Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO E.
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato 15-19, domenica 11-19

Vernissage
15/02/2015

ore 16

Biglietti

ingresso libero

Generi
fotografia

Appuntamento con il tema dell’Equilibrio per artisti e fotografi del Gruppo E.

Comunicato stampa

Spazio E

Alzaia Naviglio Grande, 4
Milano

presenta:

Gruppo E Artisti: Equilibrio.

Marco Bellomi, Giulio Belloni, Valentina Carrera, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra,
Thioro, Germana Lorenzo, Anna Epis, Carlo Fontanella, Silvia Gobbo, Paolo Lo Giudice,
Clara Luminoso, Marija Markovic, Italo Mazzei, Giuseppe Orsenigo, Lyudmila Vasilieva.

Gruppo E Fotografi: Equilibrio.
(presso lo Spazio E2)

Alessandro Baito, Fiorenzo Bordin, Ivano Boselli, Valentina Carrera, Liliana Casadei,
Paola Gatti, Serena Groppelli, Marco Lombardo, Monica Mietitore, Luigi Profeta,
Alessandra Repossi, Francesco Romoli, Susanna Serri, Pavel Vavilin.

Inaugurazione 15 febbraio ore 16 con presentazione Catalogo Gruppo E 2013-2014.

Apertura mostra dal 14 al 20 febbraio 2015

Orari:
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00.

Ingresso libero.

L'equilibrio di un uomo, quello rinascimentale che si definisce con il passaggio definitivo oltre il Medioevo, quello dell'artista Leonardo che sperimenta in ogni direzione le possibilità dell'intelletto e dell'azione umani, è anche l'equilibrio dell'artista e dell'uomo oggi.
Ricerca di una definizione di sé, precarietà, difficoltà di rapporti hanno caratterizzato tantissima letteratura e arte sin dal passaggio al 900, in particolare con lo sviluppo dell'Arte Informale. Ancora oggi questi sono i temi dominanti tanto in letteratura come in arte.
L'equilibrio è poi un sogno in questi primi decenni del Terzo Millennio, indecisi e critici, tanto che, per un certo amore verso tradizioni un po' desuete, si è voluto far lavorare gli artisti e fotografi del Gruppo E intorno a questo tema, volutamente senza dichiarare il nucleo principale della riflessione cui la Galleria voleva fare riferimento. In questo modo evitando ogni tipo di retorica si è voluto invitare all'ascolto di coloro che hanno uno sguardo privilegiato sul mondo: gli artisti appunto, capaci di interpretare il reale attraverso segni e sensazioni che penetrano direttamente nella coscienza senza l'inciampo della Parola.
Il risultato finale è un inno polimorfo che canta l'uomo, della sua abilità a creare cose belle ma anche delle sue debolezze e paure, che canta la Natura, della sua abilità a fascinare ma anche a distruggere, che canta l'Universo, della sua abilità di ricreare sempre la vita ma forse anche in virtù di un equilibrio instabile che se si risolvesse non sarebbe altro che Pace, Morte.

Alessandro Baito