Enrico Vezzi / Cecilia Bertoni
L’ordine immaginario, installazione di Enrico Vezzi, a cura di Angel Moya Garcia.
Comunicato stampa
L’ordine immaginario, installazione di Enrico Vezzi, a cura di Angel Moya Garcia. Presentato a La Portineria di Firenze e mostrato per la prima volta nella sua interezza negli spazi Dello Scompiglio, L'ordine immaginario è un lavoro in cui elementi naturali, libri di storia e politica e artefatti di varie culture si snodano come una costellazione che fluisce in funzione di come la Storia ci ha attraversato, non in ordine cronologico o prestabilito, ma come flusso, secondo le suggestioni che emergono nel corso della costruzione fisica del lavoro. Una contronarrazione del rapporto tra uomo e ambiente naturale che invita a una percorrenza fisica, stimolando delle considerazioni sul rapporto che ognuno di noi ha con l’ordine attuale del mondo e interrogandosi sull’attualità per capire dove l’umanità, lungo la sua storia, ha preso la strada sbagliata. Una ricerca sulle propensioni attuali, su come si sono evolute e su come ci hanno portato a concepire la società e la cultura come la conosciamo oggi.
Danze vuote, installazione di Cecilia Bertoni, a cura di Angel Moya Garcia, in cui quattro pannelli sospesi nell’oscurità danno vita a un poema visivo che è anche un omaggio all’opera di Samuel Beckett e alla sua parola letteraria, scarnificata fino ai limiti delle proprie possibilità espressive. Attraverso il linguaggio del ricamo, i lini e le stoffe che compongono l’installazione diventano la superficie in cui si imprimono trame di spazi serrati, immagini di figure interdette o danzanti e parole incise in rilievo come cicatrici, in un universo poetico sospeso tra immaterialità e incarnazione.
Le mostre sono aperte al pubblico fino al 26 febbraio 2023