Eroici Furori
Intesa come un organismo totale dove ogni singola opera è perla della trama narrativa, la mostra Eroici Furori si scandisce in otto punti cardinali, in otto interventi d’urgenza, in otto diversi atteggiamenti estetici legati al filo sottile del quadro sociale.
Comunicato stampa
Il Comune di Montecosaro Alto, in collaborazione con l’Associazione L.U.P.I. e con il TOMAV experience, è lieto di annunciare la mostra collettiva Eroici Furori che si terrà negli spazi della prestigiosa Chiesa di San Rocco dal 23 dicembre 2021 all’ 8 gennaio 2022 con opere di Federico Borroni, Daria Carpineti, Giada D’Addazio, Aldo Grazzi, Pierpaolo Marcaccio, Luca Marignoni, Miriam Montani e Valentina Vallorani. Opening: 23 dicembre 2021, ore 17:30.
Intesa come un organismo totale dove ogni singola opera è perla della trama narrativa, la mostra Eroici Furori si scandisce in otto punti cardinali, in otto interventi d’urgenza, in otto diversi atteggiamenti estetici legati al filo sottile del quadro sociale.
Partendo da un titolo che richiama alla memoria l’opera filosofica di Giordano Bruno De gli eroici furori (1585), l’esposizione pone al centro dell’attenzione l’idea di un furore inteso come amore, come spazio della conoscenza, come illuminazione, come potere del sapere di fronte alle cose della vita: il furioso infatti vede di fronte a sé la realtà concentrata in assoluta unità, e da questa trae le mosse per guardare in profondità le crepe o le conquiste del mondo, per scavare nell’esprit du temps e appropriarsi della sostanza sociale fino a suggerire un sistema di segni capace di ridefinire l’importanza della communitas.
Concepito per gli spazi della Chiesa di San Rocco, Eroici Furori è dunque un progetto corale che muove dall’esperienza dinamica e viva della vita vera per generare sfere riflessive, «destillando l’elixir del cervello con mettere in concetto», con mettere in forma la forza di un pensiero.
Gli otto artisti creano nell’ambiente un percorso polidirezionale, fatto di flussi creativi, di impeti che mirano a far partecipare lo spettatore o il pubblico, offrendo via via una visione complessa dell’avventura dell’umanità, un teatro della coscienza e della conoscenza.