Enzo Fiore – Genesi: i miti della storia

Informazioni Evento

Luogo
COMPLESSO DEL VITTORIANO
Via Di San Pietro In Carcere , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
29/03/2012

ore 11.30 per la stampa

Patrocini

del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Arte e Sport -, di Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -, della Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali

Artisti
Enzo Fiore
Curatori
Achille Bonito Oliva
Uffici stampa
COMUNICARE ORGANIZZANDO
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra “Enzo Fiore. Genesi: i miti della storia” vuole offrire una panoramica sull’intera opera dell’artista attraverso oltre 70 ritratti di personaggi celebri dell’arte – da Giacometti, a Modigliani, Picasso, Dalì, Warhol, Basquiat, Bacon, Kiefer, Hirst -, della musica – dalla Callas, a Morrison, Bob Marley, Hendrix, Miles Davis, Lennon, Jackson -, del cinema – da James Dean a Marilyn, Paul Newman, Liz Taylor, Marlene Dietrich, Greta Garbo -, e 5 sculture; tutte le opere sono realizzate con una tecnica che si avvale di muschio, foglie, radici, terra, pietre, resina e cemento, combinando insieme forme sospese tra realtà e fantasia.

Comunicato stampa

La mostra “Enzo Fiore. Genesi: i miti della storia”, ospitata al Complesso del Vittoriano dal 30 marzo al 27 maggio 2012, vuole offrire una panoramica sull’intera opera dell’artista attraverso oltre 70 ritratti di personaggi celebri dell’arte – da Giacometti, a Modigliani, Picasso, Dalì, Warhol, Basquiat, Bacon, Kiefer, Hirst -, della musica – dalla Callas, a Morrison, Bob Marley, Hendrix, Miles Davis, Lennon, Jackson -, del cinema – da James Dean a Marilyn, Paul Newman, Liz Taylor, Marlene Dietrich, Greta Garbo -, e 5 sculture; tutte le opere sono realizzate con una tecnica che si avvale di muschio, foglie, radici, terra, pietre, resina e cemento, combinando insieme forme sospese tra realtà e fantasia.

“Enzo Fiore è un artista che ha posto la sua esistenza sotto il segno di una manualità vorticosa e costante, al servizio di una pittura che non ha mai rinunciato ad avere un suo peso specifico. Un peso grave regge la sua pittura, fatta di spessori e pennellate dense, di colori cupi e di materie forti. Egli cerca di costruire un mondo tattile dell’immaginario, dove le figure acquistano una tridimensionalità fatta interamente di pittura, carne e pelle incorporate dentro l’alveo del quadro.” (Achille Bonito Oliva).