Essenze ricomposte
Le essenze del legno e la ricomposizione di queste essenze naturali in opere scultoree e pittoriche caratterizza questo singolare appuntamento artistico.
Comunicato stampa
L'Associazione Celle Arte e Cultura ed il Comune di Celle Ligure presentano presso la Sala Consiliare di Celle Ligure (SV) la mostra ESSENZE RICOMPOSTE Legno Natura Arte, nella quale espongono due artisti lombardi, lo scultore MASSIMO GASPERINI ed il pittore GUIDO OGGIONI.
Entrambi utilizzano le essenze del legno per la loro produzione artistica e la ricomposizione di queste essenze naturali in opere scultoree e pittoriche caratterizza questo singolare appuntamento artistico.
La mostra rimarrà aperta dal 3 al 10 Agosto 2013 con orari di apertura dalle 18.30 alle 23.00 e sarà inaugurata sabato 3 Agosto 2013 alle ore 17.30.
MASSIMO GASPERINI
Affascinato da sempre dal segno e dalla forma della spirale logaritmica, le cui manifestazioni sono diffusissime in natura – si pensi alle forme delle conchiglie, della disposizione dei semi del girasole, dei cicloni, delle galassie –Massimo Gasperini ha scelto di rappresentarla elaborando sculture in legno generate da evoluzioni ottenute con un software personalmente sviluppato.
Usando una tecnica di falegnameria detta “bowl from a board”(ciotola da un asse) e con l’impiego di varie essenze (rovere, afrormosia, ciliegio, doussié, wengé, tiglio) le sculture di Gasperini sembra quasi che nascano per generazione spontanea. Sono forme pensate, disegnate, costruite con la infallibile naturalità dell’oggetto che è possibile trovare in natura e con la raffinata abilità dell’artista che, sostituendosi alla natura, la arricchisce di nuove forme e di nuove sorprendenti invenzioni creando oggetti di un altro mondo e di un altro tempo.
Gli oggetti-scultura di Massimo Gasperini piuttosto che guardarli bisognerebbe sentirli, toccarli, percorrerli con le dita, percepirli. Vista e tatto assieme per conoscerli e scoprire che le loro forme, le loro curve, gli svolgimenti logaritmicamente ordinati, fanno in qualche misterioso modo, parte del proprio vissuto. Sono forme che si avvolgono su se stesse, in modo del tutto naturale e tranquillizzante, esprimendo un'istintiva suggestione e, allo stesso tempo provocando un moto di inquieta, ancestrale memoria.
Le forme elaborate, anzi create, da Gasperini sono antiche, geologiche, estrapolate da una realtà d'ispirazione naturalistica – curve di conchiglie, spirali logaritmiche, avvolte corna d'ariete o di Stambecco - forme che si consegnano a chi guarda, lasciando che la suggestione dell'oggetto con le sue superfici curve ripetute e raccordate, operino la loro insinuante magia. E magicamente si ripetono all'infinito, i misteriosi frattali i cui geni portano il segreto della creazione e che operano sull'osservatore la loro misteriosa alchimia.
Dicevamo che le opere di Gasperini più che guardarle bisognerebbe percorrerle, entrandoci, per gustarne centimetro per centimetro la superficie sempre uguale e sempre diversa, sempre nuova ma già conosciuta per ignote esperienze, per segrete conoscenze, per antichi ricordi.
Nota critica di Franco Simonelli
GUIDO OGGIONI
Le venature del legno e le terre sono le materie naturali con cui Guido Oggioni sviluppa la sua produzione artistica. Le sue composizioni materiche sono astrattamente naturali e le varie essenze lignee, frutto di una costante ricerca, si fondono con i colori delle varie terre raccolte anche personalmente dall'autore.
Nelle intenzioni dell'artista, la semplicità delle materie naturali utilizzate sono il mezzo per rappresentare in modo semplice ed immediato l'amore per la natura, aspetto principale della sua produzione artistica.
“Con i suoi lavori, l'artista mette in scena un elegante gioco volumetrico, prediligendo una narrazione scarna che conferisce alle sue opere un'aura di arcana solennità.
Il suo modello compositivo è puristico ed essenziale, alternando sovrapposizioni polimateriche che predispongono calibrate simmetrie. Il costrutto trasmette l'impressione visiva di un paesaggio inabitato, mentre i profili geometrici delle forme che lo abitano emergono dalla superficie pittorica, creando suggestioni tridimensionali.
Caratterizzandosi con un'inedita raffinatezza esecutiva, l'artista sfrutta le cromie naturali delle superfici materiche, coniugandole con pigmenti che ne assecondano i valori tonali. Emergono così i colori della terra, della sabbia e delle rocce, in forme dialoganti.
In un sapiente processo compositivo, Oggioni accosta impasti di terre e frammenti di essenze di legno, amplificando così il senso di una metafora paesaggistica, mai allusiva di un vero riconoscibile, ma piuttosto evocativa di uno spazio utopico, che mira a un equilibrio stabilizzato di forze convergenti e divergenti in un percorso di solitaria meditazione.”
(Estratto da una nota critica di Paolo Levi su “La materia è il colore” - Editoriale Giorgio Mondadori.)
L'artista è presente nel catalogo e sul portale dell'Enciclopedia d'Arte Italiana.