Eric Pasino – Exeresi

Informazioni Evento

Luogo
DR FAKE CABINET
Via San Francesco da Paola, 12 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/10/2021

ore 18

Artisti
Eric Pasino
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale di Eric Pasino (1997) nella quale sono raccolti i suoi lavori più recenti.

Comunicato stampa

ERIC PASINO

EXERESI

Opening giovedì 28 ottobre ore 18.00

Durata mostra dal 29 ottobre al 4 dicembre 2021

Testo critico di Filippo Mollea Ceirano

DR Fake Cabinet è lieta di annunciare la mostra personale di Eric Pasino (1997) nella quale sono raccolti i suoi lavori più recenti.

La tradizionale pittura ad olio, in prevalenza, è utilizzata dall’artista in opere complesse in cui sulla matrice (tavola o tela) sono sovrapposti due dipinti, perfettamente compiuti e dettagliati. Dallo strato soprastante vengono asportati lembi e frammenti in modo che le lacerazioni prodotte rendano nuovamente visibili scorci del dipinto che esso aveva interamente ricoperto. Gli squarci generati da questa azione di scorticamento mettono in relazione e fondono insieme due mondi diversi, in origine autonomi e separati, che concorrono a crearne un terzo, nuovo, diverso, prodotto dal conflitto tra creazione e distruzione, tra conservazione e rimozione.

Il processo operativo richiama in apparenza i passaggi classici della dialettica. Tuttavia il risultato finale non ha nulla a che vedere con la sintesi, con il superamento: gli elementi delle immagini delle due opere di partenza infatti non vanno a formare nulla di nuovo, di diverso. Anzi, la scomposizione della forma permane, gli strappi separati restano come dettagli autonomi, che talvolta consentono di ricostruire l’immagine da cui sono stati distaccati, che altre volte si perde in dettagli difficilmente riconoscibili. Se in alcune opere di Pasino i lembi di pittura sono addirittura collocati altrove, distanti dall’opera, quasi che fossero fuggiti, in genere essi, anche quando sono riposizionati su un’altra tavola, conservano comunque il loro distacco, posizionati su un livello diverso. Il tutto, dunque, piuttosto che rimandare al processo dialettico, riprende i meccanismi della memoria, che riscopre e richiama a sé brandelli che poi ricompone senza necessariamente ripetere l’ordine preesistente, ma spesso sulla base di suggestioni e scelte soggettive.