Ernesto Walker – Agujeros negros y pequeños universos
Gli universi di Ernesto Walker in mostra a Chiusi.
Comunicato stampa
Universi che scaturiscono dalle pagine.
Gli universi di Ernesto Walker in mostra a Chiusi
Mercoledì 10 agosto riprende, dopo una lunga pausa, la programmazione dello Spazio Ulisse di Chiusi. La notte di san Lorenzo sarà l’occasione per presentare “Agujeros negros y pequeños universos” dell’artista messicano Ernesto Walker, una insolita opera che si articola in dodici video, realizzati attraverso il disegno generativo.
Si tratta di un complesso progetto artistico che parte dal breve saggio dell’astrofisico Stephen W. Hawking dal titolo “Buchi neri e universi neonati”. Si vedranno scaturire dal testo dei veri e propri sistemi di pianeti, relativamente autonomi, derivati dalle relazioni linguistiche delle singole pagine. Come se i temi trattati nel saggio prendessero vita, acquisendo delle dinamiche proprie e indipendenti.
Non solo in questo caso ma di frequente arte e scienza si combinano nel processo creativo di Ernesto Walker e la tecnologia ha un ruolo spesso centrale nella sua ricerca, anche se mai sfocia in un entusiasmo acritico. Nei suoi lavori utilizza vari mezzi, materiali e tecniche, favorendo le interazioni tra discipline differenti.
«Una caratteristica del mio lavoro è indagare il caso e l'astrazione, come strumenti per codificare e interpretare la realtà che ci circonda, sono alla ricerca di collegamenti tra ciò che è accidentale, casuale e ciò che invece diventa significativo».
Ernesto Walker vive a Monterrey. Si è formato nell'area delle scienze sociali, con una laurea in Relazioni internazionali. Dal 2011, è professore alla School of Art, Architecture and Design of the Tec di Monterrey. Dal 2019 è direttore dell’“Art, Science and Technology Lab” nell’“Arte AC Institute and Tec” di Monterrey”.
Questa a Chiusi è la sua prima mostra personale in Italia ed è accompagnata da un testo critico di Maurizio Coccia.