Fabio Bucciarelli – Evidence
Iran, Birmania, Libia e Siria, 70 fotografie suddivise in quattro reportages, un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante gli ultimi anni.
Comunicato stampa
Intervengono insieme al fotoreporter: Mario Calabresi, direttore de La Stampa, Domenico Quirico, Reporter de La Stampa e Padre Vitangelo Denora S.J., Rettore Istituto Sociale.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l'Istituto Sociale di Torino, dal 19 settembre al 6 ottobre, presentano, nello spazio della project room della Fondazione, EVIDENCE, personale del fotoreporter Fabio Bucciarelli.
Iran, Birmania, Libia e Siria, 70 fotografie suddivise in quattro reportages, un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante gli ultimi anni.
Fabio Bucciarelli (ex alunno dell'Istituto Sociale) è il testimone e le sue immagini la prova di quello che i suoi occhi hanno visto. La guerra vissuta dal di dentro, dalla parte degli ultimi con gli sguardi di quelli che la soffrono: il dolore, gli scontri, i profughi ed i civili che continuano la loro vita sotto le bombe, sono i personaggi dell’esposizione. Personaggi che attraverso la sua macchina fotografica prendono vita, tornano a respirare per presentarsi, più attuali che mai, al loro pubblico.
In Iran è stato prima delle elezioni presidenziali del 2009 incontrando un paese molto più diviso di quanto la cronaca ci racconti. Poi ha viaggiato in Birmania per documentare il dramma dell’etnia Karen costretta a fuggire da una guerra che dura da decenni e che non conosce fine. La Libia viene dopo, con la guerra civile e la foto-scoop del cadavere di Gheddafi. Infine va ad Aleppo: i suoi scatti ci palesano il dramma della guerra civile siriana.
Il reportage ad Aleppo ha vinto la Robert Capa Gold Medal, premio dell'Overseas Press Club of America, sponsorizzato da TIME e LIFE, e il World Press Photo.
Raffaele Crocco: “La mostra EVIDENCE racconta i suoi passi, i diversi momenti della storia contemporanea. Sono passi attenti, che mettono in una cornice – nello spazio esatto della stampa fotografica – la vita di persone che potremmo essere noi. Le foto di Bucciarelli non sono casuali, mai. Lui cerca, fruga, trova il modo di narrarci quello che le vittime dei conflitti, delle ingiustizie e del destino vivono in Paesi che ci sembrano non esistere. In ogni scatto c’è un racconto completo che inizia e che si conclude nello spazio del frame. In ogni fotografia c’è la sintesi di quello che accade o di quello che è accaduto. Per questo alla fine, uscendo dalla mostra, avrete la sensazione di aver vissuto la vita di altri, di avere condiviso il loro dramma. Le fotografie di Bucciarelli avranno così fatto, anche di voi, dei testimoni del nostro tempo”
Padre Vitangelo Denora S.J.: “Scommettere sulla pace e sulla giustizia: è l'appello attualissimo di Papa Francesco, da sempre nel DNA della Compagnia di Gesù. Ci ha scommesso Bucciarelli, nostro ex alunno, e lo ha fatto con gli occhi dei più piccoli, lo ha fatto Quirico, lo sta ancora facendo Padre Dall'Oglio, di cui non abbiamo notizia ma che speriamo possa inseguire ancora il suo sogno di pace, di dialogo, di incontro profondo. Dobbiamo scommetterci ancora ed educare alla pace con forza e decisione: è la sfida da accogliere senza esitazione guardando negli occhi i volti ritratti da Bucciarelli"
In occasione dell'inaugurazione della mostra, giovedì 16 settembre, alle 21, si terrà un incontro con con Fabio Bucciarelli, Domenico Quirico, reporter de La Stampa, Padre Vitangelo Denora S.J., Rettore Istituto Sociale e Mario Calabresi, Direttore de La Stampa.