Enzo Cucchi / Enrico David – Entro dipinta gabbia
Entro dipinta gabbia, a cura di Rita Selvaggio, che presenta opere inedite di Enzo Cucchi ed Enrico David.
Comunicato stampa
Il 24 giugno alle ore 19 si inaugura presso Casa Masaccio Entro dipinta gabbia, a cura di Rita Selvaggio, che presenta opere inedite di Enzo Cucchi ed Enrico David.
Il titolo prende in prestito il primo verso di una delle Puerili di Giacomo Leopardi che, in quanto palestra di linguaggio, testimoniano l'apprendistato poetico di un fanciullo. La lirica che Leopardi, bambino di dodici anni, dedica a L'ucello può essere assimilata in qualche modo ad una favola ed è già un piccolo elogio della fuga. Ironia di una quasi mozartiana arcadia, oltre ad avere il privilegio di essere il primo grido di evasione del poeta dal natio borgo selvaggio, sottolinea il desiderio di volare sopra ogni umana mediocrità. Sospendendo nel canto il mutismo dei corpi, con velata malinconia e spensierato abbandono, tra parola e parola e tra i silenzi che tra queste si depositano, trapelano sin d'ora le sue più tarde e figurabili metafore.
In Casa Masaccio, dimora dei corpi gravi per eccellenza, gli interventi di Enzo Cucchi ed Enrico David, seguendo una legge di necessità che non appartiene al piano del divenire, tengono insieme luce e ombra, le realtà impalpabili della mente e l'ardore scomodo della bellezza, come pure il questo e il quello. Fantasmi e aliti d'attesa colti nel loro rapido passare, immagini di un vago avvenire, del tempo perduto e del tempo che verrà, parlano del corpo e rendono presente il corpo, ne riportano alla luce quell'essenza metaforica che riduce a semplice il complesso.
Sui grandi arazzi di Enrico David le immagini si affollano come per febbre. Sospesi dal soffitto con fili metallici galleggiano nel vuoto e diventano una sorta di pareti mobili che, ridistribuendo la geometria dello spazio, accompagnano nell'atonia e nel deserto del sentire. Superfici di lana fittamente annodata giorno dopo giorno o, più semplicemente, tappeti che volano, al sicuro dalle ombre del vero.
Come ultimo orizzonte, Enzo Cucchi colloca le sue sculture di bronzo in Vicolo Rossi, il chiasso sul retro di Casa Masaccio, rigenerandolo e facendolo rivivere attraverso nuovi pezzi d'identità. In questa sorta di polmone d'aria, quasi privo di sole, Lo Zoccolo (2016) e Sotto la Coda, Nessuno (2016) ridanno luce e fuoco al quotidiano. Il mondo, fatto di suoni e di corpi tangibili, rioccupa il suo posto cardinale, mentre il giorno che nasce porta la concretezza di rumori sicuri.
Entro dipinta gabbia è tra gli eventi collaterali di Ytalia - Energia Pensiero Bellezza -
Enzo Cucchi (Morro d'Alba, Ancona, 1949. Vive e Lavora a Roma)
Tra le ultime mostre: Costume interiore, Museo di Capodimonte, Napoli (2009). La Transavanguardia Italiana, Palazzo Reale, Milano (2011-2012). Enzo Cucchi, MARCA, Catanzaro (2011-2012). Maestro Enzo Cucchi, Raab Galerie, Berlino (2012). Enzo Cucchi, Un sogno lungo tre sogni, Castellabate, Salerno (2013). Cosmogonia, Galleria Poggiali e Forconi, Firenze (2013). La pelle del serpente (con Nebojša Despotović), TRA, Treviso, (2015). Enzo Cucchi - Madama Cucchi, Palazzo Madama, Torino, (2016). Enzo Cucchi, ZERO..., Milano (2016).
Enrico David (Ancona, 1966. Vive e lavora a Londra ed Ancona)
Tra le ultime mostre: How Do You Love Dzzzzt By Mammy, Museo Gegenwartskunst, Basilea (2009). Repertorio Ornamentale, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2011). Head Gas, New Museum, New York e Nerve Ending, Michael Werner Gallery, New York (2012). The Encyclopedic Palace, 55° Biennale di Venezia (2013). Enrico-La Caduta- David, Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2015). Natures, Natural and Unnatural (from the collection of V-A-C), The Whitechapel, Londra (2015). Enrico David: Fault Work, Fondazione Art Sharjah, Emirati Arabi Uniti (2016).
