Eugenio Ferretti – FelixLife
Il corpus di lavori FelixLife (2008) è composto da dodici “dittici” in tecnica mista su legno (ciascuno cm 54 x 110); in questo ciclo inedito, Eugenio Ferretti ha compiuto una riflessione su un tema esistenziale dell’essere umano che ha origini antichissime: la vita e l’aspirazione alla felicità
Comunicato stampa
La Lakeside Art Gallery è lieta di presentare la mostra personale di Eugenio Ferretti FelixLife, a cura di Gaspare Luigi Marcone.
Vernissage con la presenza dell’artista sabato 1 ottobre 2011 dalle ore 18.30 alle ore 21.
Il corpus di lavori FelixLife (2008) è composto da dodici “dittici” in tecnica mista su legno (ciascuno cm 54 x 110); in questo ciclo inedito, Eugenio Ferretti ha compiuto una riflessione su un tema esistenziale dell’essere umano che ha origini antichissime: la vita e l’aspirazione alla felicità. Coerentemente con il suo percorso artistico, Ferretti ha usato l’intreccio delle parole “Felix” e “Life”, un intreccio che, oltre a esprimere metaforicamente la complessità del tema, testimonia l’idea che nella parola vita è già insita l’idea di felicità (e viceversa). A livello concettuale le composizioni sono risolte con una polarità di elementi: oltre a essere dei dittici, una parte del lavoro è “aggettante”, l’altra è “scavata”, una parola è in latino, l’altra in inglese, senza però arrivare a un meccanico formalismo; e infatti “FelixLife” è un anagramma imperfetto. L’idea di indeterminazione è evidente anche dall’uso dei colori, mai puri, ma enigmatici e indefiniti, così come è indeterminato e illeggibile, il riquadro in basso a sinistra di ogni opera. Questi lavori, con la loro forza “lapidaria”, rimandano inoltre all’ossessione della felicità caratteristica del mondo contemporaneo, che a volte si riduce a essere solo “pseudo-felicità” o sterile apparenza di una vita felice.
Eugenio Ferretti (Napoli 1951, vive e lavora a Milano) ha esposto in prestigiose gallerie private italiane e straniere (Galleria Valsecchi, Milano, 1984, 1987, 1989, 1990, 1993, 1994, 1997, 2000; Galleria Martano, Torino, 2000; Galleria Milano, Milano, 2000; Nigel Greenwood Gallery, Londra, 1989, 1991; Faggionato Fine Arts, Londra, 2005) e in spazi pubblici come l’Oratorio di San Ludovico di Venezia (2002), il PAC e la Rotonda della Besana di Milano (2002 e 2004).