Fabio Zanino – Decostruzioni
Vecchi cartelli stradali e insegne arrugginite fatte a pezzi e poi ricomposte in opere astratte secondo lo schema: objet-trouvé, decostruzione, assemblage.
Comunicato stampa
Vecchi cartelli stradali e insegne arrugginite fatte a pezzi e poi ricomposte in opere astratte secondo lo schema: objet-trouvé, decostruzione, assemblage. Partendo dall'influenza di artisti e amici come il pittore Fernando Texidor e la fotografa Montse Santamaría e da contaminazioni con la street art, l'artista torinese Fabio Zanino compie un'operazione iconoclasta in cui parole e segni abbandonano il significato originario per assumere una forma nuova, astratta e materica al tempo stesso.
"Subisco il fascino della stratificazione: il processo per cui il tempo o l’uomo agiscono sulle cose umane e le trasformano. Screpolature, ruggini, graffiti, graffi, e segni di vita si sovrappogono in un lento processo di sedimentazione. E' come guardare la società attuale con l'occhio di un archeologo, analizzare gli strati di vita e sintetizzare il tutto visivamente."