Fabio Viale – Fifteen
Fabio Viale ritorna a Torino con una grande mostra: “FIFTEEN”.
Comunicato stampa
Celebra il legame che da quindici anni accomuna Fabio Viale alla galleria GAS e in particolare al suo fondatore Pietro Gagliardi.
Nel 2003 nasceva la GAS e nello stesso anno Fabio Viale faceva la sua prima performance sul Po con “Ahgalla” la barca di marmo che sarebbe presto diventata icona fra le icone del lavoro di Viale. Un segnale forte di un artista il cui carattere non poteva sfuggire a Pietro Gagliardi abituato – per il bakground acquisito da creativo in pubblicità – a scoprire dove si nascondono i talenti capaci di costruire ponti di empatia fra il pubblico e l’arte contemporanea.
Da “Kick-starter”, prima personale dell’artista nel 2005 nella prima sede di GAS in corso Vittorio Emanuele, occlusa dalla grande installazione del “Palloncino aerospaziale” che vedeva anche l’esordio di “Infinito” – presto si sarebbe manifestata come una serie fortunata – a “Souvenirs” in cui veniva presentata “Pietà” un masterpiece dell’artista, alle numerose partecipazioni a mostre e fiere internazionali, da Basilea a Miami, da New York a Mosca, da Parigi a Londra alle performances di Venezia, San Pietroburgo, Mosca, sono innumerevoli gli episodi di successo e di riconoscimento della levatura artistica di Viale che hanno attraversato questi quindici anni sancendone il livello internazionale.
Un’opera inedita della serie “Souvenirs” sarà presentata proprio in occasione della mostra.
Attraverso il marmo Michelangelo definì David, il simbolo eroico della purezza classica. Oggi quel volto subisce una frattura che determina lo spazio tra passato e presente creando una nuova immagine. Marchiato dagli stessi tatuaggi sfoggiati dal trapper Young Signorino, il David cerca una nuova identità che gli appartenga. Figlio dei nuovi Media e grazie all’uso dei social, Signorino ha infranto il sistema arrivando dritto al suo pubblico sulle note del celebre “Mmh ha ha ha”. La nuova rinascita è visibile in Souvenir David, l’inedita scultura di Fabio Viale e cardine della mostra “FIFTEEN”.
Dal Serrone di Monza al Premio Henraux e al Premio Cairo, a Fabio Viale, l’artista che a Carrara viene considerato quello che maggiormente ha saputo svecchiare il marmo in questo secolo, non mancano i riconoscimenti.
A Viale non è mancata neppure l’intuizione per immaginare che il quartiere dove si trova ora la sua abitazione e il suo studio: “Barriera”, sarebbe col tempo diventato un quartiere trendy di Torino. Fu a seguito del suo insediamento che la GAS, sempre più impegnata in promozione della scultura e di opere installative bisognose di grandi superfici, trasferì la galleria dal centro in questa nuova realtà post industriale, incuneandosi fra casa e studio dell’artista.
Chi conosce Viale sa che è una sua pratica quotidiana ribaltare il senso delle cose alla scoperta di nuovi significati. Anche nel catalogo in pubblicazione per la mostra si esercita in questa sua prassi ribaltando una consuetudine che spesso vede l’artista intervistato dal gallerista. In questo caso infatti sarà lui l’intervistatore.
A ragion veduta con “FIFTEEN” si celebra un esemplare sodalizio artista-gallerista. Per i visitatori della mostra, articolata negli oltre 700 m di via Cervino 16, sarà un’opportunità unica per scoprire alcune opere fondamentali che attraversano tutta l’attività dell’artista fino ad arrivare ai più recenti capolavori appena esposti alla Glyptothek di Monaco di Baviera.