Estibaliz Sádaba Murguía – Subversiones

Informazioni Evento

Luogo
ALBUMARTE
Via Flaminia 122, 00196, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/09/2021

ore 12

Patrocini

Progetto realizzato grazie al contributo di Acción Cultural Española (AC/E)

Con il sostegno di Etxepare Euskal Institutua

In collaborazione con la Real Academia de España en Roma

Il progetto parteciperà a Rome Art Week 2021

Artisti
Estibaliz Sádaba Murguía
Generi
arte contemporanea, personale

Il progetto della mostra, vincitore del Programme for the Internationalisation of Spanish Culture (PICE) (ed. 2021), indaga sul ruolo della donna.

Comunicato stampa

Sabato 25 settembre inaugura ad AlbumArte, spazio indipendente per l’arte contemporanea, la mostra personale di Estibaliz Sádaba Murguía (Bilbao 1963) dal titolo SUBVERSIONES, (fino al 28 ottobre). Il progetto è stato realizzato grazie al supporto di Acción Cultural Española (AC/E) l’Istituzione pubblica dedicata a promuovere la cultura e il patrimonio artistico spagnolo in Spagna e nel mondo, che lo ha supportato attraverso il Programme for the Internationalisation of Spanish Culture (PICE) e di Etxepare Euskal Institutua che promuove la presenza internazionale degli artisti baschi. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Real Academia de España en Roma, dove l’artista è stata residente (2018-2019).

Con questa mostra si inaugura il decimo anno di attività di AlbumArte.

Il progetto della mostra, vincitore del Programme for the Internationalisation of Spanish Culture (PICE) (ed. 2021), indaga sul ruolo della donna, la sua emarginazione dalla sfera pubblica e dai luoghi della spartizione del potere, con il suo conseguente confinamento all’interno dell’area domestica, dinamiche che l’artista femminista basca (anche curatrice dei suoi progetti) racconta nei suoi lavori da molti anni. Nella mostra personale ad AlbumArte, Estibaliz Sádaba Murguía, presenta un suo nuovo progetto, in cui sono inclusi una serie di lavori inediti, realizzati con tecniche diverse, come la fotografia, il collage e il video, con i quali punta lo sguardo su questo rapporto tra donna e potere e donna e sfera domestica, da una prospettiva sperimentale. La sua pratica artistica ha sempre integrato la teoria e l'attivismo femminista, con il desiderio di creare reti e stabilire genealogie per mezzo di azioni, in cui il corpo diventa strumento, luogo di sperimentazione, e che vengono poi successivamente rielaborate e ricostruite attraverso vari processi, come il montaggio nei film, la post-produzione nell’opera fotografica o il riassemblaggio imprevisto di immagini stereotipate.