Fabrizio Prevedello – Interno
Mostra personale
Comunicato stampa
La vetrata di ingresso alla galleria è sommariamente dipinta di bianco, si riesce male a vedervi attraverso.
La parola “Interno” invece è stata scritta sul colore prima che asciugasse. Sbirciando si intuisce qualcosa.
Dentro la luce è bassa, colorata, filtra da una piccola apertura, un pertugio? Una finestra? È il materiale di cui è costituita a determinarne il colore.
Ma ci stiamo distraendo.
Davanti a noi una grande scultura in metallo e vetri si pone come diaframma tra l’ingresso e lo spazio espositivo.
La scultura si chiama Rosone, un nome così ci ricorda un luogo che ha a che fare col sacro. Forse.
Dopo Rosone alcune sculture in marmo e altri vari materiali, poggiate a terra, appese alle pareti, incassate nel muro.
Di nuovo un inciampo allo sguardo. Questa volta è una scultura dall’aspetto instabile a ostruirci la vista.
La superiamo.
In fondo allo spazio, in una zona più buia, l’ultima scultura è poggiata su uno specchio d’acqua.