Enrico Vezzi – Gli esseri viventi
In occasione della terza tappa de La Piave, workshop itinerante lungo il fiume Piave, a cura di Verdi Acque, ideato da Elisabetta Bianchessi, Alessandro Mason, Alessio Guarino, collocato all’interno del Master Paesaggi straordinari presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Dolomiti Contemporanee propone la performance Gli Esseri Viventi dell’artista Enrico Vezzi.
Comunicato stampa
In occasione della terza tappa de La Piave, workshop itinerante lungo il fiume Piave, a cura di Verdi Acque, ideato da Elisabetta Bianchessi, Alessandro Mason, Alessio Guarino, collocato all’interno del Master Paesaggi straordinari presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Dolomiti Contemporanee propone la performance Gli Esseri Viventi dell’artista Enrico Vezzi.
Il progetto è a cura di Gianluca D’Incà Levis, con l’assistenza di Michela Lupieri.
La performance si svolgerà sul greto del Fiume Piave, nel Comune di Codissago, che patrocina l’iniziativa, insieme al Museo degli Zattieri.
Essa coinvolgerà diverse persone, tra cui alcuni abitanti di Codissago e Casso, che leggeranno alcuni passi tratti da testi che a vario titolo trattano dell'acqua, indicati dall’artista.
Il progetto Gli esseri Viventi sarà poi sviluppato all’interno della mostra collettiva Upokeimenon, che verrà inaugurata il 21 settembre prossimo nel Nuovo Spazio di Casso.
La mostra, oltre alla collaborazione con NABA, si sviluppa anche attraverso una collaborazione con Trieste Next.
Erico Vezzi:
A chi pensiamo quando parliamo di esseri viventi?
Gli esseri viventi siamo noi, sono gli animali, sono le piante e tutte le forme di vita di questa Terra.
Gli esseri viventi hanno bisogno per sopravvivere delle sostanze vitali, della luce, del cibo, dell'aria e dell'acqua.
Alcune volte le sostanze le assorbiamo consapevolmente ed altre le assorbe il nostro corpo per noi.
Alcune volte il nostro corpo fisico si isola dal mondo esteriore rifugiandosi nel nostro mondo interiore.
Succede in molti casi e facilmente ci accade quando leggiamo un libro, il nostro corpo rimane là e la nostra mente inizia a viaggiare nello Spazio e nel Tempo.
Tanti lettori quanti i libri scelti. Ogni lettore se ne sta seduto a leggere il suo libro fino a quando non viene avvicinato da delle persone. Il lettore le guarda negli occhi e legge il suo passo con trasporto ma senza particolare enfasi. Finito di leggere, chiude il libro, saluta con lo sguardo, posa il libro sulla seduta e se ne va. Lasciando la posizione a disposizione del prossimo spontaneo lettore.
Grazie a Barbara Taboni, Gloria Costantini, Pier Paolo De Bona, Marcello Mazzucco, Rino Zoldan che daranno vita alla performance partecipandovi nella veste di lettori, e alla Libreria Tarantola che ha messo a disposizione i libri.