Erich Turroni – Sotto le palpebre del giorno | Omaggio a Kurt Vonnegut
Sotto le palpebre del giorno è una mostra personale di Erich Turroni (Cesena, 1976), a cura di Roberto Lacarbonara, in occasione del centenario di uno dei più grandi narratori del Novecento, Kurt Vonnegut (1922-2007).
Comunicato stampa
Verso la fine della seconda guerra mondiale Billy Pilgrim, americano di origine tedesca, accorse con tanti altri emigranti in Europa per liberarla dal flagello del nazismo. Fatto prigioniero durante la battaglia delle Ardenne, dovette assistere al bombardamento di Dresda dall’interno di una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio, adibita a deposito di carni.
Sotto le palpebre del giorno è una mostra personale di Erich Turroni (Cesena, 1976), a cura di Roberto Lacarbonara, in occasione del centenario di uno dei più grandi narratori del Novecento, Kurt Vonnegut (1922-2007), autore del romanzo Mattatoio N° 5 o La Crociata dei Bambini (1969), tra i massimi documenti dedicati alle atroci vicende della Seconda Guerra Mondiale.
Ideata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli in collaborazione con la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, la mostra, ospitata nei Rifugi Antiaerei al centro della città di Monopoli, rievoca le suggestioni del conflitto attraverso il linguaggio scarnificato, decadente e consunto della scultura di Turroni, autore che, attraverso la manipolazione di resine e altri materiali sintetici, ridefinisce il complesso spazio dei sotterranei nei termini di un deposito di corpi, carni e frammenti anatomici evocati nella bianchezza spettrale delle superfici.
Dieci sculture e una galleria di grandi ritratti a sanguigna, che emergono evanescenti da strati diafani di vetroresina, occupano le gallerie e l’antica infermeria dei Rifugi, evocando presenze, disincarnate e cristallizzate, dalla stessa consistenza e sembianza delle rocce da cui sembrano affiorare.
Elementi appena definiti, sbozzati, quasi calcificati nelle asperità della materia, eppure capaci di comporre un percorso che riporta lo spettatore in una dimensione trasognata e surreale. Una mostra di grande intensità e dalla forte componente emotiva, in grado di definire un allestimento “drama-specific” che, ripensando la storia del luogo, ne rende omaggio con sensibilità e delicatezza.
La mostra è intervallata dalla presenza di brevi estratti del romanzo di Kurt Vonnegut: una partitura che riattualizza la narrazione storica attraverso le vicende più dissonanti e stridenti dell’attualità.
Nota biografica
Erich Turroni è nato a Cesena nel 1976; vive e lavora a Gambettola (FC). La sua ricerca artistica in ambito scultoreo e pittorico è caratterizzata dall’utilizzo di materiali e tecniche di origine sintetica e industriale, dal poliestere alla vetroresina ed altre materie plastiche.
Tra le mostre recenti le collettive a Bologna, Parma e Asti e le mostre personali a Faenza (2001), Gambettola (2003 e 2005), Forlì (2006), Fano (2008,2021), Cesena (2009,2012), Modena (2009), Rimini (2016), Parigi (2018). Nel 2007 esegue gli elementi scenografici di uno spettacolo per la compagnia “Motus” e nel 2011 collabora con la compagnia “Teatro Valdoca”. Nel 2008 partecipa alla XV Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni. Nel 2021 è ospite della rassegna Phest | Festival di fotografia e arte contemporanea di Monopoli con un intervento scultoreo collocato nelle profondità del mare di Cala Porta Vecchia.