Essence Exploration / Marco Piva

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta 61, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/04/2017
Artisti
Marco Piva
Uffici stampa
STUDIO BONNEPRESSE
Generi
design

Si tratta di un percorso espositivo in cui l’università cinese Shenzhen Polytechnic mette in mostra le migliori opere dei suoi artisti, a testimonianza di come tradizione locale e modernità possano felicemente convivere. My Light Years di Marco Piva è invece un percorso espositivo che racconta, tramite immagini e prodotti selezionati, il tema della luce

Comunicato stampa

Dal 4 al 9 aprile la Fondazione Stelline ospita Essence Exploration, una mostra organizzata dal Politecnico di Shenzhen che, prima volta per una facoltà di Art&Design della Cina, espone durante la Milano Design Week le migliori opere realizzate dagli artisti che frequentano l’università cinese.
Obiettivo di questa iniziativa è raccontare come sia possibile coniugare la millenaria tradizione artigianale con la modernità e come gli artisti dei giorni nostri possano far proprie tecniche tradizionali e utilizzarle per realizzare opere di design all’avanguardia.

«Questo importante debutto è un'ulteriore conferma di come la Fondazione Stelline sia sempre più proiettata verso progetti di respiro internazionale», dichiara il presidente della Fondazione PierCarla Delpiano. «Grande motivo di soddisfazione è anche il fatto di poter offrire visibilità a giovani cittadini del mondo che stanno completando il proprio percorso di formazione e si stanno preparando ad affrontare il mercato del lavoro, un tema molto caro alla realtà che ho l’onore di rappresentare. Come grande è l'attenzione che prestiamo all'istituzione Università – vivaio importante della nuova generazione di Millenials – tra cui spicca il Politecnico di Milano, riconosciuto tra le migliori facoltà nel mondo e con cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare in diversi progetti».

La mostra è divisa in due percorsi che raccolgono oltre 100 opere degli studenti: oggetti in metallo e smalto, ceramiche, gioielli, borse, prodotti tessili e arredi. Nella prima parte sono esposti pezzi di design innovativo e unico, nati dall’idea di coniugare la cultura tradizionale e l’artigianato locale. Nella seconda sezione, invece, si possono ammirare lavori che testimoniano l’eccellenza dell’artigianato cinese.

«Abbiamo voluto portare questo progetto a Milano, e proprio in questo momento, perché siamo certi che ciò possa aiutare a portare la nostra voce in prima linea sulla scena», afferma Li Yue, vice-rettore del Politecnico di Shenzhen. «Vogliamo farci ambasciatori di un’esplorazione attiva per costruire una scuola di primo livello con una prospettiva internazionale».

Non è un caso che questo progetto sia nato proprio a Shenzhen. La città, insignita del titolo di prima “Città del Design” in Cina dall’Unesco, ha infatti vissuto uno strabiliante e rapido sviluppo economico: soltanto 30 anni fa era un piccolo villaggio di pescatori, mentre oggi è una moderna metropoli dal carattere internazionale, famosa per le sue industrie di high-tech e di design. Il Politecnico di Shenzhen, che si distingue per la sua vocazione in ambito di ricerca e sviluppo, rappresenta un microcosmo dell’evoluzione della Cina negli ultimi 20 anni ed è uno dei migliori istituti politecnici cinesi, il cui contributo alla formazione del Paese è incommensurabile. La tradizione, comunque, cerca di non soccombere alla modernità che ha travolto in pochi anni la società e così, attraverso un dialogo tra gli artisti contemporanei e l’artigianato cinese, vengono creati lavori in cui entrambi i mondi convivono con il giusto equilibrio, applicando nuove tecnologie ai materiali tradizionali.

All’interno di uno dei complessi monumentali più belli di Milano, il famoso Palazzo delle Stelline, nell’atrio del cortile centrale, si sviluppa MY LIGHT YEARS di Marco Piva, una Mostra che racconta, tramite immagini e prodotti selezionati, il tema della Luce come elemento basilare nella configurazione dei suoi progetti di Architettura, di Interior ed Industrial Design.

Icone di luce, create dall’estro dell’architetto negli anni per alcune delle aziende più rappresentative del settore, tra le quali iGuzzini, Italamp, La Murrina, Vitrum e Zonca International, sono affiancate a una selezione di soluzioni innovative delle aziende AWG by City Design, Forma Lighting e Solatube, per raccontare le infinite declinazioni che le sorgenti luminose possono assumere.

La struttura a galleria della Mostra raccoglie, al suo interno, una selezione di prodotti tecnici e decorativi derivati dell’interazione con i centri di ricerca e sviluppo delle aziende più prestigiose del settore illuminotecnico e decorativo, mentre all'esterno, un'esposizione di pannelli fotografici illustra il progetto della Luce attraverso alcune opere di Architettura e di Interior Design sviluppate dallo Studio Marco Piva.

Un percorso sperimentale e realizzativo che va dall’illuminazione di edifici storici e moderni alla creazione di scenari luminosi che animano gli ambienti interni di palazzi, case e alberghi in giro per il mondo e che arriva fino ai prodotti di design di serie o one-off.

Lo Studio Marco Piva ha inoltre curato, insieme all’azienda City Design, il progetto di allestimento del grande Giardino interno alla corte che, per l’occasione, si trasforma in luogo di incontro e socializzazione, conclusione ideale del percorso sensoriale sviluppato attraverso la Luce.

In occasione della giornata conclusiva della Mostra, il 7 aprile, avrà luogo a partire dalle 14.30 un convegno formativo* a cui prenderanno parte i referenti delle aziende partecipanti, che avranno la possibilità di spiegare le ricerche e gli studi che hanno portato alle realizzazioni esposte.
A seguire, alle 19 verrà presentato il libro MY LIGHT YEARS di Marco Piva, edito da Action Group: un viaggio focalizzato sul ruolo svolto dalla Luce nel panorama dei progetti di Architettura, Interiors, Industrial Design, Allestimenti e Mostre, realizzati dall'architetto dal 2000 sino a oggi.

Dalle 20, cocktail party con DJ set

Ufficio stampa: Greta Gabaglio