero & Boetti (2009), Gino De Dominicis. L’immortale (2010), La Transavanguardia italiana (2011). Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres de la République Française, ha ricevuto il premio per la critica Biennale di Pechino. Tra le sue pubblicazioni: Il territorio magico (Centro DI, 1971); L’ideologia del traditore (prima edizione Feltrinelli, 1976; ristampa aggiornata Electa 2012); La Transavanguardia italiana, (Politi, 1980); Dialoghi d’artista (Skira, 2008), Enciclopedia delle arti contemporanee. I portatori del tempo (Electa, 2010). Collabora con il quotidiano La Repubblica e con Il Giornale dell’arte.