Ettore Spalletti
un’esposizione di opere di Ettore Spalletti, a 12 anni dall’apertura dello spazio in via Stilicone, inaugurato proprio con una mostra personale dell’artista abruzzese.
Comunicato stampa
La galleria Lia Rumma è lieta di presentare, nella sua sede di Milano, un’esposizione di opere di Ettore Spalletti, a 12 anni dall’apertura dello spazio in via Stilicone, inaugurato proprio con una mostra personale dell’artista abruzzese. Il progetto della mostra, a cura dello Studio Ettore Spalletti, era stato concepito e avviato dall’artista prima della sua scomparsa nel 2019.
Al piano terra lo spettatore sarà accolto da un paesaggio metafisico composto da due sculture, che appaiono come sospese nel vasto spazio: Colonna nel vuoto, 2019 e Ellisse, 2016. “Per condurre un discorso sull’apparizione della sostanza pittorica e sui suoi effetti di riverbero e di affioramento […] Spalletti ha ridotto al massimo la presenza dei volumi, la cui formalizzazione, che dà corpo a una colonna o un parallelepipedo, una coppa o un bacile, dipende da uno sviluppo geometrico elementare, legato alle figure del quadrato e del triangolo, del cerchio e dell’ellisse” (Germano Celant).
Spalletti realizzò la prima colonna nel 1978: “portavo con me questo desiderio della verticalità, ma anche il desiderio di un oggetto che avesse attraversato proprio tutto l’arco della storia dell’arte, e che si rendesse riconoscibile continuamente in momenti diversi”. L’ellisse è una figura geometrica ricorrente nel lavoro dell’artista: “il rapporto con l’arte è andare ogni giorno in studio, passeggiare all’interno, guardarsi attorno. Accorgersi d’improvviso di un colore che si avvicina, provare a fermarlo, sentire ancora la forma, pensare alle linee della geometria: orizzontale, verticale, obliqua, curva. Poi rompere la geometria stessa, la sua rigidità, riempiendola con una materia che, come fumo, si frantumi in pulviscolo sottile”.
Al primo piano, una serie di opere realizzate nel 2019 dal titolo Dittico, oro. Su ciascuna tavola si incontrano due colori, separati da una linea verticale e racchiusi in una cornice rastremata sui lati, ricoperta di foglia d’oro.
A completare l’esposizione, al secondo piano, un’opera presentata nell’ultima mostra personale al Nouveau Musée National de Monaco, nel Principato di Monaco, al tempo stesso inedita in quanto sviluppata dall’artista dopo la mostra monegasca: una grande installazione di quasi 1.500 libri allineati sugli scaffali di una sequenza di librerie. Le pagine dei libri non sono stampate, ma intrise di colore, che diventa tutt’uno con la materia di cui i libri sono fatti: la carta velina. “Cerco di trovare nella carta una sensazione tattile che appartiene al mio lavoro, per questo ho usato la carta velina.”
Queste librerie sono un meraviglioso esempio di come il colore nell’opera di Spalletti si espanda oltre i confini del quadro, verso la scultura, ma anche verso l’installazione e l’architettura. “Il colore assume la responsabilità dello spazio, le pareti si tingono”. In questa sala la pittura diventa ambiente nel quale entrare, in un’esperienza immersiva: “ho pensato a questa stanza come se fosse un quadro che si dispiega sulle pareti. Come entrare in una stanza-biblioteca, con un quadro da una parte e un quadro dall’altra. Avevo in mente le prospettive degli interni di Vermeer." Sulle pareti due “carte” dipinte, separate dalla loro cornice da una sottile linea d’oro, e al centro della sala una scultura di tre elementi che ospitano un libro aperto e un vaso di fiori.
I libri sono azzurri, grigi, rosa
sono di carta velina
sui dorsi non è scritto niente
dentro
la matematica, la poesia
la letteratura, la filosofia
la religione, la musica
la pittura, la scultura
il disegno
mi hanno regalato
buone maniere, la voce bassa
leggerezza nei movimenti.
Ettore Spalletti
Vi ricordiamo che nel rispetto delle normative di sicurezza vigenti, l’ingresso sarà consentito solo con mascherina FFP2, previa esibizione del Super Green Pass.
Lia Rumma Gallery is pleased to present an exhibition of works by Ettore Spalletti at its Milan venue, 12 years after the opening of the space on Via Stilicone, which was inaugurated precisely with a solo exhibition by the artist from Abruzzo. The project of the exhibition, curated by Studio Ettore Spalletti, had been conceived and initiated by the artist before his passing in 2019.
