Escuela Moderna a Tellaro
Nella minuscola white box di Artellaro, Massimo Mazzone presenta una piccola esposizione delle ricerche e delle produzioni del collettivo internazionale Escuela Moderna/Ateneo Libertario
Comunicato stampa
Gruppo di lavoro aperto che studia le eredità storiche degli ideali illuministi, repubblicani, socialisti e anarchici nelle prospettive del rapporto arte società, arte didattica, arte filosofia, arte e territori
Dal 22 Aprile e per un mese, nella minuscola white box di Artellaro, Massimo Mazzone presenta una piccola esposizione delle ricerche e delle produzioni del collettivo internazionale Escuela Moderna/Ateneo Libertario. www.escuelamoderna.eu
Il collettivo multidisciplinare, formato a Barcellona nel 2008, si è caratterizzato nel corso degli anni per la costruzione di biblioteche in pdf, e distribuisce un archivio di circa 10.000 volumi in varie lingue su Anarchia, Antropologia, Arte, e Scienze.
Il collettivo ha curato diverse occasioni espositive soprattutto in Italia e Spagna, ricordiamo ‘la Setmana Tragica, Homenaje a Ferrer i Guardia’, Galeria H2O di Barcelona, ed. Stampa Alternativa 2009, Museumnacht di Delft 2012, NERO e Prospectus a Viterbo con Cantieri d’Arte, AnArco Valencia 2015, partecipando a numerose edizioni di Arquitecturas Colectivas come Valencia 2011, Sevilla 2013, Barcelona 2014.
Moltissime le partecipazioni a Seminari e conferenze, ricordiamo quello sulle fosse franchiste dello scorso anno di Laura Cazzaniga, o sempre della Cazzaniga il calendario della CNT spagnola 2017, gli interventi Sobre utopia alla Carlos III di Madrid di Elisa Franzoi, poi la presenza in Brecha Democratica un focus sulle relazioni tra arte brasiliana ed europea al S.a.L.E. Docks in collaborazione col Padiglione Brasile della Biennale di Venezia 2015, le collaborazioni di Nicoletta Braga con Raumlabor Berlin di quest’anno in Forms of turmoil.
Mazzone, al momento portavoce del collettivo, è scultore e docente all’Accademia di Brera, è autore di numerosi saggi su arte e anarchia, arte e territori(Arte Architettura Territorio, Attualità del corpo nella performances, AAVV, ed. Stampa Alternativa, Roma 2008-2010), ha pubblicato numerosi articoli su Artribune, su Archiwatch di Giorgio Muratore, con Libertaria (la pratica della libertà e i suoi limiti, ed. Mimesis, sul bollettino dell’Archivio Pinelli di Milano, poi nei volumi Exploit e Rome, nome plurale di città, ed. Bordeaux, su ApArte con Paolo Martore, oltre che per la UTET grandi opere, il saggio ‘le fiere sono animali feroci?- le ragioni di una distanza’ nel volume EXPO 1851-2015.
La poetica del collettivo dal suo sorgere, è stata quella di mescolare ricerca (artistica, antropologica e sociale) con una dimensione di recupero della memoria storica Illumista, Repubblicana, Socialista e Anarchica. Formato da artisti che vivono d’arte, le produzioni di Escuela Moderna non sono mai in vendita, non sono merce, quanto prodotto a nome collettivo, si pone fuori da ogni tipo di mercato e di cattura.
Escuela Moderna ha prodotto lo scorso anno due volumi decisivi sulla relazione arte e politica(ed. Milieu), il primo PIGS, in collaborazione con LaRavala è stato anche una serie di mostre e azioni in Portogallo Italia Grecia e Spagna, il secondo, Spazi d’eccezione, in collaborazione con il S.a.L.E. Docks, è anche una mostra che si è svolta oltre che a Venezia a Palermo, sia al Teatro Mediterraneo Occupato che alla sala espositiva della Facoltà di Architettura, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e a breve si inaugura a Milano in Triennale. Escuela Moderna dallo scorso anno cura un appuntamento in Biennale Sessions alle Tese dell’Arsenale nella Biennale di Venezia Arti visive e Architettura.
Lo spazio espositivo ospiterà appunto queste produzioni insieme alle immagini degli interventi realizzati nel corso degli anni, nell’occasione saranno proiettate le immagini inedite della Setmana Tragica Barcelonés del 1909.
La mostra apre la seconda stagione espositiva di Fourteen, 2017, curata da Gino D’Ugo.
Arianna Saroli