Extraordinary Visions. L’italia ci Guarda
Il “Belpaese” si racconta, e lo fa con l’occhio dei maggiori fotografi italiani e internazionali che hanno posato il loro sguardo sull’Italia.
Comunicato stampa
EXTRAORDINARY VISIONS. L’ITALIA CI GUARDA
40 maestri della fotografia e 150 immagini raccontano il Bel Paese
tra bellezza, contraddizioni e uno sguardo al futuro
nella piazza del museo il lavoro Costruiamo la comunità del XXI secolo
con cui il MAXXI aderisce al progetto Inside Out di JR
in occasione dei 70 anni della nascita della Repubblica Italiana
2 giugno – 23 ottobre 2016
#ExtraordinaryVisions | www.fondazionemaxxi.it
Roma, 1 giugno 2016. 40 maestri della fotografia, italiani e internazionali; 150 immagini che raccontano l’Italia nelle sue molteplici, a volte contraddittorie, sfaccettature.
E’ la mostra EXTRAORDINARY VISIONS. L’ITALIA CI GUARDA, aperta al pubblico dal 2 giugno, in occasione dei 70 anni della nascita della Repubblica Italiana cui il MAXXI rende omaggio.
EXTRAORDINARY VISIONS. L’ITALIA CI GUARDA - fino al 23 ottobre 2016 - è curata da Margherita Guccione, Direttore del MAXXI Architettura, con un gruppo di ricerca del MAXXI composto da Simona Antonacci, Ilenia D’Ascoli, Laura Felci, Monia Trombetta.
A partire dai lavori presenti nella collezione del MAXXI, sono esposte immagini di paesaggi sublimi e compromessi dal degrado, città ideali e periferie abusate, architetture d’autore e spazi urbani ai margini, comportamenti e costumi, protagonisti dell’arte e del mondo del lavoro, contraddizioni e pluralità che connotano l’identità del Bel Paese, immortalati dagli obiettivi, tra gli altri, di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Giovanni Gastel, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Armin Linke, Ugo Mulas, Ferdinando Scianna, Hiroshi Sugimoto, Massimo Vitali.
In mostra anche il progetto Corpi di Reato di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo: 35 fotografie di piccolo formato e la grande stampa Fascicoli del Maxi Processo 1986-1987, Palermo che raccontano le mafie invisibili e diffuse e che entreranno a far parte della collezione del MAXXI Architettura grazie al sostegno degli Amici del MAXXI.
Dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: “Il MAXXI festeggia i 70 anni della nascita della Repubblica Italiana con una grande mostra fotografica. Un vero e proprio “Atlante” poetico e documentario, sociale e istituzionale, dell’Italia degli ultimi trent’anni”.
Dice Margherita Guccione: ”La mostra è un viaggio visivo tra oltre cento fotografie d'autore dei paesaggi naturali e culturali dell'Italia degli ultimi trenta anni, che restituiscono un'immagine ben lontana dallo stereotipo del Bel Paese, è un viaggio anche nei linguaggi e nelle sperimentazioni più avanzate della fotografia contemporanea”.
LA MOSTRA
Il percorso di mostra si articola in 4 sezioni (Arte, architettura, cultura; Res publica; Paesaggi contemporanei; Città, comunità, lavoro), arricchite da video e photoscreening e dal progetto speciale, Inside Out di JR cui il MAXXI ha aderito con il lavoro Costruiamo la comunità del XXI secolo, a cura del Dipartimento Educazione: un caleidoscopio di ritratti “multietnici” di grande espressività, frutto di un workshop con la scuola Guido Alessi, installati sulla facciata esterna della “Palazzina D”, l’ex caserma nella piazza del Museo.
Arte, architettura, cultura | La mostra si apre con le rappresentazioni del mondo dell’arte, dell’architettura, della cultura, della moda, che costituiscono la radice identitaria del nostro Paese. I ritratti degli artisti della Biennale di Venezia di Ugo Mulas e le fotografie di Massimo Piersanti dell’archivio Graziella Lonardi Buontempo dialogano con le eccellenze dell’architettura riprese da grandi autori, come Gabriele Basilico che ritrae la GIL di Luigi Moretti, a Roma. Le costruzioni del Foro Italico fanno da sfondo ai ritratti di moda di Giovanni Gastel che hanno saputo celebrare il made in Italy, così come le immagini di Ferdinando Scianna, realizzate per la prima campagna pubblicitaria di Dolce & Gabbana, hanno integrato l’indagine antropologica con la fotografia di moda.
