Estacion XV
Diciassette artisti e ricercatori spagnoli, uno scrittore argentino e un incisore italiano sono i protagonisti del complesso monumentale di San Pietro in Montorio, Convento, Chiesa, Tempietto del Bramante ed Edificio della Reale Accademia di Spagna.
Comunicato stampa
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
ESTACIÓN XV- STAZIONE XV
Mostra finale degli artisti e dei ricercatori dell’Accademia Reale di Spagna in Roma
17 giugno – 28 luglio 2013
e presentazione del libro:
GUÍA PSICOGEOGRÁFICA DE ROMA: DIECISÉIS MAPAS PARA PERDERSE
(Guida psicogeografica di Roma: sedici mappe ove perdersi)
Inaugurazione, 17 giugno ore 20,30
Conferenza, anteprima stampa e incontro con gli artisti, 17 giugno dalle ore 11,30
La Real Academia de España en Roma dipendente del Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación, presenta la mostra ESTACIÓN XV- STAZIONE XV. Diciassette artisti e ricercatori spagnoli, uno scrittore argentino e un incisore italiano sono i protagonisti del complesso monumentale di San Pietro in Montorio, Convento, Chiesa, Tempietto del Bramante ed Edificio della Reale Accademia di Spagna. Un grande laboratorio di ricerca artistica nel quale si potranno scoprire le soggettive, sperimentali, personalissime, sorprendenti e meticolose reinterpretazioni della città di Roma.
La Reale Accademia di Spagna in Roma, fondata nel 1873, ha sede in uno dei luoghi più belli della città eterna, San Pietro in Montorio sul colle del Gianicolo. Il panorama dell’antica Roma è da qui straordinario. La Reale Accademia di Spagna racchiude ricchissimi tesori d’arte e, in particolare, il Tempietto del Bramante è edificato nello stesso punto dove la tradizione indica il martirio dell’apostolo Pietro, crocifisso a testa in giù per sua stessa volontà.
Un luogo così pregnante di storia diviene, chiaramente, oggetto di ispirazione per gli artisti e i ricercatori che tutti gli anni risiedono in Accademia e qui, a giugno, presentano i loro lavori finali.
L’inaugurazione, aperta al pubblico dalle ore 20,30, vedrà in particolare due artisti misurarsi con il complesso monumentale spagnolo in Roma, utilizzato quale luogo d’espressione per le loro opere. Così è per Julio Falagán, la cui opera “Croce Capovolta” illumina una delle finestre dell’Accademia, una croce rossa a testa in giù ricorda l’episodio della crocifissione di San Pietro. Così è per Giuseppe Vigolo: Roma, che fu tragicamente teatro di guerra, diviene oggetto d’ispirazione per l’artista italiano che proporrà alle ore 20,30 una performance davvero straordinaria “Dark Shades (Ombre di guerra)”, nella quale ombre in movimento di elicotteri, aerei di combattimento e soldati verranno proiettate sulla facciata della Reale Accademia. Vigolo, pur rifacendosi alla memoria, pone l’accento sul rapporto quotidiano con la guerra che, in ogni momento, incombe dagli schermi televisivi da quegli angoli del mondo dove ancora vivono forti conflitti. Dunque una
guerra che scuote le coscienze anche se non vissuta direttamente, una denuncia in chiave artistica di come queste “ombre nere, o ombre di guerra” sono sempre vive e attive.
Nelle sale espositive il percorso di tutti gli artisti e ricercatori dell’anno 2012/2013: Agustín Cócola Gant, Juan Agustín Mancebo Roca, Alejandro Genes Miguel Cuba Taboada, José Noguero, José Luis Corazón Ardura, Begoña Zubero, Ana María Mogollón Naranjo, Cecilia Ardanaz Ruiz, Enrique Martínez Lombó, Julio Falagán, María Trénor, Marisa Brugarolas, Miguel Ángel Tornero, Oriol Saladrigues Brunet, Tamara Arroyo, Carlos Contreras Elvira. La serata inaugurale vedrà inoltre nel chiostro dell’Accademia una performance di danza integrata, con la coreografia di Marisa Brugarolas.
Evento di ulteriore interesse è la presentazione del libro Guía Psicogeográfica de Roma: dieciséis mapas para perderse (Guida psicogeografica di Roma: sedici mappe ove perdersi), in questa speciale pubblicazione gli artisti e i ricercatori mettono a disposizione del lettore una forma alternativa per scoprire Roma attraverso le loro personalissime esperienze. Il lettore, ad esempio, potrà vivere per mano di un artista la ricostruzione dell’incontro fra i suoi genitori negli anni ’60. Oppure ritrovarsi in alcuni luoghi con gli occhi chiusi immerso solo nelle note di un musicista nella città rumorosa per eccellenza; potrà addentrarsi nei luoghi dell’arte contemporanea seguendo però un percorso di negozi fittizio. Potrà vivere tutti e sedici tour accompagnato dall’App che riproduce gli archivi multimediali corrispondenti ad ogni itinerario.
Estación XV, Stazione XV, è la mostra che pone l’accento su una inesistente stazione della Via Crucis, una “fermata” in San Pietro in Montorio. Ma potrebbe essere anche il nome di una immaginaria stazione spaziale su Roma, in cui artisti e ricercatori fluttuano nell’orbita di una ricerca estetica che, oggi, si contestualizza nella drammaticità della crisi economica europea cui sono coinvolte anche Spagna e Italia. Crisi che, purtroppo, coinvolge duramente anche il mondo dell'arte e della cultura.