Ezia Mitolo – I luoghi di dentro
La mostra, a cura di Monica Cecchini, ripercorre la trentennale ricerca dell’artista, basata sulle tematiche del corpo, dell’identità e del complesso dinamismo psichico.
Comunicato stampa
E’ in programma martedì 29 novembre - alla galleria Incinque Open Art Monti di Roma - l’inaugurazione della personale “I luoghi di dentro” di Ezia Mitolo.
La mostra, a cura di Monica Cecchini, ripercorre la trentennale ricerca dell’artista, basata sulle tematiche del corpo, dell’identità e del complesso dinamismo psichico. Scultrice di formazione, Ezia Mitolo opera attraverso canali diversi quali il disegno, la fotografia e il video, senza mai tradire la sua vocazione plastica e volumetrica che trova pienezza in installazioni, performance e progetti interattivi/partecipativi con il pubblico.
Sono i luoghi della psiche, i “luoghi di dentro”, mondi sommersi a cui l’artista, grazie alla sua esuberanza immaginifica dà voce e respiro attraverso le sue “presenze”, al limite tra la forma figurale e i territori non indagati della vita più profonda. Presenze evocative e viscerali che riemerse dall’ombra e riportate alla luce, si impongono nello spazio, invadendolo con l’immediatezza dell’immagine, la forza del segno, la tensione della materia. “Donando all’interiorità, altrimenti impalpabile, il calore della fisicità” e rendendola viva, l’artista esplora antiche risonanze, intime pulsioni, passioni e paure, stimolando a riflettere sulla conquista di necessarie consapevolezze e possibili nuove trasformazioni e rinascite. Il 3 dicembre durante il finissage Ezia Mitolo dialogherà con il giornalista Jonathan Giustini.
Le opere
Il percorso espositivo lascia emergere gli elementi trasversali della sua vasta produzione e si compone di opere recenti, per la maggior parte inedite: disegni di piccolo e grande formato su supporti diversi, dal legno alla carta e stoffa, sculture, video e installazioni. La proposta espositiva varia dai disegni con l’argilla del progetto on going di Ho come un’impressione e i piccoli e fitti pastelli su carta di Appunti di un pesce fuor d’acqua, ai grandi spazi di Rosso fiero, Sono antenne e Seduta, in cui il segno grafico concitato traduce il tema della prorompenza della psiche e ricerca di nuovi equilibri; prosegue con l’installazione in stoffa, terracotta e cera de I grumi e le mensole, in cui esseri empatici e metamorfici ammiccano, da piccoli ripiani, alla paura del cambiamento; e ancora, con le sculture in terracotta, resina, cera e materiali misti come Sulle punte e Siamo forti, che raccontano di delicatezza, sospensione, fragilità e riscatto.
Sono esposti anche altri lavori inediti e progetti on going declinati per questa occasione romana che pongono lo spettatore al centro di una dimensione immersiva stimolando una risposta emotiva e profonda. Un'esperienza sensoriale e concettuale autenticamente coinvolgente, un prolificare di immagini che si sporgono oltre il perimetro quadro, verso forme antropomorfe e oltre la bidimensionalità, a conferma della ricerca che l’artista conduce sin dalla metà degli anni ’90.
Il percorso comprende inoltre un video nel quale in una sorta di autoritratto in fusione con il segno grafico è interpretata una delle poesie contenute nel suo libro “Frange. Disegni parlati” pubblicato nel 2019 da Edita@ Casa Editrice & Libraria.
L’artista
Ezia Mitolo è scultrice di formazione, allieva in Puglia dei maestri Francesco Somaini e Nicola Carrino all’Accademia delle Belle Arti di Bari. Negli anni 1989 e 1994 è a colloquio con la grande scuola alla Fondazione Antonio Ratti di Como per le due edizioni di “Corso Superiore di Disegno”, residenze/seminari curate da Francesco Somaini e Giuliano Collina con Arnulf Rainer, George Baselitz, Karel Appel e Anish Kapoor in qualità di visiting professors. È stata premiata in entrambe le edizioni. Nel 1998 vince il primo premio della sezione giovani di Art&Maggio Arena Puglia e realizza la sua prima personale in una galleria di Milano, dove si trasferirà a vivere. Nei primi anni del 2000 sposta il suo studio a Roma partecipando alla XIV Quadriennale di Roma e a successive mostre nazionali e internazionali – tra le altre a Parigi, Praga, Vienna, Edimburgo, Los Angeles. Negli anni ha collezionato numerose altre partecipazioni a mostre e fiere, fino al recente ingresso nel MarTa, Museo Nazionale Archeologico di Taranto e nell’Archivio Italiano dell’Autoritratto Fotografico del Musinf di Senigallia. Nel 2018 firma un’opera in permanenza al MAAM-Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz a Roma. Nel 2019 pubblica il suo primo libro di poesie e disegni “FRANGE.disegni parlati” e successivamente è ospitata a Los Angeles per “Between Two Seas”, Italian Contemporary Artist from Apulia, progetto del MAAAC, Museo Archeologico Medievale di Cisternino. Nel 2020 è invitata a Roma a partecipare nella galleria Incinque Open Art Monti a “Vita d’artista”, un mese di incontri e opening call sul tema: “È ancora possibile vivere d’arte oggi?”. È del 2021 “Il giardino dei bisbigli”, un intervento urbano nella città di Taranto nel quartiere in riqualificazione di Porta Napoli; nello stesso anno è invitata a partecipare a “No more wounds/Mai più ferite” - International Peace Project, residenza d’artista e mostra di artiste italiane e dell’Europa sud orientale nella Rocca Malatestiana di Fano. Realizza inoltre a Bari il progetto di scultura interattiva/partecipativa “Io tu noi” per la VI edizione di IsolArt, svolto in diverse tappe nei quartieri della città e conclusosi con “Tracce”, una personale documentativa del progetto. Nell’anno corrente, tra altre partecipazioni, è entrata a far parte del progetto “RAP – Radici” per un percorso di collezionismo imprenditoriale della città di Brindisi. Poliedrica, si esprime in installazioni scultoree e grafiche, fotografia e video, video-performance, sino all’ interazione col pubblico. Ha pubblicato disegni e poesie in numerose riviste e libri. Rientrata in Puglia attualmente lavora nel suo studio-archivio di Taranto.