Et in terra
Nasce a Venezia Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, un nuovo e innovativo spazio per l’arte contemporanea che si presenta in anteprima in occasione dell’apertura della Biennale Arte 2017 con la mostra ET IN TERRA, evento che ne definisce le intenzioni e lo spirito futuri.
Comunicato stampa
Nasce a Venezia Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, un nuovo e innovativo spazio per l'arte contemporanea che dal 10 al 21 maggio 2017 si presenta in anteprima in occasione dell’apertura della Biennale Arte 2017 con la mostra ET IN TERRA, evento che ne definisce le intenzioni e lo spirito futuri.
Per la prima volta saranno visibili gli spazi della galleria che si collocano in un antico magazzino di 200 metri quadrati nella trecentesca Corte Petriana, a due passi da Campo San Polo. Qui, nel XVII secolo, sorgeva il Teatro d’Opera di Sant’Apollinare, le cui tracce sono ora ben visibili grazie all'intelligente restauro in corso che ha svelato le stratificazioni delle epoche passate, tra resti di palchetti e serrature, livelli pavimentali, graffiti e segni del lavoro di secoli.
La potente suggestione offerta dal cantiere di restauro, messo in sicurezza per l'occasione, offre lo scenario perfetto per il progetto Earth Exchange di Gianfranco Baruchello, in cui l'artista, durante una performance che si svolgerà mercoledì 10 maggio alle ore 11, scambierà un metro cubo di terra proveniente dalla Fondazione Baruchello con altrettanta terra di Venezia.
La valenza simbolica dell’atto performativo sarà accompagnata dall’esposizione delle opere di Giorgio Andreotta Calò, Francesco Candeloro, Margherita Morgantin, Giovanni Rizzoli, Marco Nereo
Rotelli e Anita Sieff: sei artisti veneziani che, come semi fertili di quella terra messa a nudo, sono riconosciuti internazionalmente ed espongono per la prima volta insieme.
Con questo evento dal forte valore etico, antropologico e progettuale assieme, Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery si apre a una visione empatica e dialogica dell'arte contemporanea, con l'intento di favorire il dibattito, lo scambio e l'azione creativa degli artisti. La cifra progettuale della galleria vuole essere infatti quella di offrire spazio a realtà artistiche transgenerazionali e certamente internazionali, non trascurando tuttavia quelle legate al territorio e alla tradizione, purché aperte al futuro, nell’ottica di una visionarietà che possa captare ed interpretare ciò che aspetta di essere detto.
Proprio in funzione di questo principio di accoglienza e condivisione, oltre allo spazio per le esposizioni, parte della galleria – non solo Gallery ma anche Art Space – sarà adibita a fucina di produzione e luogo di residenze d’artista, permettendo così la creazione delle opere nel luogo stesso in cui verranno esposte, arricchite dallo scambio di energie tra gli artisti, le persone, lo spazio della galleria e la città stessa.
Lo spazio chiuderà temporaneamente il 21 maggio per terminare i restauri e riaprire con una nuova mostra dopo l’estate.