Fabio Weik – Parà Dóxa
In mostra un progetto site specific di Fabio Weik a cura di Anna Vittoria Magagna.
Comunicato stampa
Galleria Lampo in occasione della ventesima edizione delle giornate dedicate al contemporaneo presenta la mostra Parà Dóxa, progetto espositivo di Fabio Weik a cura di Anna Vittoria Magagna.
Il titolo della mostra deriva dall’etimo greco della parola ‘paradosso’, una contraddizione che fa riferimento al cuore concettuale della serie di opere presentate, in cui l’artista riflette su temi sociali crudi con una velatura di dolcezza estetica.
Parte del corpus di opere è rappresentato da dipinti a olio e lastre stampate, in cui figurano gli uccelli tuffatori Sule insieme a pesci volanti, con citazioni visive dal repertorio di immagini personalmente archiviate dall’artista a partire da alcuni documentari degli anni ’80. L’interesse per le due specie animali deriva dalla sfida che esercitano verso gli elementi che ospitano naturalmente i loro habitat: i Sule si tuffano verso il mare, come razzi dal cielo, i pesci volano nell’aria nel movimento disperato di scappare da un ambiente ostile e dai predatori. Entrambi rappresentano una metafora di adattamento forzato, dettato dalla sopravvivenza, e vengono paragonati al comportamento dell’umanità durante i periodi di conflitto.
Proprio come in un campo di battaglia, lo spazio espositivo viene delimitato da un’istallazione di filo spinato che indica un percorso obbligato di visita, lungo il quale vengono disseminate bobine strette in diametri in tensione che assumono valore scultoreo e diventano ulteriore simbolo marziale all’interno della mostra.
In contrasto con l’ambiente ostile e delimitato, il corpus di opere di Parà Dóxa, viene presentato con colori tenui di sfumature rosate e azzurre che fungono da ‘filtri’ o dispositivi visivi applicati ai lavori bidimensionali a parete e all’istallazione di filo spinato, rendendo la mostra in apparenza straniante e attirando lo spettatore verso una riflessione sulle dissonanze dei conflitti della vita naturale e umana.
Fabio Weik (1984, Milano).
Vive tra Milano e Miami.
Fabio Weik è un artista multidisciplinare e graffiti writing, attivo dal 1997. Membro della storica TDK crew e fondatore della Interplay crew, la pratica di Weik nasce dall’interazione tra l’identità underground e impegno sociale, ed è fortemente influenzata dai media e dalla cultura visiva di massa. La sua produzione spazia da interventi site-specific in aree metropolitane agli spazi pubblici e privati, fino alla musica e l’alta moda. Nel 2009, ha realizzato interventi artistici per le collezioni di Missoni in un progetto speciale che ha inaugurato una serie di collaborazioni trasversali con brand e artisti della scena elettronica internazionale. Weik mantiene la sua poetica estetica e rende riconoscibile la sua cifra stilistica in ogni ambito creativo in cui opera anche nel ruolo di creative director e regista. Il suo lavoro è stato presentato in gallerie internazionali in città tra cui Pechino, Marrakech, Stoccolma, New York, Parigi e Sydney. Con il progetto BALLA! ha vinto il Premio Stromboli (2022) realizzando un intervento sull’isola nella Chiesa di San Bartolomeo. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e pubbliche, come la Collezione Cariplo e la collezione della famiglia Al Maktoum di Dubai.