Enrico Benetta – Lettere alfabeti, grafie
Per questa personale romana Enrico Benetta propone circa 25 opere che delineano appieno i tratti salienti della sua ricerca artistica, scandita dalla grande passione per la scrittura.
Comunicato stampa
Nell'ambito di una nuova sinergia tra pubblico e privato la Biblioteca Angelica è lieta di annunciare l'inizio della collaborazione con la storica e prestigiosa Galleria Russo.
Si inaugura venerdì 3 febbraio alle ore 18.30, negli spazi della Galleria della Biblioteca Angelica, la Galleria Angelica, la mostra di Enrico Benetta Enrico Benetta. Lettere, alfabeti, grafie, curata da Beatrice Buscaroli e da Isabella de Stefano e organizzata dalla Galleria Russo.
Per questa personale romana Enrico Benetta propone circa 25 opere che delineano appieno i tratti salienti della sua ricerca artistica, scandita dalla grande passione per la scrittura: "La mia poetica si è concretizzata da subito in una direzione precisa: l’innamoramento per il carattere tipografico [...] ho avuto la folgorazione per il carattere Bodoni. Ho fuso scrittura e pittura perché per me sono un’unica cosa, il segno tangibile di un’esperienza totale ". (E. Benetta da intervista su Artein).
Il Bodoni è la matrice primaria e sostanziale dei lavori di Enrico Benetta, la cifra stilistica di tutta la sua produzione: "Le lettere perfette del “graziato” bodoniano si stagliano e trovano forma nell’aria, e poi trovano memoria eco e specchio nella tela che le sostiene e le sviluppa nel vuoto." (B. Buscaroli)
Le sue creazioni dialogano con lo spazio e con lo spettatore narrando storie che, attingendo all'immaginario personale dell'arista, evocano i luoghi della memoria e della tradizione della storia dell'arte italiana: "Voglio che dalle opere traspaia quel saper fare italiano, artistico e artigianale, che dal rinascimento è sinonimo di eleganza e armonia La mia arte è certo contemporanea, ma sono presenti echi classici nel colore, nell’accostamento tra figura e sfondo, nella ripresa dello sfumato leonardesco. Riguardo all’aspetto tipografico, non dimentichiamoci poi che Venezia è stata uno dei maggiori centri della stampa occidentale." (E. Benetta da intervista su Artein)
Scrigni di plexiglass racchiudono lettere in acciaio cor-ten che emergono dalla tela a formare opere tridimensionali, una pittura scultorea che invita a prender parte all'installazione, senza soluzione di continuità, attraverso un linguaggio individuale e al tempo stesso universale: "Voglio privare i caratteri tipografici del loro significato intrinseco perché ognuno possa attribuire il senso che preferisce, e questo deve avvenire nel silenzio, nel raccoglimento, lontano dal frastuono che ha fatto esplodere le parole." (E. Benetta da intervista su Artein)
Enrico Benetta si inserisce perfettamente nella cornice della Galleria della Biblioteca Angelica, luogo ideale per accogliere i suoi lavori: "A metà strada tra il libro e l’opera d’arte, tra la scrittura e la pittura, le opere di Enrico Benetta utilizzano i caratteri colti del libro ma si concedono con disinvoltura anche al pensiero e allo sguardo, senza limiti e senza fatica, con l’immediatezza, l’intensità e la libertà che solo l’arte, senza sconti, può concedere."(I. de Stefano)
Introduzione in catalogo di Fiammetta Terlizzi, direttore della Biblioteca Angelica e testi critici di Beatrice Buscaroli e Isabella de Stefano. Catalogo in mostra Palombi Editori.