Res publica | Fa parte di questa sezione il lavoro di Armin Linke, Il Corpo dello Stato, dove l’artista indaga le stanze “segrete” del Potere, i luoghi fisici nei quali viene esercitato il potere decisionale. In questa riflessione sullo spazio pubblico e il suo utilizzo, la Sicilia si offre come specchio delle contraddizioni che attraversano tutto lo stivale: le fotografie di denuncia ecologica di Letizia Battaglia si confrontano con le nuove forme di una mafia che fa sistema, insinuandosi negli spazi comuni, come testimonia il progetto Corpi di reato di Alessandro Imbriaco, Tommaso Buonaventura e Fabio Severo, documentazione fotografica sui luoghi di residenza di membri di organizzazioni mafiose, diffusi in tutta Italia.
Paesaggi contemporanei | La Sicilia e l’Italia tutta esprimono anche una fisicità sublime, connotata, pacifica. Certamente un’immagine sedimentata nell’immaginario collettivo, sovente stereotipata. Sul rapporto tra questa immagine e il panorama postmoderno che ha ridisegnato le periferie delle nostre città, si è posato lo sguardo della storica generazione di fotografi che, soprattutto a partire dagli anni Ottanta, si sono dedicati a riscrivere l’immagine dell’Italia: Luigi Ghirri, Mario Cresci, Guido Guidi. Un’altra interpretazione, altrettanto intensa, è quella di Franco Fontana, che di quei paesaggi offre una visione straniante ed estatica.
Città, comunità, lavoro | Dal paesaggio, dal corpo, si torna infine all’uomo, elemento centrale e di attivatore di forze, energie intellettuali e produttive. Nell’ultima sezione in mostra, il mondo del lavoro è raccontato dalle storiche testimonianze di Tano D’Amico e Paola Agosti (gli scioperi, le occupazioni, il lavoro femminile), dalle immagini di raffinerie di Paolo Pellegrin fino a quelle più recenti dei concorsi pubblici documentati da Michele Borzoni.
In ogni sezione, un focus è dedicato ai nuovi orizzonti, alle ricerche cioè che contaminano i linguaggi del video e della fotografia. Ne fanno parte l’installazione di Petra Noordkamp dedicata a Gibellina, in cui la ripresa video è trattata come l’immagine statica della fotografia; l'installazione di Alterazioni video dedicata alle architetture incompiute in Sicilia; la “velocizzazione” cui Olivo Barbieri sottopone le quasi 8.000 immagini de La città perfetta; il video sul tema dell’immigrazione del reporter Francesco Zizola.
Progetto Speciale INSIDE OUT di JR al MAXXI: Costruiamo la comunità del XXI secolo
Infine, il lavoro Costruiamo la comunità del XXI secolo, a cura dal Dipartimento Educazione del museo, con cui il MAXXI aderisce al progetto Inside Out di JR (photo-graffeur di origine francese e identità non rivelata, vincitore del TED Prize 2011). A partire da un workshop con gli allievi della scuola Guido Alessi di Roma che si è svolto nel mese di aprile (durante il quale gli alunni hanno visitato il MAXXI ed espresso le loro emozioni che sono state “fissate” in altrettanti ritratti in bianco e nero) è nata una grande opera d’arte collettiva, un caleidoscopio di 250 ritratti degli studenti che saranno esposti nella facciata esterna della “Palazzina D”, nella piazza MAXXI, proponendo uno sguardo all’Italia multietnica di domani.
In occasione della mostra alcuni fotografi, tra cui Letizia Battaglia, Tommaso Bonaventura, Giovanni Gastel, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo, saranno protagonisti di una serie di incontri sul loro lavoro.
FOTOGRAFI IN MOSTRA
Arte, architettura, cultura: Gabriele Basilico, Paola De Pietri, Giovanni Gastel, Francesco Jodice, Ugo Mulas, Petra Noordkamp, Massimo Piersanti, Ferdinando Scianna, Hiroshi Sugimoto.
Res publica: Alterazioni video, Letizia Battaglia, Massimo Berruti, Gianni Cipriano e Simone Donati,
Alessandro Imbriaco Tommaso Bonaventura e Fabio Severo, Giuseppe Leone, Armine Linke, Francesco Zizola.
Paesaggi contemporanei: Olivo Barbieri, Andrea Botto, Silvia Camporesi, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Walter Niedermayr, Massimo Vitali, Begoña Zubero Apodaca.
Comunità, lavoro: Paola Agosti, Gianni Berengo Gardin, Michele Borzoni, Tano D’Amico, Mimmo Jodice, Erich Lessing, Paolo Pellegrin, Mustafa Sabbagh, Mario Spada, Francesco Zizola.
Extraordinary Visions. L’Italia ci guarda è stata realizzata con il contributo di Acea e BNL Gruppo BNP Paribas. L’installazione di Petra Noordkamp con il supporto dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.