Erika Marchi
Erika Marchi è pittrice d’atmosfere, cupe, sospese, con vedute “a reticolato”, fitte, rese con pennellate dense, a strati di colore nero. E’ una tenebrista dai toni inquietanti, ispirati al cinema espressionista: ma è anche metafisica, alla Kaurismäki o alla Lynch.
Comunicato stampa
Erika Marchi è pittrice d’atmosfere, cupe, sospese, con vedute “a reticolato”, fitte, rese con pennellate dense, a strati di colore nero. E’ una tenebrista dai toni inquietanti, ispirati al cinema espressionista: ma è anche metafisica, alla Kaurismäki o alla Lynch.
Il nero e il bianco sono una scelta estrema.
La sua pittura intimista risponde a impulsi derivanti da fortissimi momenti di concentrazione e di totale astrazione dalla realtà.
Figure umane, in silenzio, in sospensione, il vuoto e la vertigine sono le atmosfere che rappresenta con pennellate dense di nero.
Traccie di vita umana nelle sue opere, La sua pittura in bilico tra figurazione e astrazione mette in discussione il rapporto tra uomo e lo spazio.
La sua pittura propone immagini inquietanti, con tagli compositivi obliqui e scenari caratterizzati da un’apparente, eterna immutabilità, direi “ai confini della realtà”, che mettono lo spettatore con le spalle al muro di fronte alle immagini pittoriche.
curata da
Jelmoni Studio
assistente galleria
Veronica Fontanarosa
staff tecnico
Rodolfo Santini
Anna Carli
Mirella Pende
Katia Dossena
backstage
Lucrezia Cambilargiu