Enrico Tealdi – L’accordo
Scogliere, pini marittimi, spiagge e boschi sono abitati da figure poste presso luoghi che si potrebbero percepire come il confine del paesaggio, ma che in realtà, immersivi e totalizzanti, accolgono la figura. Scenari accomunati da delicatezza, sapienza di espressione e di resa pittorica.
Comunicato stampa
Francesca Antonini Arte Contemporanea presenta la terza mostra personale di Enrico Tealdi (Cuneo, 1976) in galleria, con opere realizzate dall’artista negli ultimi due anni. Tele di grande formato si alternano ad altre più raccolte e a opere su carta. Scogliere, pini marittimi, spiagge e boschi sono abitati da figure poste presso luoghi che si potrebbero percepire come il confine del paesaggio, ma che in realtà, immersivi e totalizzanti, accolgono la figura. Scenari accomunati da delicatezza, sapienza di espressione e di resa pittorica.
Per via di aggiunte, gli strati di pittura si sedimentano e, nella grande dimensione così come nella piccola, sono i colori a costruire le forme. Il lavorio sulla tela cede però anche spazio, si disfa, fino a lasciar intravedere tratti a crudo, nudi, che la mano dell’artista lascia indisturbati, vergini. La tecnica mista a olio, acrilico e pigmenti trova il proprio posto su tele di recupero, negli ultimi anni privilegiate dall’artista, che può così aggiungere nuovi capitoli alla storia già vissuta dal supporto.
Nei lavori in mostra figure umane completano il paesaggio in punta di piedi, a suggellare la ritrovata unione tra uomo e natura. I personaggi di questa narrazione che si svolge davanti ai nostri occhi sono allo stesso tempo osservanti e stanti: la figura è come l’albero, è come la roccia, è uno degli elementi del paesaggio, ne detiene la medesima valenza, è una forma organica al pari delle altre che subito riconosciamo come naturali.
È come se con un binocolo si potesse scrutare in lontananza attraverso le finestre pittoriche aperte sull’esterno, che ci rivelano questa verità: siamo della stessa essenza di ciò che ci circonda. Il dettaglio naturale si fa grandioso, l’albero è a sua volta figura, il paesaggio è ritratto, è racconto.
Enrico Tealdi è nato a Cuneo nel 1976, dove vive e lavora. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti L.R. di Cuneo, tra le principali esposizioni personali si segnalano: Halos, PIA - Palazzina Indiano Arte, Firenze (2022); Transfiguration Mode, Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva, Atri (2019); Concerto per carillon, Francesca Antonini Arte Contemporanea, Roma (2018); Si cercano parole che nessuno dirà, MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna (2016); First Floor, Hommes Gallery, Rotterdam, The Netherlands (2011). Tra le collettive più recenti: Gli Incontri della Luna, Raucci/Santamaria Project, Milano (2022); Titolo l’edito inedito capitolo V Etere, Sociètè interludio, Torino (2022); Cartografia Sensibile, Palazzo Tornielli, Ameno (2022); The Milky Way, Franco Noero, Torino (2022); Citèra, Société interludio, Torino (2020); Inventario Varoli, della copia e dell’ ombra, Cotignola (2021); Dialogo Secondo, Torre di Marckellos, Aegina, Grecia (2019); Nero fortissimo. Rosa antichissimo, Museo Internazionale ceramico, Laveno (2018); Dehors, Museo Capitolare, Cisterna Romana della Cattedrale di Atri (2016); Katten, Kabinet-Mars, Mars, Milano (2016); Alcuni Paesaggi, en plein air painting experience, Villa Giulia, Verbania (2015); Landina, Cars, Omegna (2015); 1 Koffer Kunst, Atelier Nele Waldert, Dusseldorf/Heerdt, Germania (2015); Italia Ora, Museo H.C. Andersen, Roma (2011).