Fabrizio Orlandini – Eclettica
Una mostra personale dedicata all’artista toscano Fabrizio Orlandini intitolata “Eclettica”. In galleria saranno esposte sculture in bronzo, marmo, acciaio e legno policromo, gioielli d’artista, dipinti e oggetti di design.
Comunicato stampa
Dall’8 febbraio al 5 marzo 2014, la Galleria Arianna Sartori di Mantova, ospita nella sede di via Ippolito Nievo 10, una mostra personale dedicata all’artista toscano Fabrizio Orlandini intitolata “Eclettica”.
In galleria saranno esposte sculture in bronzo, marmo, acciaio e legno policromo, gioielli d’artista, dipinti e oggetti di design.
All’inaugurazione di Sabato 8 febbraio, alle ore 17.00, sarà presente l’artista.
“Ho avuto la gioia di conoscere lo scultore Fabrizio Orlandini durante i numerosi contatti per la realizzazione dell’altare e del tabernacolo dell’oratorio dell’Accademia dei Ponti di Firenze dove ha sede il nuovo centro dell’Opus Dei della Toscana.
Devo davvero ringraziare la Provvidenza che mi ha permesso di conoscere non solo l’artista, ma anche, e soprattutto, l’uomo.
Da sempre penso che l’arte, in ogni sua manifestazione, debba procedere dall’uomo, e non precederlo; perciò ero interessato, e molto, a conoscere l’uomo Orlandini, conoscere lui prima della sua arte.
Come spesso accade i contatti umani, per ragioni di lavoro o quant’altro, sono contatti fra persone; ed è naturale che possano poi sfociare in rapporti di fiducia, di stima,….. e di amicizia.
Di Fabrizio Orlandini si può parlare, subito, di uomo e artista autentico, che interpreta lo spirito della propria epoca, senza mai staccarsi dal senso di universalità che unisce il temporale con l’infinito; e, come un fiume che scorre, non piccoli laghi, separati fra loro, di acque stagnanti, ma in armonia con la pienezza della vita dell’uomo “corporeità e spirito” lo conduce, attraverso il miracolo dell’essere, “che appartiene ad ognuno di noi” al Creatore.
È in questa sua integrità di uomo in continua ricerca che nasce l’arte dello scultore Orlandini, arte che non si piega a sofismi e a fantasticherie, correndo dietro alle tante mode del momento spesso infeconde e sterili; ma che, invece, si dispiega nell’essenziale, e nella purezza e solidità della forma; che riporta “perché palpita, vive…” l’uomo che porge il proprio cuore alla libertà, all’infinito, a Dio…..
Così ho potuto vedere come nasce, si sviluppa e vive un opera d’arte¸ tali si possono definire quei lavori scultorei che si sono concretizzati nel tabernacolo e nell’altare, che oggi impreziosiscono l’oratorio dell’Accademia dei ponti.
Lo impreziosiscono sì, ma senza distogliere l’attenzione delle persone che lì si riuniscono in preghiera: ed è questo, in definitiva, il miglior complimento che gli si possa fare.
Penso che il Signore Gesù “da sempre Lui sapeva questo”, sia “contento” che una persona abbia pensato, voluto e realizzato la Sua casa in questo modo e con tanto, tanto amore; e che, soprattutto sia contento per le ansie, i palpiti, le fatiche, infine la gioia, che mai è venuta meno, durante tutta l’opera,consapevole per Chi stava lavorando…”.
Rolando Silvestri
“INTORNO ALL'IMMAGINE”
Fabrizio Orlandini persegue da anni e con totale impegno una sua problematica fatta di volumi, fiducioso nei valori sostanziali e ricorrenti della scultura.
Non lo interessa seguire una particolare corrente, importante è avere uno spazio per sè, per le proprie fantasie iperreali, per rendere esplicito l'eccesso di sentimento e di energia interiore in forme cariche di tensione, aggrovigliate, metamorfiche; così la testa dell'uomo e del cavallo diventano un privilegiato sigillo iconografico, un intreccio emblematico, destinato al pari degli altri - la figura in piedi, il pesce, la locusta, - a svilupparsi in nuove combinazioni plastiche. La realtà rimane, nonostante tutto, il costante punto di riferimento della sua fantasia, ma non una realtà inerte, immobile esempio: Fabrizio la rinnova, facilitato da un estro inventivo non comune, la reinterpreta in chiave talora abnorme oppure sottolinea parossisticamente le fasce muscolari, le articolazioni strutturali, le ingigantisce.
Anche quando non sembra, è un’operazione continua di favolosa rigenerazione.
Il nucleo dei suoi interessi è in un problema creativo di forme, che dal regno vegetale e animale passano vicendovolmente nell'umano, ma la sua scultura è anche ansia di liberazione, risposta diretta ai nostri piccoli e grandi difetti di uomini, alla nostra realtà sociale.
