Ezio Barni – Spazio senza tempo
La mostra retrospettiva, a cura di Maria Elena Brugora, traccia l’evoluzione dello stile personale e rivoluzionario del pittore monzese Ezio Barni (1926-1997), maestro nell’uso del colore e protagonista della scena artistica lombarda della seconda metà del Novecento.
Comunicato stampa
La Collezione Ezio Barni è lieta di presentare a Roma, presso la Sacripante Art Gallery, in Via Panisperna 59, EZIO BARNI. SPAZIO SENZA TEMPO. La mostra retrospettiva, a cura di Maria Elena Brugora, traccia l’evoluzione dello stile personale e rivoluzionario del pittore monzese Ezio Barni (1926-1997), maestro nell’uso del colore e protagonista della scena artistica lombarda della seconda metà del Novecento.
Nella sua pittura, dal forte carattere poetico ed estetico, ogni opera è un racconto che prende forma attraverso una dialettica tra opposti, un’antitesi in equilibrio fra la tensione alla perfezione, all’ordine, all’armonia e una libertà espressiva che lascia spazio alla frenesia dell’immaginazione. La sua opera assume così simultaneamente una valenza astratta e realistica, che accoglie in sé poetiche formalmente contrapposte: il rigore geometrico e le forme essenziali si scontrano con un'esperienza visiva che è resa sfuggente ed allusiva attraverso l’accostamento di aree cromatiche che conferiscono un’atmosfera fantastica alle sue opere.
La particolarità della costruzione spaziale, la forza del segno, il dinamismo della luce e del colore e la varietà delle tecniche pittoriche utilizzate ci accompagnano all’interno del racconto di Ezio Barni, un racconto fatto di vita e di emozione, in cui il vissuto personale si mescola con l’invenzione e l’assurdità del sogno. Tutti questi elementi contribuiscono ad accentuare questo caos armonico, in cui la dimensione onirico-narrativa rivela un procedimento estetico in cui i soggetti sono al contempo naturalizzati e idealizzati, rendendo le sue opere ancora attuali, in uno spazio senza tempo.
"L'arte di Barni ha retto il tempo ed è oggi pronta a raccontare il bello della vita."
Professore Paolo Biscottini
Ezio Barni, nasce a Monza nel 1926. La sua passione per la pittura, oltre a quella per le letture umanistiche, l’arte e tutte le forme di cultura, ha origine fin dagli anni della prima giovinezza, passione che sfocerà nella frequentazione della scuola di pittura del grande maestro Marcello Dudovich. La sua ricerca artistica permeata da una vena creativa molto personale, diventa così più matura. Nel 1966 partecipa ai primi concorsi, ottenendo il consenso positivo della critica che gli attribuisce premi e riconoscimenti. Fondamentale nella sua formazione sarà l’incontro con il pittore di Francoforte Jacques Decaux, che lo avvicinerà alla cultura mitteleuropea e grazie al quale la sua arte acquisisce nuova consapevolezza e padronanza del tratto. I grandi temi della sua ricerca artistica sono le donne, le nature morte e il paesaggio lombardo, che ritrae dapprima con una tecnica di pittura realistica, poi sempre più trasfigurata e astratta. Sotto la guida del maestro Vittorio Viviani perfeziona poi gli studi sulla figura umana, diventando a sua volta maestro presso diversi istituti d'arte. Oltre che pittore è promotore di numerose iniziative culturali e diviene inoltre una figura di primo piano nella vita culturale monzese: dapprima consigliere, ed in seguito presidente, dell’associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza, dà grande impulso alle attività dell’associazione e la sua lunga battaglia per la riapertura della Villa Reale e della Pinacoteca Civica di Monza sfocia nel 1994 nella realizzazione della mostra di protesta “Il Museo Negato”, in cui vennero esposte 100 opere appartenenti alla Pinacoteca. Ezio Barni si spegne a Monza, il 15 Marzo 1997. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo e si trovano oggi presso collezioni pubbliche e private in Italia, Germania, Svizzera, Brasile, Stati Uniti, Hong Kong.