Enzo Barion – La caduta

Informazioni Evento

Luogo
3D GALLERY
Via Antonio Da Mestre, 31 , Mestre, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì, mercoledì e venerdì ore 16.00 | 20.00
in altri giorni e in altri orari la galleria è visitabile su appuntamento

Vernissage
17/05/2014

ore 19

Artisti
Enzo Barion
Curatori
Gaetano Salerno, Adolfina De Stefani
Generi
arte contemporanea, personale

Nuovo appuntamento presso la 3D Gallery di Venezia Mestre con la rassegna extraMOENIA, progetto di ricerca ideato e curato da Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, in collaborazione con Mismomatic e Segnoperenne, focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno/ spazio esterno della galleria.

Comunicato stampa

Nuovo appuntamento presso la 3D Gallery di Venezia Mestre con la rassegna extraMOENIA, progetto di ricerca ideato e curato da Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, in collaborazione con Mismomatic e Segnoperenne, focalizzato sull’indagine e sulla documentazione del rapporto tra arte e vita, tra finzione e realtà, tra artista e spazio interno/ spazio esterno della galleria.

extraMOENIA apre la galleria alla città e la città ritrova all’interno del luogo espositivo la naturale estensione della propria identità, lasciandosi contaminare dalle forme umane e naturali che sussistono pure esterne ai circuiti artistici, in attesa di essere intercettate, esplorate ed esposte.

extraMOENIA vuole infatti instaurare scambi logici e significativi tra differenti registri culturali, quello alto dell’icona dell’arte e quello basso dell’immagine reale prima della sua trasformazione e consacrazione iconica, svuotando entrambi i linguaggi delle proprie autorefenzialità per inserirli in un percorso comunicativo fluido e spontaneo in cui differenti organismi vitali – azioni e idee - intuiscono e intercettano nuovi principi relazionali, nuovi contesti espositivi e nuove forme di convivenza.
extraMOENIA inverte i ruoli di città e galleria, ne modifica le strutture, analizza l’interspazio che nasce dalla loro sovrapposizione e dalla loro compenetrazione, ristabilendo i contatti tra il fuori e il dentro dell’arte, individuando nelle metafore delle strade, degli edifici, delle aree verdi, dei non–luoghi della cementificazione e nelle azioni degli attori di questi molteplici palcoscenici sociali e intellettuali gli spunti per una puntuale ed eterogenea documentazione della contemporaneità.
Dopo le personali di Enrico Bonetto (UNTITLED), Fiuto Rama (T.T.T. | the tube theory), Anastasia Moro (AVATAR), Giorgio Trinciarelli (PROGETTO-OGGETTO) e Manù Brunello (VESTITI SOSPESI) si inaugura sabato 17 maggio 2014 alle ore 19.00, LA CADUTA, personale dell’artista rodigino Enzo Barion, a cura di Adolfina De Stefani e Gaetano Salerno, con presentazione critica a cura di Gaetano Salerno.

Enzo Barion (Grignano Polesine, Rovigo, 1975) si diploma in oreficeria e arte dei metalli; prosegue poi gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna conseguendo la laurea in scultura e successivamente la specializzazione in didattica delle discipline plastiche. Ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia. Da sempre orientato alle grandi installazioni en plein-air e alla ricostruzione di mondi artistici caricati di profondi valori concettuali, si muove tra linguaggi minimalisti e dettagliati lavori in cui ogni particolare, minuziosamente ricercato e descritto con attenzione, diventa elemento funzionale alla narrazione dell’opera e alla sua rivelazione finale. Da tempo esegue interventi sul territorio, performance, istallazioni di grandi dimensioni effimere, dalla durata fugace, la cui sola memoria è affidata alla documentazione video o fotografica.

Il progetto La caduta, presentato all’interno del progetto extraMOENIA, si compone di sei teche lignee all’interno delle quali piccoli uomini blu compiono differenti azioni divenendo così ciascuno attore protagonista di un micromondo e prigioniero di storie intime da raccontare.

La mostra, visitabile fino a mercoledì 28 maggio 2014, porta in galleria elementi teatrali ed episodi di vita reali, narrati utilizzando la metafora della maschera, attraverso i quali riconsiderare il ruolo dell’essere umano e la sua doppiezza, nel palcoscenico dell’arte e della vita.
Dice l’artista a proposito del proprio lavoro: “La dimensione della psiche, gli aspetti più intimi dell'esperienza umana e lo spazio in cui questi avvengono, costituiscono senz'altro l'ambito privilegiato della mia ricerca. La natura naturans è una delle fonti principe di ispirazione per addentrarsi negli ambiti soggettivi della realtà fenomenica, rendendo espliciti gli inossidabili canoni che ne reggono la manifestazione, cercando di risvegliare emozioni dimenticate e di crearne di nuove, accompagnando così il visitatore attraverso un percorso rigenerativo di domande e archetipi ”.
Scrive Gaetano Salerno, a proposito della ricerca dell’artista, nel testo critico La caduta:
“ […] Invadendo così gli spazi di arte e vita e obbligandoci a riconsiderare la nostra natura entro inquadrate e incorniciate porzioni di realtà, l’artista ci forza a una riflessione lenta ma inesorabile, assumendo coscienza della nostra inutilità e della nostra pochezza, intuendo l’ossimoro di tragica bellezza nelle storie minori di questi copioni e, nel contrappasso della pena, riscoprirle nostre.
Privandoci di appigli fideistici o filosofici, la caduta segna l’inesorabile tragedia della fine dell’età delle illusioni, decretando metaforicamente la rinuncia ai piaceri dell’intelletto, il consapevole abbandono di stati di equilibrio invalidati dalla vertigine, irrimediabilmente perduti; la soluzione ripiega sull’uomo stesso, la salvezza è affidata alla res cogitans, a una dolorosa quanto necessaria crescita intellettuale.
Ecco così i riferimenti alchemici di questi non-luoghi, le ricostruzioni di laboratori di scienze empiriche simili a quelli di santi rinascimentali dei quali l’artista riproduce la stessa astrazione temporale, la stessa mistica e nitida aulicità, impedendo un’ulteriore caduta verso gironi infernali ancora più bassi, un attimo prima che il tutto sconfini nel grottesco […]”.
L’artista Enzo Barion sarà presente in galleria in occasione della vernice di sabato 17 maggio 2014, presentata dal critico d’arte Gaetano Salerno.
Una performance musicale accompagnerà inoltre il lavoro dell’artista nel corso della serata d’inaugurazione: PARANOISE - LaMetàFisica feat. Kreyk.
Un progetto imprevedibile sull’utilizzo del corpo e dei sintetizzatori, controllato e diretto da un Furby.
Un concetto eterodosso che vede come elemento essenziale la distorsione del suono e della forma in uno scenario “Funny Peculiar” imbandito con giocattoli modificati, trottole, carillon, sequencer, giradischi, walkman, asse da stiro, minidisc, skateboard, synth e campionatori.

Venerdì 23 maggio 2014 è inoltre previsto un incontro-aperitivo in galleria (ore 19.00, ingresso libero), per confrontarsi e discutere, prendendo spunto dalla ricerca dell’artista, sul tema del rapporto biunivoco arte-vita, entrambi palcoscenici speculari delle azioni teatrali umane (seguirà comunicato stampa).