Esther Kläs – Several Points of Beginning
La mostra ruota attorno all’interesse dell’artista per gli atti di percezione e contemplazione della forma, e per il modo in cui concettualizziamo l’origine delle cose.
Comunicato stampa
SpazioA è lieta di presentare, sabato 28 maggio 2022, la mostra personale di Esther Kläs, Several Points of Beginning.
La mostra ruota attorno all’interesse dell’artista per gli atti di percezione e contemplazione della forma, e per il modo in cui concettualizziamo l’origine delle cose. Quanto è importante sapere da dove vengono le cose, e che effetto ha la consapevolezza della loro origine sul modo in cui le percepiamo, e il modo in cui attribuiamo loro un valore? Invece di porre una domanda sull’origine, possiamo anche porre una domanda sull’esistenza.
La percezione è un atto intimo, personale, e le sculture di Esther Kläs nascono attraverso un processo esteso e continuo di percezione della materia. Il significato risiede nella forma dei lavori stessi, senza che sia veicolato nessun intento particolare: non vengono mai spiegate situazioni, circostanze e così via. I lavori hanno un rapporto soltanto con se stessi, si staccano da ciò che erano in origine, senza mai perdere il contatto con la loro fabbricazione. La modellazione appartiene, per così dire, alla scultura: in un certo senso, riguarda il fare.
Nella mostra saranno esposte figure lunghe ed esili appoggiate alla parete in gruppi, e una da sola. Le sagome sono più alte degli esseri umani, e dirigono l’attenzione verso l’alto. Il pavimento sarà occupato da sculture di dimensioni più piccole, che non hanno con il pavimento il legame delle sagome sulle pareti, perché è come se non si affidassero a esso. Anche loro sono raggruppate, e all’interno dei gruppi esistono somiglianze, perché la fabbricazione è la stessa. Il modo in cui guardiamo le cose, il modo in cui la conoscenza modifica la nostra percezione, per cui valutiamo ciò che vediamo in base alla nostra prospettiva. Il nostro desiderio eterno di etichettarle, di trarne un senso. Un senso personale e/o universale.
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Esther Kläs (1981, Mainz, Germania) si è laureata presso Kunstakademie Düsseldorf (2007) e ha ottenuto un master presso Hunter College, New York (2010). Attualmente vive e lavora a Barcelona, Spagna. Tra le mostre recenti: The subtle interplay between the I and the me, Kolumba, Colonia, DE (2021); Esther Kläs: Maybe it can be different, Fondazione Giuliani, Roma, IT (2020); Esther Kläs: Start, Center for Contemporary Art, Tel Aviv, IL (2019); Earth, SpazioA, Pistoia, IT (2018); Esther Kläs: ola/wave, Proyecto AMIL, Lima, PE (2017-2018); Esther Kläs: Our Reality, Fondazione Brodbeck, Catania, IT (2015-2016); Whatness, Kunsthalle Bielefeld, DE (2015); Drawing Redefined, deCordova Sculpture Park and Museum, Lincoln, Massachusetts (2015); Esther Kläs: Girare Con Te, Marino Marini Museum, Firenze, IT (2014); Esther Kläs: Better Energy, MoMA PS1, Long Island City, New York (2012).
Esther Kläs
Several Points of Beginning
from: SATURDAY MAY 28, 2022 - 3-8PM
TUE – SAT 11AM - 2PM / 3PM -7PM or by appointment
SpazioA is proud to present, Saturday May 28, 2022, Esther Kläs solo show Several Points of Beginning.
The exhibition focuses on the artist's interests in acts of perception and observation of the form, and the nature of our conceptualization of the origin of things. How important is it to know where things come from, and how does knowing their origin affect the way we perceive them, and the way we give them value? Rather than posing a question about origin, we can instead pose a question about existence.
Perception is an intimate, personal act, and Esther Kläs' sculptures come about through a continuous, wide process of matter's perception. The meaning lies in the form of the works themselves, without carrying any particular intention: it is never about explaining situations, circumstances, and so on. The works are related to themselves, removed from what they were originally, never losing the touch of the making. The formation is somehow of the sculpture — in that sense, they are about doing.
The exhibition will present slim, long forms leaning against the wall in groupings, and one form by itself. The shapes are taller than humans, and direct the attention upward. The floor will be occupied by sculptures that are smaller in scale. They don’t relate to the floor in the same way as the shapes on the walls, because they do not rely on the floor. They are also in groupings, and inside the groupings are similarities, because their making is the same. How we look at things, how knowledge changes our perception, that we asses what we see from our perspective. Our everlasting desire to label and make sense out of it. A personal sense and/or a universal one.
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Esther Kläs (b. 1981, Mainz, Germany) graduated from the Kunstakademie Düsseldorf (2007) and received an MFA from Hunter College, New York (2010). She currently lives and works in Barcelona, Spain. Recent exhibition include: The subtle interplay between the I and the me, Kolumba, Cologne, Germany (2021); Esther Kläs: Maybe it can be different, Fondazione Giuliani, Rome, IT (2020); Esther Kläs: Start, Center for Contemporary Art, Tel Aviv, IL (2019); Earth, SpazioA, Pistoia, IT (2018); Esther Kläs: ola/wave, Proyecto AMIL, Lima, PE (2017-2018); Esther Kläs: Our Reality, Fondazione Brodbeck, Catania, IT (2015-2016); Whatness, Kunsthalle Bielefeld, DE (2015); Drawing Redefined, deCordova Sculpture Park and Museum, Lincoln, Massachusetts (2015); Esther Kläs: Girare Con Te, Marino Marini Museum, Florence, IT (2014); Esther Kläs: Better Energy, MoMA PS1, Long Island City, New York (2012).