Erich Lessing – Il lavoro e i lavoratori dopo la guerra

Informazioni Evento

Luogo
CHIOSTRI SAN PIETRO
Via Emilia San Pietro 44C , Reggio Emilia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

aperto venerdì 2 maggio dalle 18.30 alle 24.00; sabato 3 e domenica 4 maggio dalle 10.00 alle 24.00. Dal 7 maggio aperto mercoledì, giovedì e venerdì dalle 19.00 alle 23.00; sabato dalle 10.00 alle 23.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 21.00

Vernissage
02/05/2014

ore 18

Artisti
Erich Lessing
Curatori
Urs Stahel
Generi
documentaria, fotografia, personale

Lessing iniziò a documentare la ricostruzione dell’Europa per conto dell’agenzia Associated Press e, a partire dal 1951, in qualità di membro della Magnum.

Comunicato stampa

Alla fine della Seconda guerra mondiale l’Europa era in ginocchio. Bombardata, distrutta, dilaniata, prostrata. Un’incredibile ondata di violenza, omicidi e distruzioni aveva spazzato l’Europa e varie regioni del mondo, causando più di 50 milioni di morti. Alla luce di questi fatti, non si può non provare sorpresa, anzi, un vero e proprio sconcerto, nel constatare la velocità con cui l’Europa seppe rinascere, la velocità con cui si ricominciò a costruire sulle macerie causate dalla guerra, dalla furia del Nazismo e del Fascismo. Il destino dell’Europa fu quello della fenice che risorge dalle sue stesse ceneri per ben due volte nello stesso secolo.
Erich Lessing, nato e cresciuto a Vienna, poco prima dello scoppio della guerra si rifugiò in Israele, in quello che all’epoca era il Mandato britannico della Palestina. Sua madre rimase a Vienna e morì ad Auschwitz. Tornato in Austria alla fine della guerra e intrapresa la professione di fotografo, Lessing iniziò a documentare la ricostruzione dell’Europa per conto dell’agenzia Associated Press e, a partire dal 1951, in qualità di membro della Magnum. Come Werner Bischof, René Burri, Henri Cartier-Bresson e altri suoi colleghi, seppe cogliere con grande sensibilità e acume la forza e l’energia con cui gli uomini del suo tempo furono in grado di rimettere in sesto l’Europa e di trasformarla in un continente prospero e fiorente – nonostante la spaccatura che si era prodotta tra est e ovest. L’attenzione che Erich Lessing rivolse al mondo dell’industria nell’Europa occidentale e orientale fu davvero eccezionale.

BIOGRAFIA

Nato a Vienna il 13 luglio 1923, figlio di un dentista e di una pianista.
Nel 1939, prima di terminare le scuole superiori, l’occupazione dell’Austria da parte di Hitler lo costringe ad emigrare in Israele (allora ancora Mandato britannico della Palestina). La madre rimane a Vienna e muore ad Auschwitz.
In Israele Erich Lesssing lavora in diversi kibbutz, allevando carpe, tra gli altri lavori agricoli. Ritorna alla fotografia, un hobby dell’infanzia, lavorando come fotografo in un asilo e successivamente con l’esercito britannico.
Nel 1947 fa ritorno in Austria e lavora come fotografo per la Associated Press e, nel 1951, diventa membro della Magnum, l’associazione di fotografi rinomata nel mondo.
Collabora principalmente con “Life”, “Paris Match”, “Picture Post”, “Epoca” e “Quick Magazine”, documentando gli eventi politici nell’Europa postbellica, in particolare nei paesi dell’ex blocco sovietico. Documenta la rivoluzione ungherese, numerosi incontri al vertice e la visita del presidente Charles De Grulle in Algeria.
Dopo il 1960 rivolge iI suo interesse alla storia cercando di riportare in vita personaggi ed epoche storiche in quelle che lui chiamava “evocazioni” fotografiche. Queste evocazioni comprendevano la vita e il tempo di grandi musicisti, poeti, fisici e astronomi, questi ultimi in particolare raccolti nella pubblicazione Discoverers of the Universe. Ad oggi ha pubblicato più di 60 libri, tra i quali alcuni classici come la storia dell’Austria (Imago Austriae), i viaggi di Ulisse (che ha raggiunto le 75.000 copie in diverse edizioni e numerosi paesi), due differenti volumi sul Vecchio Testamento, il Rinascimento italiano, la storia dei Paesi Bassi, i viaggi di San Paolo, i miti greci, due volumi su arte e religione nell’antico Egitto, una storia della Francia e molti altri.
Erich Lessing ha tenuto lezioni di fotografia ad Arles, alla Biennale di Venezia, ad Ahmedabad in India, alla Internazionale Sommerakademie für Bildende Kunst di Salisburgo e alla Univesität für Angewandte Kunst di Vienna.
Numerosi i riconoscimenti e i premi conferiti, tra i quali ricordiamo l’American Art Editors Award per il suo lavoro durante la rivoluzione ungherese nel 1956 e il Premio Nadar per il suo libro “Odyssee” nel 1966. Nel 1970 gli viene assegnato il premio austriaco Karl Renner Prize per le imprese culturali emergenti e nel 1976 il Culture-Award della città di Vienna. Nel 1992 è premiato con la medaglia d’argento di Vienna per servizi eccezionali alla città e riceve la medaglia Imre Nagy, conferita dal Presidente della Repubblica Ungherese per il suo lavoro durante la rivoluzione ungherese del 1956. Viene insignito della medaglia d’oro dal governatore della Stiria, del “Grosser Österreichischer Staatspreis” nel 1997 e riceve l’ “Österreichisches Ehrenkreuz für Wissenschaft und Kunst, I. Klasse” , conferito dalla Repubblica austriaca nel 2013.
Erich Lessing vive a Vienna. È sposato con una giornalista, ha tre figli e cinque nipoti.
L’archivio Erich Lessing Culture and Fine Arts (www.lessingimages.com) si compone di 60.000 fotografie su tematiche legate ad arte, storia e archeologia. Le diapositivesono state scattate da Erich Lessing in oltre 2.000 luoghi diversi e musei di tutto il mondo.
Erich Lessing continua ad operare su nuovi canali di distribuzione di materiale culturale a livello mondiale. Egli è un membro dell’ICOM, International Council of Museum, e del CIDOC, la sezione dell’ICOM a sostegno della documentazione.