Entro dipinta gabbia è realizzata nell'ambito del progetto di iniziativa regionale Toscanaincontemporanea2017
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At 7 pm on 24 June Entro dipinta gabbia, an exhibition curated by Rita Selvaggio presenting works by Enzo Cucchi and Enrico David that have never previously been shown, will open at Casa Masaccio.
The title (‘In painted cage’) is taken from the first line of one of Giacomo Leopardi’s early poems known as the Puerili, or ‘Juvenilia’, which, as an exercise in language, bear witness to the poetic apprenticeship of a child. The poem ‘L’ucello’ (‘The Bird’), written by Leopardi at the age of twelve, can be likened in a way to a fable and was already a small paean in praise of escape. Mockery of an almost Mozartian arcadia, in addition to having the privilege of being the first expression of the poet’s desire to flee from the his ‘barbaric native place’, it underlines his wish to soar above all human mediocrity. Suspending the dumbness of bodies in the canto, with veiled melancholy and carefree abandon, between word and word and the silences that are laid down between them, there are already hints of his later and more figurative metaphors.
In Casa Masaccio, the home of weighty bodies par excellence, the interventions of Enzo Cucchi and Enrico David, following a law of necessity that does not belong to the plane of becoming, hold together light and shade, the impalpable realities of the mind and the awkward ardour of beauty, as well as the this and the that. Phantoms and breaths of expectation caught in their rapid passage, images of a vague future, of the time that has been lost and the time that will come, they speak of the body and make the body present, bringing back to light its metaphorical essence that reduces the complex to the simple.
Images teem feverishly on Enrico David’s great tapestries. Hung from the ceiling on wires, they float in the air and turn into what look like mobile walls that, redistributing the geometry of the space, lead us into the atony and desert of feeling. Surfaces of wool closely knotted day after day or, more simply, carpets that fly, safe from the shadows of the real.
As last horizon, Enzo Cucchi places his bronze sculptures in Vicolo Rossi, the chiasso at the back of Casa Masaccio, regenerating it and bringing it back to life through new pieces of identity. In this sort of breathing space, almost devoid of sunlight, Lo Zoccolo (2016) and Sotto la Coda, Nessuno (2016) restore light and fire to the everyday. The world, made up of sounds and tangible bodies, takes back its cardinal place, while the dawning day brings the concreteness of reassuring noises.
Entro dipinta gabbia is among the side events of Ytalia - Energy Thoughts Beauty -
Enzo Cucchi (Morro d’Alba, Ancona, 1949. He lives and works in Rome)
Among his recent exhibitions: Costume interiore, Museo di Capodimonte, Naples (2009). La Transavanguardia Italiana, Palazzo Reale, Milan (2011-12). Enzo Cucchi, MARCA, Catanzaro (2011-12). Maestro Enzo Cucchi, Raab Galerie, Berlin (2012). Enzo Cucchi, Un sogno lungo tre sogni, Castellabate, Salerno (2013). Cosmogonia, Galleria Poggiali e Forconi, Florence (2013). La pelle del serpente (with Nebojša Despotović), TRA, Treviso, (2015). Enzo Cucchi – Madama Cucchi, Palazzo Madama, Turin, (2016). Enzo Cucchi, ZERO..., Milan (2016).
Enrico David (Ancona, 1966. He lives and works in London and Ancona)
Among his recent exhibitions: How Do You Love Dzzzzt By Mammy, Museo Gegenwartskunst, Basel (2009). Repertorio Ornamentale, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice (2011). Head Gas, New Museum, New York, and Nerve Ending, Michael Werner Gallery, New York (2012). The Encyclopedic Palace, 55th Venice Biennale (2013). Enrico “La Caduta” David, Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2015). Natures, Natural and Unnatural (from the collection of V-A-C), Whitechapel Gallery, London (2015). Enrico David: Fault Work, Sharjah Art Foundation, United Arab Emirates (2016).
Entro dipinta gabbia is being staged as part of the regional initiative Toscanaincontemporanea2017
Trad. Huw Evans