Expozoone
Expozoone, come il nome suggerisce, è un percorso espositivo nel contesto di Musical Zoo Festival, finalizzato a far dialogare l’arte contemporanea, nelle sue diverse declinazioni (fotografia, video, installazioni, performance) con la musica di alto livello proposta dal Festival.
Comunicato stampa
Expozoone, come il nome suggerisce, è un percorso espositivo nel contesto di Musical Zoo Festival, finalizzato a far dialogare l’arte contemporanea, nelle sue diverse declinazioni (fotografia, video, installazioni, performance) con la musica di alto livello proposta dal Festival.
Expozoone è un progetto e un percorso site-specific: gli artisti coinvolti hanno scelto un peculiare spazio del Castello di Brescia, ritenendolo particolarmente adatto per la loro ricerca e hanno poi ideato un allestimento e opere pensate per quel luogo e tese a dialogare con l’atmosfera e gli appuntamenti musicali del Festival.
L’anno scorso Expozoone, alla sua prima edizione, ha riscontrato un ottimo successo nel pubblico, stimolandone la curiosità grazie alle diverse suggestioni scaturite dalle opere.
Pensata per lo spettatore, l’edizione di quest’anno lo sfida e lo accoglie, lanciandogli idee e suggerendogli percorsi ogni volta diversi e emozionanti.
Contribuisce alla qualità del progetto la collaborazione con il LINK Center di cui si ringraziano in particolar modo Fabio Paris e Matteo Cremonesi.
Venendo agli artisti e alle opere, sono tre i percorsi tematici curati da Ilaria Bignotti per l’intera durata del Festival:
1. rivolti allo sguardo dello spettatore, al suo coinvolgimento contemplativo ed emozionale, allo stupore, al sogno, alla memoria, sono i lavori e gli interventi artistici di Olindo Bottura, Giovanni Fredi, Claudio Rivetti e Matteo Vinati:
- partendo dal voltone d’ingresso del Castello il pubblico è accolto dalla ammaliante installazione ONIRIA, una sequenza di immagini di costellazioni celesti dipinte da Olindo Bottura, fotografate e montate in un video capace di rendere lo spazio d’ingresso un guscio cosmico avvolgente;
- in anteprima internazionale, Giovanni Fredi presenta in un ambiente raccolto, LAST SOUVENIR, un progetto a cura di LINK Art Center: uno slideshow di fotografie ricavate da una compatta digitale fortunosamente recuperata dall’artista tra le macerie di Ishinomaki, paese colpito dallo Tsunami l’11 marzo 2011: attraverso gli scatti, è narrata la storia d’amore di una coppia colpita dal dramma sismico – una vicenda privata che chiede una presa di coscienza collettiva;
- nell’area Cannoniera sono allestite due video installazioni di un giovane artista, Claudio Rivetti, diplomatosi all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia in Arti Visive, i cui lavori si caratterizzano per una narrazione labirintica e onirica, densa di visioni intime e al contempo capaci di far riflettere il pubblico sui grandi temi universali;
- Matteo Vinati cerca nelle linee sinuose dei metalli le forme essenziali di animali stilizzati; usando i pannelli fotovoltaici rende le sue sculture zoomorfe interattive, dimostrando come una tecnologia già "green" può trovare nel connubio con l’opera d’arte una applicazione ancora più "green" e così facendo riflettere il pubblico sulle tematiche scottanti dell’ambiente e dell’ecologia;
2. rivolto all’interazione dello spettatore, al suo coinvolgimento anche fisico, quale attore consapevole di scelte e percorsi,
- è l’allestimento scenografico di Gabriele Falconi, architetto attivo anche in ambito extranazionale, dal titolo HARDWARE SOFTCORE. Dalle dimensioni monumentali, la sua installazione modulare nasce dall’idea di utilizzare il semplice ponteggio da costruzione standard, in lucido acciaio zincato, ripetendolo nell'assemblaggio verticale e orizzontale. Il risultato è un monumento effimero post-contemporaneo, dove gangli metallici disegnano forme inusuali ora innalzate come mura ora articolate in esili silhouette; l’opera “divora” spazio e ne respinge altro, in un tentacolare e impattante disporsi di portali, correnti orizzontali, saette, diagonali e parasassi, pedane: elementi metallici che formano un unico mastodontico corpo che ha scheletro, membra e un cuore pulsante, vero centro dell'installazione diffusa. L’installazione sarà “abitata” durante il Festival da performance musicali e artistiche, coinvolgendo il pubblico e sarà oggetto di uno speciale workshop fotografico, aperto a tutti, coordinato da Paola Cavalli, dal 2004 docente di tecnica fotografica presso la Libera Accademia di Belle Arti LABA di Brescia ai corsi di Regia e Arte Drammatica. Questo workshop si svolgerà nelle serate di venerdì e sabato, dedicate alle performance: gli iscritti potranno quindi sperimentare le tecniche e i segreti della fotografia notturna dei due eventi dietro la supervisione di Paola Cavalli.
