Et in Arcadia ego

Informazioni Evento

Luogo
SA MANIFATTURA
Viale Regina Margherita, 33, 09125 Cagliari, Cagliari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il

ore 10-19

Vernissage
29/12/2022

ore 17,30

Contatti
Sito web: https://www.quadriennalediroma.org
Biglietti

ingresso libero

Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra conclusiva del progetto Et in Arcadia ego, residenza per artisti ucraini in dialogo con artisti italiani, a cura della Quadriennale di Roma.

Comunicato stampa

Giovedì 29 dicembre 2022 si presenta negli spazi di Sa Manifattura a Cagliari, la mostra conclusiva del progetto Et in Arcadia ego, residenza per artisti ucraini in dialogo con artisti italiani, a cura della Quadriennale di Roma. Il progetto ha portato in Italia otto professionisti del mondo dell’arte ucraino per quattro mesi, cercando di sostenere le loro carriere in Europa, mentre le opportunità professionali, nel loro paese, sono state duramente messe alla prova dalla guerra. In un quadro generale di sostegno all’Ucraina, le istituzioni culturali italiane, con in testa il MiC, fanno la loro parte nel fare in modo che l’arte di quel paese e del suo popolo possa trovare la giusta eco internazionale.
“La Quadriennale è orgogliosa di aver realizzato questo progetto insieme a importanti partner quali Fondazione di Sardegna e Regione Lazio su mandato del MiC-Ministero della Cultura, in adempimento alla propria missione della promozione della giovane arte. Oltre a costituire un significativo messaggio di pace, lo scambio di conoscenza fra gli artisti ucraini e italiani rappresenta un contribuito alla consapevolezza dell’arte come fattore unificante” ha affermato Umberto Croppi, Presidente della Quadriennale di Roma.
“La Fondazione, all’interno della propria missione istituzionale, ha scelto di contribuire a questa importante iniziativa che, attraverso il linguaggio universale dell’arte, ha l’obiettivo di unire i popoli, di favorire la crescita delle libertà delle persone, rifiutando qualsiasi forma di violenza fisica e intellettuale” – ha affermato il Presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu.
La residenza rientra in un ampio progetto elaborato su invito del MiC-Ministero della Cultura nell’ambito di una politica di sostegno agli artisti ucraini e realizzato con il sostegno di MiC, Regione Lazio e Fondazione di Sardegna all’interno della piattaforma progettuale AR/S - Arte Condivisa in Sardegna, in collaborazione con Sardegna Teatro, Sardegna Ricerche e Fondazione Sardegna Film Commission.
La Quadriennale ha interpretato questo invito secondo le proprie finalità statutarie, connettendo le riflessioni di quattro artisti ucraini, Dariia Chechushkova, Danylo Galkin, Mykola Ridnyi, Sasha Roshen, accompagnati da altri due artisti-collaboratori Anastasiia Dytso e Kyrylo Karalyus, con la scena artistica italiana. Nel corso del primo capitolo del progetto, svoltosi presso il Castello di Santa Severa, sono stati invitati i due artisti italiani Edoardo Aruta e Caterina Morigi. In Sardegna è stata la volta di Ambra Iride Sechi e Giulia Casula.

Due curatrici ucraine, Valeriia Pliekhotko e Sofia Yukhymova sono coinvolte nel progetto per dare struttura al percorso e alla sua narrazione.
Nella giornata di giovedì 29 dicembre 2022 a partire dalle ore 17.30 e fino al 6 gennaio (orari 10 – 19) sarà possibile visitare gli spazi di Sa Manifattura che in questi mesi sono stati gli studi degli artisti e in queste giornate di apertura sono stati allestiti – grazie alla collaborazione di Sardegna Teatro - come una mostra conclusiva del percorso. Sarà possibile, quindi vedere le opere di Dariia Chechushkova (Odessa, 1999 - vive e lavora a Odessa), artista concettuale che lavora principalmente con scultura, ricamo e pittura; Danylo Galkin (Dnipro, 1985 - vive e lavora a Uzhhorod) in collaborazione con Kirilo Karalyus (Drohobyc) , 1996 – vive Uzhorod) che lavora principalmente sui media dell’installazione e della scultura, con interessanti esiti anche nella grafica e nella pittura; Mykola Ridnyi (Kharkiv, 1985 - vive e lavora a Kiev), artista e curatore, particolarmente legato ai media del video e della scultura site specific; Sasha Roshen (Kharkiv, 1996 - vive e lavora a Kyiv), pittore e disegnatore and Anastasiia Dytso (Odessa 1998 – vive e lavora a Kiev) fotografa e artista concettuale.
Accanto a loro sarà presentato il lavoro di Giulia Casula (Cagliari, 1977) artista visiva e esperta in didattica dell’arte che vive e lavora in Sardegna; Ambra Iride Sechi (Las Plassas, 1992) fotografa ed artista visiva la cui ricerca si concentra su temi come la memoria, l’identità e le relazioni sociali. Le opere degli artisti italiani sono state concepite e realizzate nel periodo di residenza e dialogo con gli artisti ucraini. Gli allestimenti sono stai ideati e curati dagli artisti con Loïc François Hamelin e Serena Trevisi Marceddu.