Estetica dei visionari

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO FELICE CASORATI
via del Rubino 1 , Pavarolo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Apertura tutti i sabati e domeniche dalle 15 alle 18 o su appuntamento

Vernissage
07/10/2023

ore 16

Generi
arte contemporanea, collettiva

Il Comune di Pavarolo, l’Archivio Casorati e la Collezione Giuseppe Iannaccone rinnovano la collaborazione nata nel 2022 con l’esposizione De rerum natura e, insieme a Ciaccia Levi Paris-Milan, annunciano la mostra Estetica dei visionari.

Comunicato stampa

Il Comune di Pavarolo, l’Archivio Casorati e la Collezione Giuseppe Iannaccone rinnovano la collaborazione nata nel 2022 con l’esposizione De rerum natura e, insieme a Ciaccia Levi Paris-Milan, annunciano la mostra Estetica dei visionari, dal 7 ottobre 2023 negli spazi dello Studio Museo Felice Casorati e di CASA CASORATI a Pavarolo (TO).

 

L’esposizione – che prende il titolo dal saggio Esthétique des visionnaires (1926) di Henri Focillon e accoglie opere di Amber Andrews, Charles Avery, Srijon Chowhdury, Alessandro Fogo, David Horváth, Margherita Manzelli, Wangechi Mutu e Scipione – si sviluppa intorno al concetto di visionarietà che contraddistingue tutti gli artisti in mostra: un tratto inteso come capacità di guardare oltre la realtà sensibile, una dote quasi profetica che li spinge al di là del visibile, a esplorare il sentire più profondo dell’uomo.

 

L’accostamento tra l’indagine spaziale e temporale del reale e l’esperienza intima e profonda, quasi magica, che ne deriva, trova la sua sede perfetta nel borgo di Pavarolo, arroccato tra le colline di Torino e i colori della natura incontaminata, in particolar modo nella casa e nello studio di Felice Casorati.

 

Nello studio del Maestro le opere più visionarie di Scipione, come il suo Autoritratto (1930) e il Profeta in vista di Gerusalemme (1930) – realizzate negli ultimi anni di vita e poco prima della pubblicazione del testo di Focillon – dialogano con alcune opere dalla grande carica immaginifica, creando un percorso di visioni concatenate che attraversano gli ultimi decenni della storia dell’Arte: il pensatore empirista di Charles Avery che, ponendo nell'esperienza la fonte della conoscenza, diviene calco, gesso, presenza tangibile e testimonianza di una visione concreta; una grande tela di Margherita Manzelli che, attraverso una figura femminile, si insinua in spazi mentali oltre la realtà fino alla sensibilità più profonda di chi la osserva; i collages di Wangechi Mutu dove il corpo femminile, luogo di scontro politico e culturale, si fa medium di un messaggio mitico in cui il bene vince sul male; e ancora i lavori di Alessandro Fogo, capace di fondere pittura contemporanea e narrazioni sospese, conducendoci verso visioni al di là della semplice bidimensionalità delle tele.

 

Il dialogo tra Novecento e Contemporaneo si amplifica poi attraverso le opere di tre artisti rappresentati da Ciaccia Levi: Amber Andrews, Srijon Chowdhury e David Horváth indagano universi visionari del quotidiano con accenti personali che hanno radici nella storia dell’arte. I teatrini con oggetti, nature morte e assemblaggi insoliti di Amber Andrews traggono origine dall’equilibrio della pittura classica in cui infonde un carattere personale grazie a un uso visionario del mezzo pittorico, dispositivo sensoriale capace di far accedere chi osserva il quadro a una nuova esperienza. Il lavoro di Srijon Chowdhury indaga un universo intimo in cui lo sguardo sulla figura umana si carica di momenti sospesi, di attese. Nelle sue opere il realismo pittorico si connota di accenti lividi oppure si concentra su dettagli anatomici degli organi di senso. David Horváth si muove tra autoritratto, rappresentazione del paesaggio e figura umana. Realizzate utilizzando olio e sanguigna, le sue opere sono strutturalmente influenzate dall’espressionismo e pervase da atmosfere oniriche. Le sue figure umane, ritratte in pose contemplative in interni domestici o nude in contesti bucolici, richiamano i personaggi che popolano certi sogni in cui il tempo sembra fermarsi.

 

Nello spazio espositivo di CASA CASORATI, il progetto dell’associazione culturale PLUGin, Emporium Project, presenterà, in un gioco di luci e ombre segnate dallo scorrere del tempo, alcune installazioni video di giovani artisti che, attraverso questo medium, percorrono una strada affine all’estetica dei visionari.

 

Il coinvolgimento della galleria internazionale Ciaccia Levi, Paris-Milano e l’interazione con giovani artisti permettono, da un lato, di dare continuità nel tempo alla ricerca dei visionari, presenti in ogni momento storico e protagonisti anche della sfera contemporanea, dall’altro, di creare un dialogo vivo con lo spazio legato alla produzione e alla quotidianità di Felice Casorati che già negli anni Venti, attraverso la “Scuola di Casorati”, si fece promotore dell’insegnamento dei giovani artisti.

 

L’evento è realizzato dal Comune di Pavarolo, in collaborazione con Archivio Casorati e la Collezione Iannaccone, con il coordinamento di Francesca Solero.

 

Ingresso gratuito.