Fabio Rota – Fragments
Fabio Rota ha avuto la grande pazienza di attendere che questi suoi ricordi tornassero e che si radicassero come sguardo e gesto da lui indistinguibili: per inverarsi infine come forma ed immagine, come lirica narrazione visiva che si offre tuttavia per frammenti, quasi pagine staccate di un libro o, meglio, di un diario….Dal testo del catalogo di presentazione della mostra
Comunicato stampa
Dal testo del catalogo di presentazione della mostra:
….Rainer Maria Rilke, per il quale i ricordi sono alle base di ogni opera d’arte. Prima, però, egli dice, bisogna saperli dimenticare, questi ricordi, bisogna avere, “….la grande pazienza di attendere che essi ritornino….: solo quando diventano in noi sangue, sguardo, gesto, anonimi e indistinguibili da noi, soltanto allora può succedere che la prima parola di un verso, in un’ora rarissima, si alzi ed esca dal loro centro…”
Così scriveva Rilke a proposito della poesia, che è suono purissimo scaturito da ricordi diventati nel corso degli anni indelebile parte di noi. Questa indicazione dell’autore tedesco, tuttavia, sembra poter valere -almeno a parere di chi scrive- anche per la pittura, ovvero sembra poter valere per un artista come Fabio Rota che ha avuto, come appunto sosteneva il poeta, la grande pazienza di attendere che questi suoi ricordi tornassero e che si radicassero come sguardo e gesto da lui indistinguibili: per inverarsi infine come forma ed immagine, come lirica narrazione visiva che si offre tuttavia per frammenti, quasi pagine staccate di un libro o, meglio, di un diario….