Encounters I
Una mostra, divisa in due appuntamenti, per celebrare il 125° anniversario della nascita dell’American Academy in Rome e l’impatto del suo contesto unico e multidisciplinare sulla cultura americana.
Esposti importanti prestiti internazionali insieme a testi e materiali conservati nella biblioteca e nell’archivio fotografico dell’Accademia.
Comunicato stampa
Encounters I
Opening: martedì 15 ottobre 2019, ore 18-21
American Academy in Rome
Via Angelo Masina, 5 - Roma
Encounters
Una mostra, divisa in due appuntamenti, per celebrare il 125° anniversario della nascita dell’American Academy in Rome e l’impatto del suo contesto unico e multidisciplinare sulla cultura americana.
Esposti importanti prestiti internazionali insieme a testi e materiali conservati nella biblioteca e nell’archivio fotografico dell’Accademia.
Encounters I - dal 19 ottobre all’8 dicembre 2019
John Cage / Philip Guston
Eleanor Clark / Eugene Berman
Al Held / Stephen Kieran / James Timberlake
Encounters II - maggio 2020
Julie Mehretu / J. Meejin Yoon
In occasione della ricorrenza del 125° anniversario dell’Accademia, Encounters esplora la sua relazione con la città di Roma, e la costante influenza che questa ha esercitato come laboratorio creativo e come terreno di scambio tra diverse discipline.
Se l’American Academy in Rome fu originariamente fondata per la formazione di artisti e architetti secondo le pratiche della tradizione, le collaborazioni che presero forma qui, specialmente dal dopoguerra, hanno generato idee innovative nelle arti visive, nell’architettura, nella musica e nella letteratura che, sebbene non sempre siano venute alla luce, continuano a esercitare la loro influenza ancora oggi.
"Nell’ambito della celebrazione del nostro 125° anno, la programmazione dell’Accademia sarà dedicata ai progetti culturali e artistici che sono nati all’interno di questa speciale comunità” afferma Mark Robbins, presidente dell’American Academy in Rome. "Questa suite di mostre evidenzia perfettamente come tutto questo non sarebbe stato possibile in nessun altro luogo”.
La mostra, curata da Peter Benson Miller, ripercorre alcuni incontri emblematici, mostrando, nella sua prima parte, come nel passato questi abbiano contribuito in particolare allo sviluppo di diverse correnti dell’astrazione. Legate a specifiche concezioni dello spazio urbano, della società e della storia, e all’utilizzo di prospettive, tecniche e linguaggi differenti, anche se interconnessi, queste concezioni devono molto all’atmosfera unica, dal punto di vista intellettuale e creativo, dell’American Academy in Rome.
La seconda parte di Encounters (maggio 2020) illustrerà come queste modalità espressive siano ancora oggi utilizzate in opere contemporanee che rispondono all’attualità di questioni sociali e politiche negli Stati Uniti.
Nel 1949, l’incontro con John Cage, che all’Accademia eseguì le Sonate e Interludi per Piano Preparato (1946-48), ebbe un effetto decisivo su Philip Guston (1949 Fellow) e sull’astrazione meditativa a cui l’artista aprì la strada negli anni ‘50. La mostra include tre importanti disegni di Guston provenienti da una collezione privata che mostrano l’evoluzione del suo passaggio all’astrazione, a partire da un disegno che rappresenta l’architettura di Forio, sull’isola di Ischia, con un intreccio di forme e di linee interconnesse. Un altro lavoro del 1954, Drawing No. 19 (Related to Zone), realizzato con una penna d'oca con punta di bambù, rivela l’estetica essenziale, l’espressività dei vuoti e la tecnica gestuale e istintiva sviluppata da Guston proprio dopo l’incontro con Cage.
Dedicato a Laurance e a Isabel Roberts, la carismatica coppia che guidò l’Accademia dal 1946 al 1959, Rome and a Villa, opera della scrittrice Eleanor Clark, pubblicata nel 1952, esplora la città eterna in una raccolta di saggi pieni di spirito, animati dai suoi contatti con gli architetti e gli archeologi in residenza all’Accademia. Per Clark Roma era come un collage, “una stratificazione di epoche, in cui nessun secolo porta rispetto all’altro e tutti ti colpiscono ogni volta nel loro mescolarsi”. A realizzarne le illustrazioni fu Eugene Berman, che unì alla sua estetica neo-romantica una serie di riferimenti a Piranesi per trasmettere la visione caleidoscopica della città descritta nei testi di Clark. Nei disegni per Rome and a Villa e in quelli per il suo Imaginary Promenades in Italy (1956), Berman diede libero spazio alla sua immaginazione e alla sua capacità di invenzione formale. "Devo studiare, analizzare, dissezionare, scartare, riunire, reinventare e ricostruire ciò che ho smontato", scrisse, "fino a quando non avrò ricostruito in un modo completamente nuovo le città e gli edifici che ho decomposto."
Nella loro pubblicazione del 2002, Manual, gli architetti Stephen Kieran (1981 Fellow) e James Timberlake (1983 Fellow) – che di recente hanno progettato l’edificio della nuova Ambasciata degli Stati Uniti a Londra – scrivono: “Roma è il punto di partenza di tutti i nostri percorsi. Nelle numerose conversazioni che si sono svolte al bar dell’American Academy, il pittore Al Held ha aperto per la prima volta i nostri occhi alla dimensione spaziale del modernismo. Il suo lavoro ci ha suggerito un campo infinito, uno spazio in cui potresti avventurarti e perderti per sempre”.
Nel 1987, Kieran e Timberlake hanno attinto dalle astrazioni spigolose con cui Held risponde all’architettura rinascimentale italiana, utilizzandole come riferimento visivo e concettuale per un soffitto tridimensionale dello Student Center al Chestnut Hill College di Philadelphia. Questo è stato uno dei primi progetti realizzati dopo la loro residenza a Roma e dopo aver fondato il loro studio nel 1984. Oltre al caso specifico del progetto del Chestnut Hill College, le astrazioni di Held ispirarono quella che è diventata una cifra stilistica di molti edifici progettati successivamente da Kieran e Timberlake: gli impianti a vista (compresi quelli strutturali, di riscaldamento, ventilazione, aria condizionata, idraulici, di illuminazione, elettrici…) come strumento di lettura per la formazione e la rappresentazione dello spazio architettonico.
La mostra è parte di una serie di eventi che si svolgeranno nel corso dell’anno per celebrare il 125° anniversario della fondazione dell’American Academy in Rome. Il programma completo degli eventi è disponibile sul sitto dell’AAR: www.aarome.org
Il programma del 125° anniversario è supportato dalla Syde Hurdus Foundation. La residenza di J. Meejin Yoon (2006 Fellow) è resa possibile grazie al Colin Rowe Designer in Residence Fund. La residenza di Julie Mehretu è resa possibile grazie al Roy Lichtenstein Artist in Residence Fund. Le mostra Encounters I & II è sostenuta dall’Al Held Foundation e da Irene e Frank Salerno, in memoria del loro caro amico, Rodolfo Rinaldi.
Eventi collaterali alla mostra
11 novembre 2019 – Conferenza: L’American Academy come specchio di cambiamento culturale: 125 anni di arte e studi umanistici nella città eterna
21 novembre 2019 – Conversazione: After Charlottesville
Julie Mehretu e J. Meejin Yoon, modera Adam Weinberg