Ernesto Borelli
Fabrizio Orlandini è nato a Lucca nel 1953.
Esperienze educazionali:
Cattedra di scultura all’Istituto d’Arte Stagio Stagi, Pietrasanta. Stage Scultura, Hofstra University, New York, 1993-96; Stage Scultura, Seton Hall University, New Jersey, 1998; Stage Scultura, Washington Arts and Cultural Center, Washington, 2006; Stage Scultura, AbuDabi, Emirati Arabi.
Esperienze professionali:
Designer per Unoaerre Gioielli, Arezzo. Gori&Zucchi Inc., New York, Londra, Francia, Germania, Giappone. Art Director per I Guinigi, oggettistica, regalistica, promozionali, Lucca. Collaboratore esterno per Laboratorio di Restauro, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali Pisa.
Commissioni pubbliche:
Monumento in pietra serena, Piazza Aldo Moro, Comune Capannori (Lu). Monumento in marmo, Parco Pubblico, Marina di Carrara, Massa Carrara. Monumento Nazionale in marmo, Vittime Civili di Guerra, Parco della Pace, Lucca. Monumento Nazionale Invalidi di Guerra, Plaza de Mayo, Viareggio (Lu). Monumento in pietra serena, Piazza Comunale, Santa Croce sull’Arno. Monumento in pietra serena, Comune Civitella Val di Chiana (Ar). Monumento Nazionale AVIS, Spoleto. Cappella Casa Famiglia Don Alessio Bachini, Corsagna (Lu). Cappella Pio X, Bagni di Lucca (Lu). Cappella Suore Mantellate, Viareggio (Lu). Cappella dell’Accademia Josemaria Escrivà, Firenze. Musei e collezioni: Museo dei Bozzetti, Pietrasanta. Museo d’Arte Moderna, Val di Chiana (Ar). Museo della Pietra Lavorata, Strada in Casentine (Ar). Museo d’Arte Moderna, Hofstra University, New York. Museo d’Arte Moderna, Seton Hall University, New Jersey (NY). Museo Unoaerre Gioelli, Arezzo. Museo Oro d’Autore, Arezzo.
Principali esposizioni:
Contamination, Eye and third eye, Villa Pacchiani, S. Croce sull’Arno (Pi). Meetings Study Centre, L. A. Muratori, Modena. Digital Book, Centro Culturale “Il Gabbiano”, La Spezia. S.IA.C., International Art Expo, Strasburgo. Europ’Art, International Art Expo, Genevra. Art Joction, International Art Expo, Cannes. XI Symposium of Sculpture, Sculpting in the open, Carrara. The Form the Dream the Abstration, Municipality of Camaiore (Lu). Italy today, International Art Fair, Melbourne. Heritage e Cultural Festival, Kennedy Plaza, Long Beach, New York. Lineart Art Fair, Gent, Belgium. Bologna Art Fair, Palma Arte Gallery, Bologna. Contemporary Art Centre, Schalkwijk (Olanda). Sculptural Situations, Ducal Palace, Lucca. A Touch of Vanity, Life and Costume in the dream of Art Jewellery, Ferrara. International Contemporary Art, Messina. Four Contemporary Italian Artists, Hofstra Museum, New York. A.C.A.F.5., Fifth Australian Contemporary Art Fair, Melbourne. Gypsos Project, Dioc Museum, Avellino. Variazioni dell’immaginario, Chiostro S. Agostino, Pietrasanta. XI Mostra Arte e Sport, Palazzo Pitti, Firenze. Sculptors of the book, Expo Vicenza, Vicenza. Premio Italia Scultura, Art Leader, Paris. Incountering the work, Galleria S. Vidal, Venezia. Art Exhibit, Long Beach, New York. Sensuality Unoaerre, Coutre Jeweiry, Las Vegas. Giallo Oltremare, Jesi (An). Zen Collection Unoaerre, Palazzo Bovara, Milano. Incountering the work, S. Vidal, Venezia. The New Jersey Italian Experienc, Seton Hall University, New York. St’Art, Salon Desantiquanes et de l’Art Contemporain, Strasburg. Italia Dimensione, Luxemburg. Den Haag, Holland. Europ’Art, Geneva. Art Joction International, Nice. Kunstrai, Amsterdam. VII Classic, Kortrijk. Expo Bari, Bari. Padova Expo, Padova. Art Fair, Stockholm (Svezia). Arco, Madrid (Spagna). Wash-Art Community, Cultural Center Washington, Pennsylvania (USA). Fabrizio Orlandini Artiste Universel Galerie Jaqueline Amiel Saint Quentin (Francia).