Esporre nella più bella Kunsthalle del mondo
Dopo quasi due anni, venti appuntamenti, cinquantasei ospiti provenienti da sedici paesi, il progetto de “La Kunsthalle più bella del mondo” si avvia verso la conclusione.
Comunicato stampa
Esporre nella più bella Kunsthalle del mondo
Ventesimo incontro
LA KUNSTHALLE PIU’ BELLA DEL MONDO
Un progetto per il Centro delle Arti Contemporanee di Como
3 maggio 2012, ore 18
Fondazione Antonio Ratti
Villa Sucota, Via per Cernobbio, 19 – Como
Dopo quasi due anni, venti appuntamenti, cinquantasei ospiti provenienti da sedici paesi, il progetto de “La Kunsthalle più bella del mondo” si avvia verso la conclusione.
Il 19 giugno prossimo verranno discussi i risultati della lunga ricerca e le idee-guida per la costituzione di un Centro delle arti contemporanee a Como, per poi presentare un documento programmatico finale all’inizio del prossimo autunno.
Nel frattempo, il 3 maggio, sarà giunto il momento di dare la parola ai veri protagonisti delle mostre, dei musei e delle collezioni: gli artisti stessi.
Gli artisti sono, infatti, centrali per ogni discorso e pensiero sull’arte. E’ la loro attività, sono le loro ricerche e sperimentazioni, le situazioni e i gesti del loro lavoro, che ci consentono di parlare di un “sistema dell’arte”.
Abbiamo dunque deciso di invitare due artisti:
-Michelangelo Pistoletto è uno dei maestri internazionalmente più riconosciuti dell’arte italiana, al quale proprio negli ultimi due anni sono state dedicate grandi rassegne espositive a Philadelphia, come a Londra e a Roma.
-Annie Ratti è una presenza importante dell’arte italiana “al femminile”.
Entrambi, Ratti e Pistoletto, hanno voluto estendere generosamente i territori delle loro attività, coinvolgendo altri giovani protagonisti, altri saperi e altre esperienze, nelle attività di due fondazioni da loro presiedute: la Fondazione Antonio Ratti che ha promosso questa serie di incontri e Cittadellarte a Biella, che è una vera e propria fabbrica di giovani creativi.
Con la loro iniziativa, l’arte non produce più soltanto “opere”, ma anche processi e esperienze.
Con loro, Marco De Michelis discuterà di mostre, di spazi espositivi, di istituzioni artistiche, di curatori e di critici.