Eva Reguzzoni – Circuiti
Una ricerca pittorica complessa, suddivisa in quattro stili: riquadri, circuiti, parole, urban. Le opere esposte sono focalizzate sull’astrazione geometrica e matematica del segno grafico.
Comunicato stampa
Si inaugura sabato 26 novembre alle 17,30 presso lo Spazio Rocco Scotellaro di Vigevano la mostra personale dellla pittrice Eva Reguzzoni con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Vigevano. Eva Reguzzoni gallaratese di nascita vive e lavora a Borgo Ticino in provincia di Novara. Diplomata al Liceo Artistico, accanto all’attività professionale di restauratrice e disegnatrice archeologica, non ha mai cessato di esprimere la propria creatività attraverso le arti visive. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti artistici ed è stata inserita in alcuni importanti cataloghi e riviste del settore. Tra essi il volume la Nuova Arte e la rivista Arte - Editoriale Giorgio Mondadori - Gruppo Cairo.
La sua ricerca pittorica segue quattro stili suddivisi in: RIQUADRI _ CIRCUITI _ PAROLE _ URBAN In particolare il tema CIRCUITI che è il tema della mostra vigevanese, si incentra sull’astrazione geometrica quasi matematica del segno grafico.
L’artista ci dà una chiave di lettura scrivendo: Nelle opere, appare evidente come la mia ricerca si concentri sulla figura del quadrato, attraverso il quale, riesco a mettere in campo non solo l’attenzione compositiva unita alla sensibilità cromatica, ma anche quella che è la mia formazione grafica di disegnatrice archeologica. Un lavoro grafico che mi impone di operare con carte millimetrate che mi permettono l’esatta ricostruzione dei pezzi mancanti di antichi reperti archeologici; è da qui che recupero la forma quadrata e la trasformo in elementi autonomi dotati di una propria cromia e di un proprio dinamismo.
Cristina Moregola scrive:
Non è facile per un artista confrontarsi con la figura del quadrato, oggetto di approfonditi studi da parte di correnti artistiche del ‘900 quali, per ricordarne solo due fra le più importanti, il costruttivismo e il suprematismo e il cui valore simbolico, unitamente alla figura del cerchio, è chiaramente leggibile nell’ Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci. Eppure, Eva Reguzzoni sceglie il quadrato come mezzo attraverso il quale comunicare la propria ricerca espressiva e così facendo porta nei suoi quadri, rigorosamente di forma quadrata, non solo la propria sensibilità cromatica unita all’attenzione compositiva ma anche una sorta di memoria visiva e concettuale degli studi sul quadrato.Riconosciamo così nei quadri delle città di Eva Reguzzoni gli antichi tracciati delle città romane sovrapposti alla città odierna e nelle lettere la memoria dei Quadrati Magici che sono andati scomponendosi, così come la riproduzione del modulo ci porta a ripensare alla corrente artistica dell’arte cinetica e programmata degli anni ’60; ma tutto questo percorso è ripensato e interpretato dall’artista con un linguaggio molto personale, ironico e frizzante.