Fabrizio Bellomo – Villaggio Cavatrulli
Villaggio Cavatrulli, un progetto di Fabrizio Bellomo prima personale barese dell’artista.
Comunicato stampa
Planar è lieta di presentare Villaggio Cavatrulli, un progetto di Fabrizio Bellomo prima personale barese dell'artista. Fabrizio Bellomo in dialogo con Ugo La Pietra e Marco Petroni propone un’utopia realizzabile, il Villaggio Cavatrulli. Si tratta di un’operazione d’indagine nelle pieghe del paesaggio pugliese dove l’artista individua un arcipelago architettonico di scarto che appare come un'occasione per definire una nuova possibile condizione dell’abitare il territorio segnato dallo sfruttamento lasciato dall’attività di cavatura ed estrazione dei materiali da costruzione. Un insieme di architetture di risulta, scarti della produzione e della messa a valore che diventano un paradigma di riflessione. Uno sguardo ambientale che invita a modificare le nostre modalità di fare esperienza del territorio che quotidianamente attraversiamo e viviamo. Bellomo mette in connessione un insieme di elementi isolati, residuali individuati dopo attente esplorazioni dell’intero territorio pugliese. Attraverso quest’operazione l’interno della provincia leccese dialoga con la costa barese mettendo in evidenza una matrice originaria, comune che ricorda le riflessioni di Gilles Deleuze attorno all’idea di isola. “Ripartire da zero, ricreare, ricominciare,[…] L’isola è il minimo necessario a un ri-cominciamento, il materiale sopravvissuto della prima origine, il nocciolo o l’uovo irradiante che deve essere sufficiente a ri-produrre tutto”.
Progetto realizzato grazie alla collaborazione di: Pitardi Cavamonti, Ecomuseo di Cursi, Comune di Cursi. Un ringraziamento particolare a Rossana Ciocca.
Bio:
Fabrizio Bellomo (Bari, 1982), porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. Suoi lavori sono stati esposti in Italia e all'estero in mostre personali e collettive, attraverso progetti pubblici e festival cinematografici. Fra cui: plat(t)form 2015 Fotomuseum Winterthur (Zurigo), Double Feature Tirana Art Lab (Tirana), ArtAround MuFoCo Cinisello Balsamo (Milano), 2004-2014 10 anni del museo di fotografia contemporanea Triennale di Milano, Milano un minuto prima Fondazione Forma (Milano), Objet Perdù e Giovane Fotografia di Ricerca in Puglia Fondazione Museo Pino Pascali (Polignano a Mare), Progetto Memoria Fondazione Apulia Film Commission (Bari-Tirana), Videominuto Pop e Byob Museo Pecci (Prato – Milano), Video.it Fondazione Merz (Torino), Camera con Vista – Incontri di Fotografia Gamec (Bergamo), Metronom 55° Festival dei Popoli di Firenze, 34e Cinemed - festival international du cinéma méditerranéen de Montpellier. Ha collaborato con diversi Comuni e istituzioni per la realizzazione e per la progettazione di opere e operazioni d'arte pubblica, fra cui: il Comune di Bari, il Comune di Sesto San Giovanni, il Comune di Casale Monferrato, il Comune di Cursi, il Comune di Lumezzane, con il Politecnico di Milano e con il Falstad Museum in Norvegia, con Isola Art Center a Milano, con il progetto A Cielo Aperto a Latronico, con Maps mobile- archive-on-public-space a Tirana. Suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private. Vince numerosi premi fra cui, nel 2012, il Premio Celeste con il video "32 dicembre". Il suo primo film è "L’Albero di Trasmissione", co-prodotto dall'associazione culturale Amarelarte, Fujifilm Italia e Apulia Film Commission; è stato distribuito da Mymovies.it. Ha pubblicato – fra gli altri – il volume "Le persone sono più vere se rappresentate" per Postmedia Books, Milano 2014. Di prossima uscita è il volume “Meridiani, paralleli e pixel” sempre per Postmedia Books.