Fabiola Faidiga – Lavoro d’ufficio 2. Default
Le grafie che afferiscono a questo progetto sono nate “automaticamente” stando al telefono durante lunghe giornate d’ufficio e di lavoro, segni e disegni in penna, pennarello o matita (su fogli di carta o post-it) quasi inconsapevoli che permettono lo stacco psichico dal ritmo spesso inappagante del lavoro impiegatizio ma allo stesso tempo aprono a salvifici flussi di coscienza visiva che, elaborati in studio, diventano collage, bozzetti e infine grandi opere determinanti l’avvio di un nuovo e fantastico scenario interpretativo e ipercolorato.
Comunicato stampa
Venerdì 29 ottobre 2015, alle ore 18.15, presso il Centro Direzionale di Trieste della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse (al n. 20 di via Roma, I piano), si terrà l’apertura della mostra di Fabiola Faidiga intitolata “Lavoro d’ufficio 2 | Default” . La serata sarà introdotta da Maria Campitelli, Katarina Lomić, Lucia Krasovec Lucas.
“Default” è una parola inglese diffusa nel linguaggio informatico e tecnologico che indica “qualche cosa che avviene in modo automatico”, in parallelo nel linguaggio economico “default” significa, in sintesi, “fallimento”. Per Fabiola Faidiga “DEFAULT” è un insieme di queste interpretazioni. Le grafie che afferiscono a questo progetto sono nate “automaticamente” stando al telefono durante lunghe giornate d'ufficio e di lavoro, segni e disegni in penna, pennarello o matita (su fogli di carta o post-it) quasi inconsapevoli che permettono lo stacco psichico dal ritmo spesso inappagante del lavoro impiegatizio ma allo stesso tempo aprono a salvifici flussi di coscienza visiva che, elaborati in studio, diventano collage, bozzetti e infine grandi opere determinanti l’avvio di un nuovo e fantastico scenario interpretativo e ipercolorato.
Così ne scrive Lucia Krasovec Lucas: “La meccanica del segno si innesta nell’automatismo ancestrale che produce grafie apparentemente inconsapevoli nel rigore del lavoro d’ufficio. Appunti estrinsecati su anonimi post-it e fogli rivelano temporanee fughe dalla ratio che l’istinto abbozza con figure irreali. Una successiva elaborazione compositiva delle grafie, interpolando le immagini in modo atemporale, produce una serie di storie i cui protagonisti giungono inaspettatatamente da altri luoghi. I bozzetti, elaborati da segreti flussi di coscienza, si palesano nella contaminazione delle asperità umane con quelle della macchina. L’opera finale traduce la poetica individuale in una visione esplorativa complementare e univoca che determina l’avvio di un nuovo scenario interpretativo”.
La mostra proseguirà fino al 31 dicembre; il rinfresco del vernissage sarà offerto da Girardi Spumanti e Azienda Agricola Sandi Škerk; l’iniziativa è organizzata dall’Associazione Juliet con la partnership di NTWK e Sara Residence. Orario di apertura: orario di visita da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Per ulteriori info: [email protected]
FABIOLA FAIDIGA è nata a Trieste nel 1958, vive a Duino Aurisina. Da molti anni collabora con il Gruppo78 e ha all’attivo molti progetti, curati per la maggior parte da Maria Campitelli, presentati in diverse città italiane (Trieste, Bologna, Alessandria, Parma, Venezia, Orvieto, Lecce) e all’estero, in particolare a Londra (APT Gallery, Tara Brian Gallery, Centre for Creative Collaboration), Amsterdam (Punt Gallery), Berlino (“Erased Walls” / ConcentArt e.V.), Celje - Slovenia (Galleria Plevnik Kronkowska), Santiago de Queretaro – Messico (“Arte Aldía” / Museo de la Ciudad ), Città del Messico (“Default” / Salon des Aztecas), Oaxaca – Messico (“Ponte Internazionale Italia Messico”/ La Calera), Isola di Brioni Maggiore - Croazia (Esposizione nel Parco Naturale dell’Isola). Fra i numerosi progetti multimediali sono da citare: “Ma(d)re ovvero le madri al mare”, “La misura è colma”, “Non sei morto amore,” “Lavoro d’ufficio”, “La città di Odradek”, “Rosso sottile”, “Circus meme”, “Ultima”. Nel 2008 ho ricevuto la menzione speciale al “ManinFesto” / Villa Manin, Codroipo (Udine) e ha vinto il primo premio “Trieste, l’altra città” per “Anteprima zone di cinema” / Trieste Film Festival. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale diffusa del Friuli Venezia Giulia curata da Vittorio Sgarbi. Attualmente sta progettando il laboratorio di ricerche sull’arte visiva “Casa C.A.V.E. | laboratorio Contemporary Art Visogliano Europa”.