3. chiedono agli spettatori un atteggiamento da “detective”, coinvolgendoli in una riflessione sui luoghi urbani, sulla loro connotazione estetica e sul loro significato sociologico i due progetti di R.a.b. Dauber e di COSEDI1ALTROMONDO:
- esposti e al contempo nascosti i Secret Spots di R.a.b. Dauber, writer noto a livello internazionale le cui piastrelle applicate su superfici murarie urbane e pareti insolite occhieggiano improvvisamente verso lo spettatore, come immagini segrete e apparizioni fugaci.
- Il collettivo COSEDI1ALTROMONDO presenta il progetto QR EXIT PROJECT-Riequilibrio energetico dei non-luoghi consistente nella applicazione, in una selezione di luoghi della città (di passaggio, d’attesa, generalmente ignorati in quanto progettati per contenere e gestire flussi di movimento non per assecondare le abitudini dell’uomo) di QR-CODE. Basta scannerizzarli con uno smartphone per aprire istantaneamente un video realizzato ad hoc per quel posto. Il collettivo COSEDI1ALTROMONDO intende così riflettere e agire per offrire al pubblico modalità di “sopravvivenza” ai margini dell’ambiente urbano, nei bug dell’architettura cittadina nei non-luoghi della città. Sceglie di interagire con il fruitore attraverso una comunicazione rivolta essenzialmente alla generazione dei nativi digitali o di chi conosce questo linguaggio e le sue dinamiche. La scelta è consegnata al pubblico che potrà decidere se restare impassibile al codice o se invece attivarlo, vedendo così il video. Volutamente criptato dal linguaggio QR-CODE che a prima vista cela del tutto il proprio contenuto, il collettivo COSEDI1ALTROMONDO vuole riscattare e raccontare la vera natura dei luoghi selezionati, invitando il pubblico stesso a mandare, a sua volta, i propri video girati nella città, in un dialogo attivo e propositivo.
A completamento del progetto, Expozoone propone al pubblico 2 workshop:
- CIRCUIT BUILDING, workshop di una giornata con Tonylight, organizzato dal Link Art Center, finalizzato all’assemblaggio e messa in funzione di circuiti elettronici: realizzazione di un piccolo sintetizzatore. Artista di fama internazionale, progettista, musicista e sperimentatore, attivo nel campo dell’hardware electronics e dal mondo della 8 bit, la cosiddetta micromusic aperta alla sperimentazione, Tonylight coinvolgerà il pubblico nella preparazione di un piccolo sintetizzatore. Si inizierà dalle tecniche di saldatura e lettura di schemi elettrici; i partecipanti verranno introdotti al mondo dell’elettronica, seguendo un percorso passo-passo che, partendo da un semplice schema elettrico di un circuito di base, li porterà a saper leggere questo schema e a riprodurlo, usando i componenti indicati in modo da poter costruire un piccolo sintetizzatore e farlo funzionare correttamente. Alla fine del workshop, quella sera, Tonylight si esibirà sul palo di Musical Zoo con una performance live.
- workshop di quattro serate dedicato alla fotografia del festival, tenuto da Oriella Minutola di Kenobi Studio, fotografa nota nel campo della fotografia della musica indipendente, lavorando per etichette discografiche, studi di registrazione e bands, oltre che per il Musical Zoo Festival sin dalla prima edizione. I partecipanti a questo workshop potranno imparare regole e strategie per la fotografia notturna dei festival, grazie anche ad una prima fase teorica di preparazione. Quale tappa finale di questo progetto, saranno selezionate le fotografie migliori degli iscritti al workshop ed esposte, in autunno, in una mostra, oltre che pubblicate su un numero speciale di “Party Boots”, magazine online di: www.party-boots.blogspot.com
INFORMAZIONI:
- sugli artisti, sulle performance, sulle installazioni artistiche: [email protected];
- e iscrizioni sul workshop di Tonylight: [email protected]; il costo è 60 euro compreso l’ingresso alla serata. Il numero massimo di iscritti è di 20 persone;
- e iscrizioni al workshop di Paola Cavalli: [email protected]; il costo è di 25 euro a serata, compreso l’ingresso al festival. Si richiede ai partecipanti l’attrezzatura fotografica necessaria;
- e iscrizioni al workshop di Oriella Minutola, Kenobi Studio: [email protected] il costo è di 120 euro compreso l’ingresso alle quattro serate. Le iscrizioni chiudono il 9 luglio. Si richiede ai partecipanti l’attrezzatura fotografica necessaria.