Eva Marisaldi – Surround
La mostra personale di Eva Marisaldi riflette linee di pensiero parallele che si dipanano attraverso opere inedite realizzate con media diversi.
Comunicato stampa
La mostra personale di Eva Marisaldi riflette linee di pensiero parallele che si dipanano attraverso opere inedite realizzate con media diversi.
Lo spazio della galleria ospita disegni, oggetti, suoni e immagini animate.
L'animazione attraversa il lavoro di Marisaldi non solo nei video e negli storyboard, ma anche nelle forme immobili che fissano materiali effimeri e transitori. Processi di trasformazione e trasfigurazione costruiscono, nel tempo, nuove narrazioni.
L' organizzazione dello spazio avviene per piani orizzontali - una serie di oggetti a terra, una scultura mobile in alto e una linea intermedia di disegni alle pareti - in una giustapposizione temporale che rimanda alla densità di sollecitazioni a cui siamo costantemente esposti.
Basso - A terra saranno dislocati gli Spostati, scatole di cartone modificate con cartapesta, come fantasmi di oggetti “senza fissa dimora”. Cartone e cartapesta interessano l'artista perché materiali poveri e malleabili, usati per feste e sculture effimere: ”E’ un materiale alla mia portata. Gli scatoloni sono la schiuma della merce, parlano, suggeriscono. " Da alcune scatole filtrano suoni sommessi e insistenti, "una specie di toc toc toc legnoso e ripetuto che ho avuto modo di ascoltare di persona e mi è rimasto dentro 'a lavorare' per parecchi anni."
Intermedio - Quattro serie di disegni, disposti su una linea alla stessa altezza che "gira" attorno alle sale, presentano immagini di laghi (tratti da Il Coltello nell'acqua), paesaggi di carta, uccelli, persone e mezzi sovraccarichi di oggetti ingombranti e coreografici.
Alto - Una scultura mobile attraversa il soffitto della galleria: un'onda che si propaga rimbalzando nello spazio, una lunga lisca in movimento che ricorda il volo degli uccelli di una cronofotografia. L'onda si snoda sopra le nostre teste, avanti e indietro fino ad esaurirsi per poi ripartire.
L’interazione di tutti questi livelli, spaziali e concettuali, filtra e trasforma frammenti e suggestioni del mondo in un grande disegno che ci circonda.
Durante il periodo di apertura della mostra è prevista una rassegna dedicata ai video dell’artista.
* “L’onda” e gli oggetti sono stati realizzati in stretta collaborazione con Enrico Serotti. - Un ringraziamento speciale a Giorgio Bedonni
EVA MARISALDI
SURROUND
OPENING RECEPTION, SATURDAY, OCTOBER 14, 6. PM
This solo exhibition by Eva Marisaldi reflects parallel lines of thought that unfold through new works in a range of different media.
The rooms of the gallery house drawings, objects, sounds, and animated images.
Animation turns up throughout Marisaldi’s work, not just in her videos and storyboards, but in motionless forms crafted from ephemeral, transitory materials. Over the course of time, processes of transformation and transfiguration yield new narratives.
The space is organized along horizontal planes—a series of objects on the ground, a mobile sculpture above, and an intermediate line of drawings on the walls—in a temporal juxtaposition that evokes the swarm of stimuli to which we are constantly exposed.
Below - Scattered across the ground are her Spostati (“shifted” works): cardboard boxes modified with papier-mâché to create ghostly, “vagabond” objects. Cardboard and papier-mâché appeal to the artist because they are humble, malleable materials, used for party decorations and ephemeral sculptures: “It’s a material within easy reach. Cartons are the froth on a sea of merchandise, they speak to you, they suggest things.” Wafting out of some boxes are muffled, insistent noises, “a sort of repeated, wooden knock-knock-knock, a sound I once heard in real life and that stayed with me, ‘fermenting,’ for many years.”
Between – Four series of drawings, arranged at the same height in a line ringing the rooms, present images of lakes (drawn from Knife in the Water), paper landscapes, birds, people, and vehicles loaded with a choreographic array of bulky objects.
Above – A mobile sculpture runs across the ceiling of the gallery: a wave that bounds out into space, in a long, moving fishbone shape that resembles a chronophotograph of birds in flight. The wave unfurls over our heads, back and forth, petering out only to start over again.
The interaction of these various levels, which are both spatial and conceptual, filters and transforms scraps and impressions of the world to form a vast drawing that surrounds us.
During the span of the exhibition there will be a series of screenings dedicated to the artist’s work in video.
*The “wave” and other objects were created in close collaboration with Enrico Serotti. - Special thanks to Giorgio Bedonni