Fabio Ballario – Preda
Sedici opere di pittura digitale di varie misure realizzate nei due anni del confinamento compongono l’esposizione dal titolo PREDA che si tiene presso la galleria Paolo Tonin arte contemporanea.
Comunicato stampa
Un pomeriggio mi sono imbattuto in alcune vetrine di parrucchiere con la saracinesca abbassata. Dietro quelle grate mi scrutavano volti femminili ammiccanti, a volte compiacenti, a volte sfidanti. Ad un certo punto mi sembrava proprio che volessero comunicarmi qualcosa.
Dopo poco capii che quel qualcosa non era nulla di edificante, la loro presenza non era affatto ammiccante, sensuale e coinvolgente, ma piuttosto triste, cupa e svilita.
Mi parvero chiedere aiuto.
Un’estetica forzata, un lavoro forzato, la prigionia del consumo. Questo è ciò che vedevo, attraverso la gabbia anti-intrusione del commerciante assente.
Quando gli sguardi straniti dei passanti mi hanno risvegliato dall'ipnosi, ho sentito forte il desiderio di rappresentare artisticamente quella quantità di sensazioni contrastanti che mi avevano colto di sorpresa.
Mi sono quindi mosso alla ricerca di altri volti imprigionati. Sono tutti volti femminili. La femmina è sempre stata considerata la miglior PREDA e la più fruttuosa esca.
Munito di fotocamera, ho rubato un po' di anima a quelle figure supponenti e fragili, ferite e malamente incerottate.
Ho deciso di rappresentarle attraverso la pittura digitale, un medium contemporaneo e impalpabile, voluttuoso e volatile, perfetto per dialogare sullo stereotipo commerciale e sulla ripetitività (0101010100101010....) degli approcci sbagliati. F.B.
Sedici opere di pittura digitale di varie misure realizzate nei due anni del confinamento compongono l’esposizione dal titolo PREDA che si tiene presso la galleria Paolo Tonin arte contemporanea dal 3 novembre al 1dicembre 2021; le opere sono realizzate su scatti fotografici effettuati da Fabio Ballario e successivamente da lui rielaborati tramite computer.
Fabio da tempo si misura con le tecnologie contemporanee mantenendo però un approccio artisticamente manuale; ogni pennellata digitale è frutto di un gesto unico ed irripetibile, ogni segno è eseguito a mano utilizzando il 'mouse' come strumento, mischiando colori e forme (pixel) su di una 'tela-monitor', non servendosi di filtri software ma intervenendo fisicamente in ogni passaggio creativo ed estetico. L'autore è convinto che solo grazie agli anni di esperienza passati tra pennelli e colori ad olio, sia riuscito a sintetizzare questa sua tecnica in forma digitale.
Fabio Ballario nasce ad Asti nel 1970.
Nei primi anni '90 vive e lavora a Milano come illustratore free-lance per agenzie internazionali di advertising.
Nella seconda metà degli anni '90 si trasferisce a Torino dedicandosi totalmente alla pittura e partecipando attivamente alla fervida scena underground che la città esprime in quel periodo. Numerose le sessioni di live painting inserite nella movida cittadina, dalle piazze del centro storico agli indimenticabili Murazzi. Seguono poi numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero.
Fabio Ballario è un artista totale, oltre alla pittura e al disegno, si dedica alle performances, al videomaking e alla fotografia.