On the ground floor, the visitor will be greeted by a metaphysical landscape composed of two sculptures, which appear as if suspended in the vast space: Colonna nel vuoto, 2019 and Ellisse, 2016. "In order to conduct a discourse on the appearance of the painterly substance and on its effect of reflection and emergence […] Spalletti has utterly reduced the presence of volumes, whose formalization, producing a column or a parallelepiped, a cup or a bowl, depends on an elementary geometric development, which is tied to the figures of a square and a triangle, a circle and an ellipse" (Germano Celant).
Spalletti made the first column in 1978: "I had in me this desire for verticality, but also the wish for an object that had crossed the whole period of art history and could be continuously recognizable in different moments". The ellipse is a recurring geometric figure in the artist's work: "the relationship with art means going to the studio every day, walking around inside, looking around. Suddenly becoming aware of a colour that approaches you, trying to stop it, develop a feeling for the shapes, think of the lines of geometry: horizontal, vertical, oblique, curved. To break geometry itself, its stiffness, to fill it with a matter that, like smoke, breaks up into subtle dust particles".
On the first floor is a series of works created in 2019 entitled Dittico, oro. Two colors meet on each panel, separated by a vertical line and enclosed in a frame tapered on the sides, covered in gold leaf.
To complete the exhibition, on the second floor, a work presented in the last solo show at the Nouveau Musée National de Monaco, in the Principality of Monaco, which is at the same time new as it was developed by the artist after the Monegasque show: a large installation of almost 1,500 books lined up on the shelves of a sequence of bookcases. The pages of the books are not printed, but soaked in color, which becomes one with the material of which the books are made: tissue paper. "I try to look for a paper with a tactile feeling, which belongs to my work. This is why I have used the tissue paper."
These bookcases are a wonderful example of how color in Spalletti's work expands beyond the boundaries of the painting, into sculpture, but also into installation and architecture. "Colour assumes responsability for the space, the walls are tinted". In this room, painting becomes an environment to enter, in an immersive experience: "I thought of this room as if it were a painting unfolding on the walls. Like entering a library room, with a painting on one side and a painting on the other. I had in mind the perspectives of Vermeer’s interiors." On the walls are two painted "papers," separated from their frames by a thin line of gold, and in the center of the room is a three-piece sculpture housing an open book and a vase of flowers.
The books are blue, gray, pink
they are made of tissue paper
nothing is written on the spine
inside
mathematics, poetry,
literature, philosophy
religion, music
painting, sculpture
drawing
gave me good manners,
low voice
lightness of movements.
Ettore Spalletti
Ettore Spalletti (1940-2019) was born in Cappelle sul Tavo (Pescara) where he spent his entire life. Important exhibitions have been dedicated to Spalletti at the international level over the past 40 years, most recently at the National Gallery of Modern and Contemporary Art in Rome (2021), the Nouveau Musée National de Monaco in the Principality of Monaco (2019), Palazzo Cini in Venice (2015) and a retrospective presented simultaneously in three Italian museums: MADRE, Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, Naples; GAM, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Turin, and MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Rome (2014). Other important solo exhibitions include: GNAM - Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Rome (2010); Museum Kurhaus, Kleve (2009); Villa Medici, Académie de France, Rome (2006); Henry Moore Institute, Leeds (2005); Castello di Rivoli - Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli, Turin (2004); Fundación la Caixa, Madrid (2000); Museo di Capodimonte, Naples (1999); Musée d'Art Moderne et Contemporain, Strasbourg (1998); MUHKA - Museum van Hedendaagse Kunst, Antwerp (1995); Guggenheim Museum, New York (1993); Musée d'art moderne de la Ville de Paris, Paris (1991); De Appel, Amsterdam (1989); Kunsteverein, Munich (1989); Portikus, Frankfurt (1989); Halles d'art contemporain, Rennes (1988); Museum Van Hedendaagse Kunst, Ghent (1983); Museum Folkwang, Essen (1982). Spalletti was invited several times to Documenta in Kassel (1982, 1992) and the Venice Biennale (1982, 1993, 1995, 1997). Permanent installations include the Salle des dèparts (1996) for the Hôpital Raymond-Poincaré in Garches - Paris, and the Cappella (2016) created together with the architect Patrizia Leonelli for the Villa Serena nursing home, in Città Sant'Angelo - Pescara.