Essiccatoio Art Residency – Hernán Pitto Bellocchio
Prima edizione di Essiccatoio Art Residency che inaugurerà il 21 di agosto 2020 con la mostra Las Huellas del Petróleo (Le Impronte del Petrolio) dell’artista in residenza Hernán Pitto Bellocchio (Santiago del Cile, 1984).
Comunicato stampa
Essiccatoio Art Residency è lieta di annunciare Las Huellas del Petróleo (Le impronte del petrolio), mostra personale di Hernán Pitto Bellocchio in occasione della prima edizione del programma di residenze artistiche che si terrà in un antico essiccatoio del tabacco - ora abitazione dei collezionisti Patrizio e Marina Ziggiotti e dei loro figli - a Gagliano del Capo nel basso Salento.
L’artista in residenza Hernán Pitto Bellocchio (Santiago del Cile, 1984) porta avanti un’indagine e mappatura delle stazioni di servizio sviluppata due anni fa tra l’Italia e il Cile, declinandola alle specificità del territorio di Gagliano del Capo e dintorni. Seriali e standardizzate, queste architetture del petrolio che punteggiano i centri urbani e i tracciati stradali, sono le icone per eccellenza di quell’estetica della strada che ha ispirato nell’arte i dipinti di Edward Hopper, il progetto editoriale Twentysix Gasoline Stations di Ed Ruscha, e nella cinematografia, tra i tanti, Magic Highways USA di Walt Disney e Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni.
Pitto Bellocchio guarda a queste architetture di passaggio come totem solitari di un culto moderno al quale dedicare danze rituali, in un’ottica di riattivazione e riappropriazione dello spazio. La necessità continua di rifornimento energetico è così sostituita da una nuova forma di creazione, spontanea e ludica.
L’inaugurazione si aprirà con una performance collettiva alla quale ognuno è invitato a partecipare presso una vecchia stazione di servizio IP degli anni Settanta, ormai fuori uso, in via Margherita di Savoia, nei pressi del cimitero comunale di Gagliano del Capo. Il gestore l’ha trasformata in un’autofficina a cielo aperto dove l’artista realizzerà un intervento site-specific.
La mostra continuerà nell’ampia sala principale dell’Essiccatoio - a pochi minuti a piedi di distanza - dove sarà esposta una serie di disegni sui benzinai della zona, pensati come piattaforme ideali per installazioni artistiche, tra innesti della tradizione locale e futuri scenari post-petroliferi.
Hernán Pitto Bellocchio (Santiago del Cile, 1984), vive e lavora a Milano. Si forma in architettura presso la Finisterrae University a Santiago del Cile e nello studio dello scultore Javier Stitchkin. In Italia ha intrapreso la carriera professionale a La Triennale di Milano, in parallelo al Master “Idea in exhibition design. Architettura dell’esporre” al Politecnico di Milano. Esplora molteplici ambiti attraverso media diversi, quali la fotografia, la pittura, il disegno e installazioni site-specific fruibili dal pubblico. La sua indagine artistica si sofferma su temi socialmente critici e sulle interconnessioni tra sistemi artificiali, l’anatomia del corpo umano e gli elementi naturali, con una forte componente interdisciplinare.
Tra le mostre si segnalano: Books and Foods, La Triennale di Milano 2015; When landscape becomes a memory, SPAZIO 22, Milano 2016; 2/TWO, VR Project Room, evento collaterale di Manifesta, Palermo 2018; Trespass, Castello di Lajone 2018; Moved, Montrasio Arte, Monza 2018; Filling the Absence, Pinksummer Gallery, Genova 2019; Breathing Panorama, Montrasio Arte, Milano 2019; Nesting Stations, A’nica Art Gallery, Milano 2019; Host Specific, Fondazione Merz, Torino 2019; Breathing Panorama, Art Düsseldorf, 2019.
Essiccatoio Art Residency nasce dalla volontà dei collezionisti Patrizio e Marina Ziggiotti e dei loro figli di aprire al pubblico gli ampi ambienti di un ex-essiccatoio del tabacco nel centro storico di Gagliano del Capo. L’intento è promuovere il lavoro di artisti emergenti italiani e internazionali, vedendo nel legame con il territorio e la cultura salentina il punto di partenza imprescindibile per una ricerca e sperimentazione artistica site-specific. La sede della residenza è un’antico essiccatoio del tabacco risalente al 1800 con ampi ambienti dalle calde tonalità della pietra leccese, sormontati da volte a stella, e un vasto giardino con cisterne per la raccolta dell’acqua. Nel 2003 l'essiccatoio è stato trasformato in abitazione attraverso un restauro conservativo mirato a mantenere l’impianto architettonico originale e la divisione degli spazi.